Pietro Taricone non ce l'ha fatta

L'attore è morto in ospedale dopo un intervento di 9 ore. Lunedì il tragico incidente in paracadute. Niente autopsia.

TERNI - Pietro Taricone è morto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Terni, dopo un'operazione durata più di nove ore. Aveva 35 anni. Nel primo pomeriggio di lunedì l'ex concorrente del primo Grande Fratello era rimasto gravemente ferito per un incidente in paracadute nell'aviosuperficie della cittadina umbra. Rianimato sul posto da personale del 118 dopo un arresto cardio-circolatorio, era stato trasferito in ospedale dove i medici hanno riscontrato diverse fratture, in particolare alle gambe e al bacino. L'attore aveva anche traumi alla testa e all'addome, con emorragie «importanti». L'intervento ha permesso di risolvere il problema legato alle perdite di sangue e di ridurre le fratture, ma poi la morte è arrivata per improvvise complicazioni. Taricone non ha mai ripreso conoscenza. Fino all'ultimo gli è rimasta accanto la compagna, l'attrice polacca Kasia Smutniak, che si era lanciata con il paracadute poco dopo di lui dallo stesso aereo. Dopo la morte del compagno si è allontanata per un lieve malore. L'attore lascia una figlia di sei anni.

ERRORE IN FRENATA - Alla Procura di Terni è stato aperto un fascicolo come "atti relativi", cioè senza ipotesi di reato o indagati. Le indagini sull'incidente sono condotte dalla polizia. L'ipotesi maggiormente presa in considerazione dagli investigatori è quella di un errore nella fase di frenata. Secondo alcune testimonianze acquisite in questura, Taricone avrebbe cominciato la manovra a circa 20 metri d'altezza e non ai 100 previsti, dopo un lancio da circa 1.500 metri. Il paracadute a vela si è comunque regolarmente aperto alla quota prevista di 1.200 metri. Gli investigatori non escludono altre ipotesi, come quella legata a un colpo di vento che avrebbe fatto avvitare il paracadute. L'ex concorrente del Grande Fratello è comunque finito a terra a una velocità ben superiore rispetto a quella prevista. Nell'aviosuperficie di Terni, tra aprile e marzo, altri due paracadutisti sono morti per incidenti durante il volo.
Fonte: corrieredellasera.it

Chi è nato oggi?

Antoine de Saint-Exupéry

Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry (Lione, 29 giugno 1900 – Mar Tirreno, 31 luglio 1944) è stato uno scrittore e aviatore francese. È l'autore del famoso romanzo Il Piccolo Principe, tradotto in centoquindici lingue. La sua morte in volo, avvenuta nel cielo della Corsica sul finire della Seconda guerra mondiale, restò per molti versi misteriosa, finché nel 2008 non venne localizzato e recuperato il relitto del suo aereo, colpito da un caccia tedesco nel mare antistante la costa marsigliese. Fu un pilota della Luftwaffe ad abbattere l'aereo. Il 29 giugno 2000, nel centenario della nascita, gli è stato intitolato l'aeroporto di Lione, fino a quel momento chiamato Lyon Satolas.

Omaggi e curiosità:
Il fumettista Hugo Pratt ha dedicato una storia, Saint-Exupéry - L'ultimo volo, alla vicenda della morte dello scrittore; il fumetto, in pieno stile prattiano, ripercorre gli ultimi istanti della vita del protagonista intrecciando al fatto i ricordi della sua vita vissuta.
Una delle sue più importanti citazioni "Non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi" da Il piccolo principe. Daniel Goleman nel suo libro Intelligenza emotiva riprende la citazione e apre così il suo primo capitolo. La frase è citata anche in Guarire, dello psichiatra David Servan-Schreiber.
Nel 1995 il regista Jean-Jacques Annaud gli dedica il film biografico Wings of Courage, cortometraggio di 45', che è anche il primo film 3-D non documentaristico presentato con il sistema IMAX 3D.
Il 29 giugno 2010 in memoria della sua nascita, il motore di ricerca Google commemora l'evento dedicando l'immagine di presentazione della prima pagina di ricerca (doodle).
Fonte: Wikipedia

I Got A Feeling

La colonna sonora di queste notti d'estate

Il Mondiale Enduro 2011 sarà in Sicilia

E' ufficiale il Mondiale Enduro sbarca nel 2011 in Sicilia ed è nostro piacere pubblicare la nota del Motoclub Aiello Acireale.

Volere è potere! Questo è stato il motto di alcuni motoclub siciliani convinti di poter dare un contributo fattivo all’enduro nazionale e pian pianino si sono fatti strada nell’ambito organizzativo passando dall’organizzare Major, Assoluti, Europeo, Under 23 fino ad arrivare ad avere affidata dalla Federazione Motociclistica Italiana una prova del tanto agognato Mondiale Enduro 2011.
Fulcro di questa operazione due sodalizi da sempre assieme in questa impresa, il Motoclub Aiello Acireale ed il Motoclub 01 di Messina, tuttavia tanti altri club hanno dato il loro supporto nei vari anni in funzione della location delle manifestazioni.

Fonte: fmisicilia.it

Disse il saggio

Non si vince pel una medaglia o pel una coppa, ma solo pelchè è l'unico modo pel non molile

SPECIALE ZANZARE: ECCO COME COMBATTERLE

L'estate è appena arrivata e i nostri cieli pullulano già di odiose zanzare. Ecco qualche rimedio facile da adottare per combatterle.

- Mettere dell’aceto e qualche fetta di limone in un recipiente a fondo piatto, le zanzare non si avvicineranno.

- Piantare dove possibile, Gerani odorosi e piante di Citronella e di Lavanda, efficaci repellenti naturali dei quali le zanzare non sopportano il profumo.

- La sera, mettere qualche goccia di olio di Neem o di Citronella su candele a base
larga.

- Accendere zampironi o incensi al Neem (pianta insetticida indiana).

- Mangiare aglio o peperoncino, danno al sudore un odore sgradito agli insetti.

- Anche l’uso del Lievito di birra in scaglie (un pizzico, come il parmigiano, una volta al giorno, sugli alimenti) pare sia efficace, per il suddetto motivo.

- Altrettanto si ottiene con la vitamina C.

- Esiste una lampadina di colore giallo (il meno amato dalle zanzare) che le tiene alla larga (www.philips.it) per circa un metro intorno.

- C’è un’intera linea di abiti antizanzara realizzati con un tessuto contenente una resina acrilica repellente che resiste ai lavaggi. www.coroneltapiocca.com

- Anche il rumore allontana gli insetti, la Telecom ne ha trovato uno che si può scaricare sul cellulare e tiene lontane le zanzare per circa un metro.

- On line, è in vendita per 9,90 euro, un piccolo strumento, da tenere al collo, che promette di tenere lontane le zanzare emettendo ultrasuoni ad una frequenza compresa tra i 5.000 e i 9.000 HZ e si ricarica con i raggi del sole.

- On line si possono acquistare anche scacciazanzare elettronici a rete o a batteria. www.promogreen.com

- Si dice anche che ottimo repellente sia l’estratto di bergamotto.

- Come repellente e lenitivo, vale la pena di provare anche l’olio di Andiroba. Viene estratto dai semi del frutto a forma di castagna, della Carapa guaianensis, mediante spremitura a freddo. E’utilizzato dalle popolazioni dell’Amazzonia, per difendersi dagli attacchi degli insetti.

- Anche la cipolla tiene lontane le zanzare, perciò è utile tenere nella stanza in cui si soggiorna, mezza cipolla in un piattino, con applicati sulla superficie dei chiodi di garofano.

- Un ottimo repellente per le zanzare è rappresentato anche dal decotto di menta e qualche foglia di basilico che va filtrato e spruzzato sulle parti scoperte del corpo. E’ opportuno tenerlo in frigorifero. www.forumfree.net

Fonte: infozanzare.info

ARRIVA IL MOTOR SHOW PIAZZESE

L'assessore Ribilotta comunica ai titolari di tutte le attività commerciali del territorio che dal 5 all’8 Agosto 2010 si terrà una manifestazione sportiva denominata Motor Show, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. L’evento si svolgerà nell’area ex Siace ove è prevista una zona espositiva destinata ai commercianti. Gli interessati potranno rivolgersi all’AG Management Communication Via Medaglie d’Oro, 90 Catania – Resp.le Sig. Felice Giordano contattando il sito www.siciliamotorshow.com
Fonte: ennanotizie.info

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Godetevi questa divertente pubblicità sul "rapporto padre-figlio"!

La morale della Birra!!


Un professore di filosofia era in piedi davanti alla sua classe, prima della lezione, ed aveva davanti a sè alcuni oggetti.
Quando la lezione cominciò, senza proferire parola il professore prese un grosso vaso per la maionese, vuoto, e lo riempì con delle rocce di 5-6 cm di diametro. Quindi egli chiese agli studenti se il vaso fosse pieno, ed essi annuirono. Allora il professore prese una scatola di sassolini, e li verso nel vaso di maionese, scuotendolo appena. I sassolini, ovviamente, rotolarono negli spazi vuoti fra le rocce.
Il professore quindi chiese ancora se il vaso ora fosse pieno, ed essi furono d’accordo. Gli studenti cominciarono a ridere, quando il professore prese una scatola di sabbia e la verso nel vaso.
La sabbia riempi ogni spazio vuoto. “Ora”, disse il professore, “voglio che voi riconosciate che questa e la vostra vita. Le rocce sono le cose importanti – la famiglia, il partner, la salute, i figli, l’amicizia – anche se ogni altra cosa dovesse mancare, e solo queste rimanere, la vostra vita sarebbe comunque piena. I sassolini sono le altre cose che contano, come il lavoro, la casa, la moto, l’auto. La sabbia rappresenta qualsiasi altra cosa, le piccole cose. Se voi riempite il vaso prima con la sabbia, non ci sarà più spazio per rocce e sassolini. Lo stesso e per la vostra vita; se voi spendete tutto il vostro tempo ed energie per le piccole cose, non avrete mai spazio per le cose veramente importanti. Stabilite le vostre priorità e dedicate più tempo alle cose importanti, il resto e solo sabbia”. Dopo queste parole, a lezione quasi terminata… Uno studente si alzò e prese il vaso contenente rocce, sassolini e sabbia, che tutti, a quel punto, consideravano pieno, e cominciò a versargli dentro un bicchiere di birra. Ovviamente la birra si infilò nei rimanenti spazi vuoti, e riempì veramente il vaso fino all’orlo. Morale della storia?
Non importa quanto piena e la vostra vita, c’e sempre spazio per una BIRRA!!!

font: http://www.magnaromagna.it/satira/alcool/morale-birra/

Riflessioni positive: condividere il dolore e la felicità


Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d’ospedale.
A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza.
L’altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto. Ogni pomeriggio l’uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L’uomo nell’altro letto comincio’ a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era una bella vista della città in lontananza. Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l’uomo dall’altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l’uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l’altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla. Con gli occhi della sua mente così come l’uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l’infermiera del turno di giorno portò loro l’acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L’infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò appropriato, l’altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l’uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco.
L’uomo chiese all’infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle così meravigliose al di fuori da quella finestra. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. Forse, voleva farle coraggio disse. Epilogo: vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata. Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare. L’oggi è un dono, è per questo motivo che si chiama presente.
L’origine di questa lettera è sconosciuta, ma porta fortuna. Non tenere questa lettera, spediscila agli amici ai quali vuoi augurare buona fortuna.

font: http://www.magnaromagna.it/lezionidivita/riflessioni-positive-condividere-il-dolore-e-la-felicita/

TENNIS Isner-Mahut, maratona record Fermati dall'oscurità sul 59-59


Incredibile a Wimbledon: l'americano, noto per essere il giocatore più alto del circuito, e il poco conosciuto francese sono stati in campo per 10 ore e hanno ampiamente battuto ogni primato per un match di singolare, per durata e per numero di game. Match sospeso nel corso dell'interminabile quinto set
AVREBBE dovuto essere un tranquillo pomeriggio di tennis, un semplice mercoledì di Wimbledon. Ma altro che una anonima giornata di primo turno: è stata invece storica, grazie all'incontro del campo numero 18 che ha consegnato alla storia il match più lungo, sia come durata che come giochi disputati. E non è ancora finito, rinviato per oscurità dopo dieci ore di gioco, giuste giuste. Riprenderà nel pomeriggio di giovedì. Nicolas Mahut contro John Isner: 4-6, 6-3, 7-6 (9/7), 6-7 (3/7), 59-59. Non è uno scherzo. In realtà per battere i precedenti record sarebbe stato sufficiente solo il quinto set. Pensate che al 50-50 il pubblico ha applaudito simbolicamente i giocatori. Ed hanno mandato in tilt anche i computer della Ibm che davano in diretta le statistiche. I cervelloni non avevano preso in considerazione un punteggio del genere.
Gli appassionati che avevano scelto quell'incontro, andando a sedersi alle 12.12 (ora italiana) su uno dei campi più periferici dell'impianto, erano stati attratti dall'idea di vedere quanti aces avrebbe realizzato John Isner, l'americano rubato al basket, alto 206 centimetri, il tennista più alto del circuito. E curiosi anche di vedere quali strategie difensive avrebbe opposto Nicolas Mahut, francese noto per non aver dato seguito alla vittoria da juniores a Wimbledon 2000. Bene, questi due tipi hanno dato vita ad un indimenticabile match, almeno per gli amanti delle statistiche pure. Speriamo non si sia rivoltato nella tomba Pancho Gonzales che, giocando nel 1969 contro Charlie Pasarell (lui, ancora in vita, dovrà farsene una ragione), stabilì il record del match più lungo sui prati di Wimbledon: cinque ore e dodici minuti (fu una grande rimonta, ancora oggi ricordata) per avere ragione di Pasarell: 22-24, 1-6, 16-14, 6-3, 11-9. Ma quelli erano dell'ante tie-break. Nella storia degli Slam, in realtà, il primato spettava a due francesi: il derby tra Fabrice Santoro (vincitore) e Arnaud Clement - al Roland Garros del 2004 - durò qualcosa come sei ore e trentatrè minuti (però con sospensione per il buio e ripresa il giorno successivo). Un match che aveva già migliorato il Becker-Camporese del 1991 agli Australian Open, con il tedesco che si impose sull'azzurro in cinque ore e undici minuti. A Wimbledon, invece, la maratona è stata senza soluzione di continuità, dunque ancora più dura per due tennisti abituati a risolvere i games con pochi colpi (il serve and volley vale - oltre che per Isner - anche per Mahut, che bassino non è, considerati i suoi 190 cm). Hanno cominciato la partita con pochi spettatori e, pian piano, i pochi intimi sono diventati sempre più numerosi. Dalle 17 in poi bisognava vedere la fila per entrare, dopo che si era sparsa la notizia che il match si prolungava. E nessuno ha più lasciato il proprio posto (io c'ero...). Un piccolo Centrale, è diventato campo 18. La partita, è giusto dirlo soprattutto per quel che riguarda il quinto set, di poco pathos dal punto di vista tecnico: i due hanno sempre saputo difendere il proprio turno di servizio, non offrendo mai all'altro una possibilità (a parte due match point avuti da Isner sul 33-32). Curiosamente gli aces non sono diminuiti con il passare del tempo: sia Mahut che Isner hanno tenuto alta concentrazione e lucidità: pochissimi gli scambi, decisi e influenzati sempre dai rispettivi servizi. Non hanno neppure risentito di crampi o problemi fisici: nessuno ha mai fatto ricorso al fisioterapista, sebbene Mahut sia sempre sembrato un po' più tonico del gigante Usa. Ma come poteva mai finire questo match che non è finito? Che ha visto durare l'ultimo set, e solo il quinto set, quasi sette ore? Non è stato ancora possibile saperlo, e forse ora non sarà più la stessa cosa, dopo la notte. Un match come una sceneggiatura cinematografica, quasi una sfida alla resistenza umana. Vedere quel ragazzo di due metri e passa trascinarsi in campo, muoversi quasi al ralenty dopo nove ore di gioco è stato qualcosa di crudele: parliamo di John Isner, ovviamente, ma non che Nicolas Mahut fosse di tanto più fresco. Sembrava il remake del film "non si uccidono così anche i cavalli?", una no-stop senza un finale. Con lo spettatore che resta a vedere - come ipnotizzato - solo perché vuol conoscere il vincitore, e chi alla fine cederà. Perfino i record passano in secondo piano, di fronte allo spettacolo di due ragazzi ininterrottamente in campo per quasi dieci ore. Gli aces, le volè, i colpi vincenti sono solo cose accessorie. Chi ha più fegato? Chi ha più fisico? Già, l'aspetto biologico: com'è possibile che siano stati a giocare senza mai fare una pausa, neppure per la pipì? E che non abbiano risentito di crampi, che le spalle e le gambe abbiano retto "normalmente"? Motivi di discussione, a iosa. Ma, per chiudere, non si può dimenticare l'ultimo record, quello degli aces. Entrambi hanno migliorato il precedente primato (78) del croato Karlovic: il francese ne ha messi a segno 95, Isner addirittura 99. E il match è ancora in progress. Qual è la morale? Uno solo festeggerà e resterà in tabellone, ma entrambi entreranno nella storia.

font:http://www.repubblica.it/sport/tennis/2010/06/23/news /wimbledon_isner_mahut_record-5094945/?ref=HREC2-10

I passi del ballo del film di Hannah Montana "Hoedown Throwdown"

Ecco le istruzioni per imparare a ballare la nuova canzone di Hannah Montana "Hoedown Throwdown". Sarà proprio Miley Cyrus ad aiutarti. [Italian]

Hannah Montana Il ballo "Hoedown Throwdown"

"Hannah Montana"

L'aurora australe vista dallo spazio


Un raggio verde che si adagia sopra l'Oceano Indiano meridionale visto da 350 chilometri di altezza e fotograto dalla Stazione spaziale internazionale: l'aurora australe vista dallo spazio appare così. Tra i numerosi panorami catturati dagli astronauti a bordo della ISS questo è uno dei più affascinanti: l'immagine è stata scattata il 24 maggio scorso e, oltre alla linea verde, sullo sfondo si notano la curvatura dell'orizzonte terrestre (delimitata da una sottile linea blu) e un gruppo di stelle (di Benedetta Perilli)

font: http://www.repubblica.it/ambiente/2010/06/21/foto/aurora-5020816/1/

Il Waka Waka impazza

Il Waka Waka, plagio o no, è sempre più la colonna sonora di questi Mondiali.

é tempo di vacanze!

Spulciando nel web ho trovato alcune proposte interessanti:

Centri Estivi FIT in tutta italia. Per info: www.federtennis.it/centriestivi fino ad agosto

Golf + e Non solo... golf Pragelato (To) Pensato per gli atleti di tutti i livelli, è una full immersion di avviamento e perfezionamento. Per info: www.federgolf.it Luglio

Centri Estivi FIR La Federazione Italiana Rugby organizza a Montecatini Terme (Pt) Scoglitti (Rg) e Tirrenia (Pi) i Corsi Estivi federali 2010, riservati alle categorie Under 13, Under 14, Under 15 e Under 16. Per info: www.federugby.it Giugno e Luglio

Corsi di Vela Lega navale Italiana sez. Milano organizza corsi di vela all'idroscalo di Milano e a Dervio (Co). Per info: www.leganavale.mi.it Da Giugno a Settembre

Campi natura e gioco 2010 La Lipu organizza nelle sue oasi in Toscana, Piemonte e Sardengna campi natura per bambini e ragazzi. Per info: www.lipu.it Tutta l'estate

Summer Music Holiday 2010 La Nuova Musica organizzasettimane per ragazzi, musicisti e cantanti ma anche adatte aad allievi principianti che desiderano avvicinarsi alla musica in un nuovo nuovo e divertente. Per info: www.lanuovamusica.com Dal 13 giugno al 10 luglio

Uno sport stupendo, da provare: Kick Boxing


La Kick Boxing o Kickboxing è uno sport da combattimento che combina tecniche di calcio caratteristiche di arti marziali orientali ai colpi di pugno propri del pugilato inglese.

La parola kickboxing è stata inventata in Giappone negli anni sessanta. In quel periodo le uniche forme di combattimento a contatto erano il full contact karate, la muay thai, il Sambo russo, il taekwondo ed il sanda cinese. I promoter giapponesi, vedendo il successo dei match di boxing tailandese, decisero di eliminare i colpi di gomito, ginocchio e le prese. Rimase uno sport da combattimento nel quale gli atleti usano pugni e calci alle gambe, al tronco ed al viso. Si usano i calzoncini corti come nella boxe e nelle boxe thailandese. Nacque la "kickboxing giapponese", poi abbreviata in Kick Boxing o parola unica Kickboxing.

Gli americani precedentemente avevano iniziato a fare gare di kung fu e di karate a contatto pieno (full contact). Unirono quindi le tecniche di pugilato a quelle di karate e le tecniche di gambe del taekwondo a quelle del karate e nacque così il Full Contact Karate.

Da qui nacque la confusione dei nomi e degli stili, in quanto nel Full Contact Karate si colpisce con i calci dal busto in su mentre nella Kick Boxing si possono dare calci anche alle gambe.

In Giappone venne poi creato un torneo chiamato K-1, in cui K sta per Karate, Kempo e Kick Boxing. In questo torneo le regole sono quelle della kick boxing, ma sono valide anche le ginocchiate senza presa e i pugni saltati e girati. Lo scopo era mettere sullo stesso ring atleti di diverse arti marziali che avesse un regolamento sportivo che permetteva loro di confrontarsi. Viste le borse elevatissime e l'entusiasmo enorme dei giapponesi in questi avvenimenti, il K 1, nome corretto K 1 GRAND PRIX è diventato il più importante torneo al mondo, dove i migliori atleti si confrontano a Tokyo per la finalissima. Il regolamento del torneo è chiamato K-1 Style.
Fonte: Wikipedia

Per capire quanto siamo fortunati

Se si potesse ridurre la popolazione del mondo in un villaggio di 100 persone, mantenendo le proporzioni di tutti i popoli esistenti sulla Terra, questo villaggio sarebbe così composto:
57 asiatici / 21 europei / 14 americani (Nord, Centro e Sud) / 08 africani
Ci sarebbero: 52 donne e 48 uomini; 30 bianchi e 70 non bianchi; 30 cristiani e 70 non cristiani; 89 eterosessuali e 11 omosessuali

6 persone possederebbero 59 % della ricchezza totale e tutti sarebbero originari degli USA
80 vivrebbero in case povere
70 sarebbero analfabeti
50 soffrirebbero di malnutrizione
1 starebbe per morire
1 starebbe per nascere
1 possiederebbe un computer
1 (sì, uno solo) avrebbe una laurea universitaria
Se si considera il mondo in questo modo, il bisogno di accettare e comprendere diventa evidente. Ma, prendete in considerazione anche questo:
Se vi siete alzati questa mattina in buona salute, siete più fortunati del milione di persone che non vedranno la prossima settimana.
Se non siete mai stati nel pericolo di una guerra, nella solitudine di una prigione, nell’agonia della tortura, nella fame, state meglio di 500 milioni di persone. Se potete andare in chiesa senza paura di essere minacciati, torturati o uccisi, avete più fortuna di 3 miliardi di persone
Se avete cibo nel vostro frigo, abiti addosso, un tetto sulla vostra testa e un luogo dove dormire, siete più ricchi del 75 % degli abitanti della Terra. Se nello stesso tempo avete denaro in banca, nel portafoglio e monete in un salvadanaio, fate parte dell’8% dei privilegiati di questo Mondo.
Se i vostri genitori sono ancora vivi e ancora sposati, siete una persona veramente rara.
Se qualcuno vi ha spedito questo messaggio, voi avete appena ricevuto una doppia benedizione, perchè qualcuno ha pensato a voi e perchè non fate parte di 2 miliardi di persone che non sanno leggere. e allora…
Lavora come se non avessi bisogno di denaro. Ama come se nessuno ti avesse mai fatto soffrire. Balla come se nessuno ti guardasse. Canta come se nessuno ti ascoltasse. Vivi come se il paradiso fosse sulla Terra. Segnala questo messaggio ai tuoi amici. Quelli che tratteranno questo con stupidaggine lasciali nella loro immagine allo specchio dell’egocentrismo. Se non lo invii, non succederà nulla.. Se l’invii, qualcuno potrà sorridere leggendo, e questo sarebbe già tanto di guadagnato!!

font: http://www.magnaromagna.it/lezionidivita/per-capire-quanto-siamo-fortunati/

Simone Cristicchi - Ti regalerò una rosa [video ufficiale]

Testo molto profondo... La gente di cui parla il testo al giorno d'oggi spesso è lasciata in un "angolo" a vivere la propria vita da inetto, un vita solitaria senza speranze.. Nei tempi antichi solo i piu forti sopravvivevano, gli altri morivano o venivano lapidati, ora vengono messi in disparte e accantonati...sono passati millenni ma l'essere umano è sempre limitato e ignorante, e questo detto da un 19enne, che vede una societa odierna disastrosa, e il futuro ancora peggiore.



Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore

Mi chiamo Antonio e sono matto
Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino
Credevo di parlare col demonio
Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio
Ti scrivo questa lettera perché non so parlare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E mi stupisco se provo ancora un’emozione
Ma la colpa è della mano che non smette di tremare

Io sono come un pianoforte con un tasto rotto
L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi
E giorno e notte si assomigliano
Nella poca luce che trafigge i vetri opachi
Me la faccio ancora sotto perché ho paura
Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura
Puzza di piscio e segatura
Questa è malattia mentale e non esiste cura

Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore

I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?

Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto
Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro
Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi
Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi
Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare
Eri come un angelo legato ad un termosifone
Nonostante tutto io ti aspetto ancora
E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora

Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore

Mi chiamo Antonio e sto sul tetto
Cara Margherita sono vent’anni che ti aspetto
I matti siamo noi quando nessuno ci capisce
Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce
Ti lascio questa lettera, adesso devo andare
Perdona la calligrafia da prima elementare
E ti stupisci che io provi ancora un’emozione?
Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare.

Bryant trascina i Lakers Sono loro i campioni dell'Nba


Boston Celtics sconfitti in gara 7 83-79. La squadra di Pierce ha risentito dell'assenza di Perkins. Kobe conquista il quinto titolo della sua carriera

LOS ANGELES - I Los Angeles Lakers hanno vinto il campionato Nba 2010. A Los Angeles in gara 7 hanno battuto i Boston Celtics per 83-79. I Lakers hanno avuto la meglio sui Celtics al termine di una partita tesissima, giocata tutta sul filo dei nervi. In svantaggio per i primi tre quarti (finiti rispettivamente 14-23, 34-40, 53-57), i Lakers sono stati protagonisti di un ultimo quarto straordinario sul piano della concentrazione. Eccezionale Kobe Bryant in chiave difensiva ('solo' 23 punti per lui, ma ben 15 rimbalzi), fondamentale Pau Gasol (19 punti e addirittura 18 rimbalzi), determinante Ron Artest (20 punti e 5 rimbalzi). Tra i Celtics, i migliori sono stati Paul Pierce (18 punti e 10 rimbalzi), Kevin Garnett (17 punti e 3 rimbalzi) e Rajon Rondo (14 punti, 8 rimbalzi, 10 assist). Ma la squadra ha risentito dell'assenza del 'lungo' Kendrick Perkins, infortunatosi ai legamenti di un ginocchio in gara 6. Per l'allenatore dei Lakers, Phil Jackson, è l'11/a vittoria del titolo Nba, un record. Per Kobe Bryant, miglior giocatore della Nba nelle final series, il 5/o titolo in carriera.

font: http://www.repubblica.it/sport/basket/2010/06/18/news/lakers_campioni-4937586/

Pigiessiadi 2010


Il ringraziamento del presidente regionale delle PGS Sicilia avv. Maurizio Siragusa
Le Pigiessiadi 2010 hanno confermato il gradimento delle nostre Associazioni sulla formula oramai consolidata del “villaggio sportivo”: competizione, incontro, festa, preghiera, approfondimenti tecnici. Oltre millesettecento partecipanti ai due concentramenti tra tecnici, dirigenti, genitori, arbitri, atleti hanno dato vita a giornate di vero sport che hanno consacrato le squadre campioni regionali 2010. Un grazie particolare ai Salesiani e alle Figlie di Maria Ausiliatrice che hanno reso presente il carisma di Don Bosco durante l’evento seguendo, incontrando, animando i giovani sportivi. Abbiamo avuto il dono della presenza dell’Ispettore Don Gianni Mazzali che ha presieduto l’Eucarestia conclusiva, dal quale abbiamo ricevuto il mandato e l’incoraggiamento ad andare avanti con l’idea ma soprattutto con le azioni concrete di uno sport educante ed educativo. Se questa esperienza potrà continuare e migliorare ciò sarà possibile grazie all’impegno infaticabile della Commissione tecnica regionale nell’organizzazione e dei Comitati provinciali nella gestione delle fasi territoriali.
A tutti e a ciascuno: Grazie!

Argentina-SudCorea4-1 Highlights Mondiali2010

Un difetto può essere un pregio

Un’anziana donna aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all’estremità di un palo che lei portava sulle spalle. Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l’altro era perfetto, ed era sempre pieno d’acqua alla fine della lunga camminata dal ruscello a casa, mentre quello crepato arrivava mezzo vuoto. Per due anni interi andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d’acqua. Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il povero vaso crepato era in imbarazzo per via del proprio difetto, ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato fatto. Dopo due anni che si rendeva conto del proprio amaro fallimento, un giorno parlò alla donna lungo il cammino:Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l’acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa. La vecchia sorrise:Ti sei accorto che ci sono dei fiori dalla tua parte del sentiero, ma non dalla parte dell’altro vaso? È perché io ho Sempre saputo del tuo difetto, perciò ho piantato semi di fiori dal tuo lato del sentiero ed ogni giorno, mentre tornavamo, tu li innaffiavi. Per due anni ho potuto raccogliere quei bei fiori per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per ingentilire la casa
(Thanks Andrea)
font:// http://www.magnaromagna.it/lezionidivita/un-difetto-puo-essere-un-pregio

Il videoclip ufficiale della canzone contro la mafia del vincitore di Sanremo Giovani 2007.


Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perché hanno denunciato
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
di faide e di famiglie sparse come tante biglie
su un isola di sangue che fra tante meraviglie
fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
di una generazione costretta a non guardare
a parlare a bassa voce a spegnere la luce
a commentare in pace ogni pallottola nell'aria
ogni cadavere in un fosso
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
con dedizione contro un'istituzione organizzata
cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro?
è nostra... la libertà di dire
che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare le orecchie ascoltano...
Non solo musica non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira ragiona
A volte condanna a volte perdona
Semplicemente
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse [tutto bruciato
Perché in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no... non è solo un'illusione
Pensa prima di sparare
Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa.

Il Ponte dell'Arcobaleno


C'e' un posto in Paradiso, chiamato "Ponte dell'Arcobaleno". Quando muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, questa bestiola va al ponte dell'arcobaleno.
Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali così che possano correre e giocare insieme. C'è tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene. Quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi. Quelli che erano feriti o storpi sono di nuovo integri e forti, come noi li ricordiamo nel sogno dei giorni e dei tempi passati. Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro... Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l'impazienza: tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce.
Ti ha riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme, vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più. Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso; le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.

Allora attraverserete,insieme , il Ponte dell'Arcobaleno.......

Terzo memorial Dario Pernice

Sabato 5 giugno presso il Campo Comunale “S. Antonio” si è svolto il terzo Memorial “Dario Pernice”, organizzato da Massimo Parlascino, presidente del Comitato Provinciale Polisportive Giovanili Salesiane di Enna, in collaborazione con il coach della Studentesca Armerina Renato Minacapilli. Un triangolare di calcio a 5 che ha visto scendere in campo i giovanissimi giocatori, dagli 11 ai 13 anni, delle tre squadre piazzesi Mosaici, Studentesca Armerina e SS Crocifisso Sole Luna. Un pomeriggio soleggiato, quello di sabato, in cui si sono intrecciati valori sportivi, emozioni e ricordi. “Il Memorial è stato promosso nel segno dell'amicizia e per non dimenticare”, spiega mister Minacapilli. Dario, studente modello del Liceo Scientifico Statale “Vito Romano” della città, in cui ha conseguito la maturità con il massimo dei voti nel 2005, ci ha improvvisamente lasciati il 6 agosto dello stesso anno in seguito ad un arresto cardiaco. Chi lo ha conosciuto sa quanto amasse il calcio e la Nazionale; sa del suo desiderio di assistere alla finale del Mondiale 2006 e di festeggiare l’Italia Campione del Mondo. Desiderio esaudito, ma scendere in strada a sventolare la bandiera dell’Italia non gli è stato possibile.
Al Memorial sono stati presenti anche i genitori e la zia di Dario. Al momento della premiazione, il padre ha voluto ringraziare in modo particolare i giovanissimi calciatori che hanno dimostrato come si sta in campo, al contrario di altri celebri giocatori, e ha elogiato Alessandro, portiere della Studentesca, il quale tanto gli ha ricordato il figlio che giocava nello stesso ruolo, con il numero 12. Dario è un Messaggio d’Amore per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e condividere una parte del viaggio che è la vita con lui, è Messaggio d’Amore che può “riuscire a ‘bucare’ l’animo di molti giovani che vorranno riconoscersi nel suo esempio per costruire un progetto di vita improntato alla semplicità dell’amore”, come scrive la zia Enza Russo nel libro “Vivere d’Amore. Dario, una vita che continua”, pubblicato nel 2008, i cui proventi sono devoluti alla ricerca scientifica per la morte improvvisa in giovane età.
La Nazionale Italiana di calcio, intanto, si prepara a giocare un altro Mondiale; avrà un tifoso speciale, da Lassù.

Rosa Linda Romano

Pubblicità censurata da Rai e Mediaset. Molto bella.

Guarda e rifletti. Questo video ti ruberà meno di un minuto.

PER RIFLETTERE. CRESCERE

Dopo un po' impari la sottile differenza tra tenere una mano e incatenare un'anima.
E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza.

E inizi ad imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse.

E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto, non con il dolore di un bimbo.

E impari a costruire tutte le strade oggi perché il terreno di domani è troppo incerto per fare piani.

Dopo un po' impari che anche il sole scotta, se ne prendi troppo.

Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima, invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.

E impari che puoi davvero sopportare, che sei davvero forte, e che vali davvero...

Carla Troiani

MONDIALI IN PILLOLE

INAUGURAZIONE SENZA MANDELA
La sua presenza ieri era stata data per certa almeno all'inizio della cerimonia di inaugurazione dei mondiali. Ma Nelson Mandela con la sua famiglia è stato colpito dal lutto della morte della bisnipote Zenani e quindi non è stato presente a Johannesburg ieri pomeriggio pomeriggio. L'incidente che ha coinvolto la nipote di Mandela è avvenuto al ritorno dal concerto inaugurale del mondiale, svoltosi ieri a Soweto.

SUDAFRICA - MESSICO: 1-1
E' finito 1 a 1 l'incontro inaugurale del mondiale tra Sudafrica e Messico al Soccer Stadium di Johannesburg davanti a 84.000 spettatori. Primo tempo comandato dal Messico, secondo tempo che si è aperto con il gol del vantaggio sudafricano con Tshabalala. Messico che ha cercato a più riprese il gol del pareggio, ma la squadra di Aguirre si esponeva al contropiede dei bafana bafana. Al 78' il gol del Messico con Marrquez che ha rimesso in piedi la partita dei centroamericani che però non sono riusciti ad approfittare dello sbandamento della squadra di Parreira. Anzi sono proprio i padroni di casa a rendersi pericolosi nel finale con Mphela che colpisce il palo sfiornado il gol vittoria.

URUGUAY - FRANCIA: 0-0
L'unica a vincere è la noia!
La prima giornata del gruppo A si conclude con un Uruguay-Francia che prometteva scintille, ma i tifosi saranno rimasti sicuramente delusi. Si attendevano i due giovani più interessanti delle nazionali, Gourcuff da una parte e Luis Suarez dall’altra, ed il fatto che questi due sono stati i peggiori in campo, ed i migliori siano stati Diaby e Godin (un centrocampista arretrato ed un difensore) è la fotografia perfetta della partita.
La gara bene con due accelerazioni della Francia nei primi 15 minuti, ed una timida risposta dell’Uruguay. Ma Anelka e Forlan sono troppo isolati nei due attacchi, e così le due squadre, attente più a non prenderle che a darle, finiscono con l’annullarsi a vicenda, e per più di un’ora non accade più nulla.


Fonti: calciopro.com mondialicalcio-2010.com

LA PREOCCUPAZIONE DI GAGLIANO PER LA VILLA DEL CASALE

“Sono mesi che una mia interrogazione sui ritardi dei lavori alla Villa Romana del Casale giace senza risposta e, oggi più che mai, alla luce dell’annunciata cancellazione del sito archeologico dai circuiti turistici per il 2011 da parte dei tour operator, che avrebbe conseguenze disastrose sull’economia del territorio, è urgente capire cosa sta accadendo”. Così Elio Galvagno, deputato regionale del PD, che nello scorso mese di novembre aveva presentato un’interrogazione sul ritardo dei lavori per la sostituzione della copertura della Villa e per il restauro dei pavimenti musivi, sollecita il Presidente della Regione e l’Assessore per i Beni Culturali a rispondere con urgenza “sulle motivazioni dei ritardi registrati rispetto ai comunicati ufficiali della Direzione lavori e dall’Assessorato ai Beni Culturali, sulle cause e le eventuali responsabilità che hanno determinato i ritardi fin qui accumulati, sulla data prevista per la fine dei lavori e sulla data di ultimazione dei lavori esterni al sito archeologico”. “Avevo già paventato - dice l’On. Galvagno - che il protrarsi dei lavori interni al sito archeologico potesse ripercuotersi negativamente sugli operatori turistici e commerciali, nonché sull’intera economia del territorio. Cosa che sta puntualmente accadendo, e, quel che è più grave, ancora non si intravede nessuna soluzione definitiva per la fruizione totale della Villa Romana del Casale e delle aree esterne. Condizioni, queste, che rischiano di escludere il sito archeologico dai circuiti organizzati dai tour operator per le prossime stagioni turistiche”.
La questione era già stata posta nei mesi scorsi dal Consiglio comunale di Piazza Armerina, con un O.d.g., approvato all’unanimità, in cui si invitava l’Alto Commissario, Vittorio Sgarbi, “a garantire la fine dei lavori di restauro e di sostituzione della copertura entro il novembre 2010” e di garantirne comunque la fruizione, anche parziale, già dal marzo 2010”. “Fruizione che, ad oggi, - continua Galvagno - resta garantita solo dalle 15 alle 18, con carenti comunicazioni sugli orari, che costringono spesso gruppi e turisti a tornare indietro, trovando il sito chiuso”.
Per questo il deputato del Pd, nel corso dell’ultima seduta parlamentare, ha sollecitato una risposta da parte dell’Assessore Armao, ribadendo le questioni poste già sette mesi fa.
“Premesso - si legge nell’interrogazione - che con Delibera di Giunta regionale è stato conferito l’incarico di Alto Commissario all’On. Vittorio Sgarbi affinchè provvedesse, avvalendosi direttamente degli uffici della Soprintendenza di Enna, a predisporre, promuovere e coordinare tutti gli interventi per la conservazione, la tutela e la valorizzazione della Villa Romana di Piazza Armerina, esercitando, altresì, le prerogative ed i poteri di cui al comma 5 del richiamato art. 80 in ordine agli interventi sul sito archeologico, a valere sulla Misura 2.01 – Azione B – del POR Sicilia 2000/2006. Rilevata l’approssimazione con la quale la Direzione lavori e l’Assessorato competente comunicano periodicamente date di fine lavori puntualmente disattese (dal novembre 2009 – marzo 2010, siamo passati al novembre 2010 - gennaio 2011), annunciando inoltre con altrettanta approssimazione periodi di chiusura del sito archeologico”.
Per tali ragioni si chiede di “conoscere se e quali iniziative siano state fin qui assunte al fine di verificare, tra l’altro, se esiste un cronoprogramma per l’esecuzione dei lavori interni al sito archeologico, concordato in sede di affidamento di appalto alla ditta esecutrice, e se l’andamento dei lavori all’interno del sito archeologico è in linea con il suddetto crono programma”.
“Sarebbe grave tra l’altro - conclude l’on. Galvagno - che i lavori dovessero protrarsi oltre il rientro della Venere di Morgantina e per questo vanno urgentemente intraprese tutte le iniziative necessarie a garantire l’inaugurazione della Villa Romana al più presto e comunque prima di un evento che tutti consideriamo cruciale per il rilancio del territorio“.

DERATTIZAZIONE E DISINFESTAZIONE A PIAZZA

Con ordinanza per motivi contingibili ed urgenti, al fine di prevenire ed eliminare eventuali pericoli per la incolumità pubblica, il Sindaco Fausto Carmelo Nigrelli ha ordinato l'intervento di derattizzazione e disinfestazione nelle zone Scarante - Santa Croce – Solazzo – Piano Marino – Piano Cannata e nelle scarpate denominate: Vallone di Riso – San Francesco – Sant’Ippolito. Il provvedimento urgente scatta in considerazione dell'approssimarsi del periodo estivo, ideale ideale per la proliferazione di insetti e roditori
Fonte: ennanotizie.info

MONDIALI 2010 - (inno non ufficiale) - World Cup South Africa 2010 (Un)Official Theme Song

Colonna sonora (non ufficiale) Mondiali South-Africa 2010,basata sul singolo di Alledj, "AFROFLUTE" per gentile concessione della Urbanrage Records/Absolute-Editions(Switzerland).

MILANO : scambio di detenuti a San Vittore..


..in aula arriva l'imputato sbagliato. Il caso durante il processo a 17 cinesi: l'udienza è stata sospesa per un'ora e mezzo I due non si somigliano per nulla: uno è robusto e con gli occhiali, l'altro magro e senza lenti. Scambio di detenuti a San Vittore in aula arriva l'imputato sbagliato Il carcere di San Vittore. Lo hanno portato dal carcere di San Vittore al Tribunale di Milano per un'udienza, ma quello non era il suo processo. E' successo, dunque, che un detenuto cinese è stato scambiato per un altro suo connazionale, quello che è il vero imputato nel procedimento davanti ai giudici della ottava sezione penale a carico di un'associazione dedita alle estorsioni e al gioco d'azzardo.
A causa dell'inconveniente il processo si è bloccato per circa un'ora e mezzo, dalle 14,30 alle 16, in modo da consentire agli agenti di polizia penitenziaria di riportare in carcereXiao Ming Chen e prendere l'imputato Quan Cheng. L'errore si è verificato malgrado nell'ordine di traduzione del detenuto vengano indicate le generalità e si presente anche una foto per il riconoscimento. I due, aldilà dello stesso cognome, non si somigliano per nulla: uno è basso, robusto e porta gli occhiali, l'altro è magro e senza occhiali. Dopo la sospensione, il processo a carico di 17 cinesi, la cosiddetta "banda bresciana" accusata di associazione per delinquere, tentati omicidi, estorsioni, lesioni e gioco d'azzardo, è ripreso regolarmente.

font: http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/06/09/news/scambio_di_detenuti_a_san_vittore_in_aula_arriva_l_imputato_sbagliato-4700851/

Il batterista si scatena e diventa una YouTube star

Da anonimo batterista a superstar della Rete. Tutto merito di un video virale in cui Steve Moore - questo il nome del musicista - suona con la sua cover band "Rick K. and the Allnighters" un brano degli ZZ Top, Sharp-Dressed Man, come se avesse davanti il pubblico di Wembley. "This drummer is at the wrong gig" ("Questo batterista è nel concerto sbagliato") è l'azzeccato titolo del video caricato su YouTube che ha totalizzato in una settimana 2.257.000 visualizzazioni

Messaggio d'amore



Ogni mattina…la vita ricomincia...sempre essa rinasce…in movimento...cresce…si trasforma...
si ingrandisce.Ogni mattina...la vita rifiorisce...stende le braccia verso il cielo...si espande. Ogni mattina...la vita si manifesta...cerca il suo simile...si trova...si dona...appare sotto diverse forme...
in migliaia d’apparizioni differenti e meravigliose… essa si reinventa sempre…il miracolo eterno…
dell’inizio di un nuovo giorno.Dio ci risponde in tre maniere nella preghiera :
1. “si"
2. “aspetta"
3. “ho qualcosa di meglio per te"
Probabilmente stai passando un periodo triste,ma Dio ti risponde in una maniera che tu ancora non concepisci.Mi hanno chiesto di trovare quattro persone perché Dio le vuole benedire . Ti ho scelto. A tua volta cerca quattro persone che Dio vuole benedire. Continuiamo a pregare l’uno per l’altro. Ecco una preghiera: Padre, ti chiedo di benedire i miei amici, la mia famiglia e quelli che conosco. Dai loro una nuova rivelazione del Tuo amore e della Tua grandezza. Ho mandato questo messaggio a più persone, puoi farlo anche tu, perché è preferibile essere più riconoscente e meno lagnoso. Padre celeste, questa mattina, il mio letto era caldo ed io non desideravo svegliarmi, né alzarmi. Io volevo rimanere là e non preoccuparmi di nulla. Ma ho pensato che non era giusto... perché a milioni di persone piacerebbe essere al mio posto, alzarsi per andare da qualche parte. Queste persone non hanno nulla da mangiare e nulla da vestire. Questa mattina, Padre, Ti ringrazio per la buona notte e la coperta che mi ha riscaldato. per il cibo, per il nuovo giorno di lavoro e specialmente, per questo giorno nuovo di vita. Benedici i miei amici ed i miei nemici, perché anche loro hanno bisogno di Te. Benedici il mio amico che legge questo messaggio.
Benedico quello che mi ha spedito questo messaggio. Lo desidero. Ti abbraccio, che Dio ti benedica riccamente.
Spedisci questo messaggio velocemente, a più persone possibile. Presto molti pregheranno per te.
Che Dio ti benedica!
font:// dal Web

India impazza il ''water walking"

Un pallone gigante per passeggiare sull'acqua da soli o in compagnia, e che consente di smaltire calorie quanto una faticosa seduta in palestra

Video divertente

Se odiate i programmi tipo Paperissima questo è il video che non fa per voi: in meno di 4 minuti, infatti, vengono mostrati i 100 migliori video di Youtube...

Il cinghiale e la formica


Le grida si sentivano sino al limitare della foresta. C’era pure una musica assordante che infastidiva parecchio. Martina la formica decise che ne aveva abbastanza e chiese il permesso di smettere di lavorare per andare a vedere che cosa stava succedendo.

Non fu difficile per lei capire da dove proveniva tutto quel rumore e anche indovinare chi poteva esserne il responsabile. Grugno, il cinghiale nero più arrogante del Bosco, stava festeggiando il suo compleanno con altri animali di cui, stando a quanto riferiva la Talpa Cesira – nota ai più per essere sempre la prima a sapere tutte le novità – era meglio diffidare. Spiedini, avanzi di cibo e bottiglie di bibite erano rovesciati ovunque.
“Ma come ti permetti di fare tutto questo baccano!” urlò la piccola formica con tutto il fiato che aveva in gola. Grugno, infastidito da quella brusca interruzione, alzò un sopracciglio con fare superiore e ringhiò: “Piccolo, insignificante animale che non sei altro! Come osi interrompere la MIA festa! Non vedi che ho ospiti? Io non ho bisogno del permesso di nessuno per divertirmi”, e così dicendo scagliò con una zampa una lattina vuota verso Martina . La formichina la scansò per un pelo e rispose “Tu non hai rispetto per niente e nessuno ma ricorda che un po’ di umiltà sta bene anche in casa degli animali più grossi!” e così dicendo se ne andò imprecando a bassa voce.
Passò il tempo, Martina continuò a lavorare incessantemente con le sue colleghe per garantirsi un inverno abbondante di cibo. Un giorno venne a sapere (sempre dalla solita Cesira la Talpa) che Grugno, durante una delle sue scorribande, si era rotto una zampa. Il cinghiale si diceva fosse a letto, solo e impossibilitato a procurasi il cibo, e data la scarsa simpatia che nutriva tra gli animali del Bosco, non c’era da meravigliarsi che nessuno fosse andato a trovarlo.
Martina pensò e ripensò, e infine decise di preparare una bella teglia di maccheroni e di portarla a Grugno. Lo trovò mesto, dimesso e nei suoi occhi tutta la superbia era sparita. Non appena si accorse della formichina una lacrima scese silenziosa sulle sue ispide guance: “Io – cominciò – non sono cattivo. Volevo dimostrare a tutti di essere il più forte e il più importante fra gli animali del Bosco. Ho mancato di rispetto a te, Martina, e a tutti gli altri e ti chiedo scusa”.
“Non solo ci hai deriso e trattato male – replicò la formica – ma durante tutte quelle feste che hai fatto hai sprecato un sacco di cibo che ti sarebbe potuto tornare utile in questo momento. Ora mangia, rimettiti in forma e spero che questa lezione ti sia servita a qualcosa”. E così dicendo pensò di averlo redarguito abbastanza e con un mezzo sorriso gli porse la teglia, certa che a volte la vita insegna più di mille discorsi.

font: http://branieletture.it/storie_con_morale/il-cinghiale-e-la-formica-rispetto/

TENNIS Parigi, la Schiavone trionfa ed entra nella storia

La trentenne milanese batte 6-4 7-6 l'australiana Samantha Stosur e vince il più importante torneo del mondo sulla terra battuta, seconda prova dell'anno del Grande Slam. Nessuna italiana era mai riuscita nella stessa impresa.

PARIGI - Francesca Schiavone ha vinto il Roland Garros, il più importante torneo del mondo sulla terra battuta. In finale ha sconfitto l'australiana Samantha Stosur, numero 7 del mondo, col punteggio di 6-4 7-6 (2) in un'ora e 37'. E' la prima vittoria di una tennista italiana in una prova del Grande Slam. L'azzurra ha compiuto l'impresa con una prestazione memorabile per qualità, personalità e intelligenza tattica. Non si è fatta impressionare dall'avvio lanciato dell'avversaria, che nei primi due turni di battuta non ha concesso nemmeno un punto all'azzurra, senza mai far ricorso al secondo servizio. La Schiavone ha avuto il merito di rimanere in scia, e sul 4-4 è arrivata la svolta del primo set. La Schiavone si è procurata 3 palle break: la Stosur ha annullato le prime due ma si è arresa sulla terza commettendo il primo doppio fallo della giornata. Avanti 5-4, la 'leonessa' si è impantanata in un pericoloso 0-30. Ha risolto i problemi aggrappandosi alla prima di servizio e ha completato l'opera quando la sua avversaria ha affondato in rete l'ennesimo rovescio: 6-4 in 40'.
La Schiavone ha continuato ad interpretare la sfida in maniera perfetta anche all'inizio del secondo set. Ha costretto la Stosur a scelte tattiche sgangherate e ha punito l'avversaria spesso incerta dalle parti della rete. Sull'1-1, la Stosur si è trovata sotto 15-40: con le spalle al muro, ha tirato fuori dal cilindro 3 colpi vincenti evitando un break potenzialmente letale. La doppia occasione sprecata è costata cara all'italiana che nel game successivo ha ceduto il servizio per la prima volta nel match. La Stosur ha cambiato marcia imponendo il ritmo con il solito dritto martellante. E' scappata sul 4-1, dando l'impressione di poter agevolmente approdare al terzo set. All'improvviso, però, ha dovuto fare i conti con una rivale rinata. La Schiavone, che aveva tirato il fiato per un paio di game, è rientrata prepotentemente in partita con una reazione degna del suo soprannome. Ha ritrovato il servizio, ed è risalita fino al 4-4, tenendo poi il passo con altri 2 ace determinanti per confezionare il 5-5. Senza sussulti, il set è arrivato all'epilogo del tie-break. Dal 2-2, l'azzurra ha regalato prodezze a ripetizione: 4 punti vincenti per arrivare al 6-2. Il primo matchpoint è stato sufficiente: la Stosur si è arresa dopo 1h38'. Per la Schiavone, il trionfo e un posto nella storia del tennis tricolore.
La neo campionessa del Roland Garros, che da lunedì sarà numero 6 della classifica mondiale, intasca un milione e 100 mila euro di montepremi più i 400 mila euro messi in palio dalla federazione italiana in caso di vittoria.

font: http://www.repubblica.it/sport/tennis/2010/06/05/news/finale_schiavone-4599478/?ref=HREC2-7

Questa Italia che delude

Dopo la sconfitta con il Messico e il (fortuito) pareggio con la Svizzera, non ci resta che sperare che gli Azzurri stiano conservando le energie per le paartite dei Mondiali, perchè se è questo il meglio che la squadra può mettere in campo... difficile credere in un bel Mondiale!

Forza Azzurri, non continuate a deluderci. Fate in modo che possiamo ancora essere fieri di gridare "Italia Italia".

Chi è nato oggi?? Dennis Gabor!

Nel 110° anniversario della sua nascita ricordiamo l'inventore dell'olografia ripercorrendone la biografia.

Dennis Gabor (Budapest, 5 giugno 1900 – Londra, 8 febbraio 1979) è stato un ingegnere e inventore ungherese naturalizzato britannico. Nel 1971 ricevette il Premio Nobel per l'invenzione dell'olografia.

Prestò servizio militare nell'artiglieria nell'Imperial regio Esercito austro-ungarico sul fronte italiano durante la Prima Guerra Mondiale. Iniziò gli studi a Budapest per poi trasferirsi in Germania dove si laureò in ingegneria a Berlino nel 1927.
Conclusi gli studi, intraprese l'attività nel settore ricerche del gruppo industriale Siemens fino al 1933, quando, dopo l'avvento al potere di Adolf Hitler, essendo la sua famiglia di origini ebraiche, si trasferì in Gran Bretagna.
Nel dopoguerra si dedicò all'insegnamento presso l'Imperial College London.
Egli sviluppò il campo dell'ottica elettronica, proponendo e sviluppando la tecnica dell'olografia, che lo condusse a vincere il premio Nobel per la fisica.
Nel campo dell'elaborazione numerica dei segnali (o DSP, digital signal processing) sviluppò, come risultato dei suoi studi sul comportamento e l'udito, la teoria della sintesi granulare per la creazione di texture di suono.


Fonte: Wikipedia

Camminare sull'acqua

Camminare sull'acqua?!? Chissà che non diventi lo sport dell'estate!
Guarda questo video su MSN Video: Camminare sull'acqua

Barzeletta - Esame di Fisica

-Esame di Fisica. Si presenta il primo studente. Il professore: "Sei in treno in uno scompartimento. Fa caldo. Che fai?". "Mah, apro il finestrino". "Bravo! Calcola la variazione di Entropia". "???? Mi servirebbe qualche dato in piu' ...". "No". (Pausa) "Lo sai?". (Pausa). "No? (Pausa) Va bene, vada". E il primo viene sbattuto fuori. Arriva il secondo, poi il terzo, il quarto e il professore fa la stessa domanda con lo stesso risultato. Arriva l'ultimo studente: "Sei in treno, in uno scompartimento. Fa Caldo. Che fai?". "(Sicuro) Mi tolgo la giacca". "Si', va be', ma fa ancora caldo, che fai?". "Mi allento la cravatta". "Ma fa ancora caldo. Che fai?". "Mi sbottono la camicia". "(Infastidentosi) Si', ma fa ancora tanto caldo. Che fai?". "Senta, professore, puo' fare quanto caldo vuole, ma io quel finestrino non lo apro".

Bimbo che ride

Un video spettacolare, uno dei piu visti del 2008 : SEMPLICEMENTE MITICO!!! Sembra che anche il papa' si diverta molto.

Tennis --> Caparbia e senza formalismi Francesca, la ragazza del miracolo


PARIGI - Doveva essere per forza lei, a sfatare il tabù più nobile: Francesca Schiavone. La ragazza che odia i formalismi, che va per le spicce, che non si preoccupa di essere simpatica a tutti i costi. Una persona la cui unica priorità è essere coerente con se stessa. Una donna comunque alla ricerca di se stessa. Donna, prima ancora di essere atleta. Nel senso di avere spessore, di accettare di prendersi le responsabilità.
Viva Francesca, dunque. Prima italiana a conquistare la finale di un torneo di tennis dello Slam. Solo due maschietti, in tutta la storia italiana, c'erano riusciti: Nicola Pietrangeli ed Adriano Panatta, perfino vincitori. Quest'ultimo aspetto, la vittoria, è di là a venire, ed è un'altra storia. Ma la raccontiamo sabato. Per ora, ed è già storia, l'Italia completa la sua immagine, riempie un'altra pagina dei suoi cent'anni di vita (proprio in questo 2010).
Ci riesce una ragazza che compie trent'anni tra poco più di una settimana. Una ragazza che, a guardarla in mezzo a questa generazione di muscolose tenniste, ci si chiede cosa c'entri. Una ragazza che non tira forte, che non ha colpi vincenti, i famosi "winner". Il suo, è il trionfo del lavoro certosino. Del lavoro della pazienza. Del lavoro ai fianchi. Che tennista è Francesca Schiavone? Una tennista che una volta ti tira uno slice, l'altra un mezzo lob, poi s'inventa un'accelerazione, infine viene anche a rete. Perché mica si spaventa di venire sotto il net, anche se è alta meno di 170 cm. Francesca è un'ottima doppista.

Perché questo succede dopo dieci anni di carriera? A trent'anni? Perché ognuno di noi ha un percorso da fare. Una storia da seguire, da costruirsi. Forse perché le italiane (vedi anche la Pennetta) hanno più bisogno di tempo, rispetto alle giovani (e incoscienti) colleghe straniere. Hanno bisogno di pensare, non sono dei robot cui ordini di tirare centocinquanta dritti incrociati, e te lo fanno a tempo di record. Non solo: Francesca Schiavone (ed anche Flavia Pennetta) ha dovuto vedere il baratro, immaginare di vedere chiusa la sua avventura sportiva, prima di risalire, ritrovarsi. Essere consapevole di se stessa. Oggi è in finale al Roland Garros, ieri accennava all'ultimo anno, alle ultime partite. La vita è così, e lo sport ne è da sempre la metafora perfetta: Francesca ha girato tanto, prima di trovare il coach giusto: tra argentini e spagnoli alla fine ha trovato casa in Italia, a Tirrenia, centro federale. Certe volte giri il mondo, e poi il tesoro ce l'hai in giardino: in questo caso Corrado Barazzutti. Il ct che ha incontrato per rispondere alle convocazioni della nazionale, e che poi - con il tempo - ha conosciuto ed apprezzato. Barazzutti, un altro grintoso sul campo. Proprio come la Schiavone. Uniti, nei loro successi, dalla sola forza di volontà. Due tipi caparbi, che non potevano non piacersi. Due che sanno come prendersi, che sanno capirsi. Che hanno intrapreso la strada, e speriamo che sia quella giusta con il rettilineo finale e la bandiera a scacchi.

font: http://www.repubblica.it/sport/tennis/2010/06/03/news/commento_rossi_finale_parigi-4545264/

Dedicato a Dario il memorial di calcio a 5


Un torneo giovanile di calcetto per ricordare Dario Pernice, il diciottenne morto nell'agosto 2005. Il comitato provinciale Polisportive Giovanili Salesiane di Enna in collaborazione con il sig.Renato Minacapilli, coach Studentesca Armerina, hanno organizzato il terzo Memorial Dario Pernice, mescolando valori sportivi, emozioni e ricordi. " Dario, un ragazzo che alla tenera eta' di 18 anni ci ha lasciati cinque anni fa, il memorial viene promosso nel segno dell'amicizia e per non dimenticare", spiega mister Minacapilli. Aperte le iscrizioni al triangolare di calcio a cinque in programma il 5 giugno alle 17:00, al campetto in erba sintetica Sant' Antonio, per ragazzi fra gli 11 e 13 anni.

2 giugno: Festa della Repubblica

Tutti sanno che il 2 giugno è "rosso" sul calendario e che si festeggia la repubblica ma purtroppo non molti sanno realmente cosa è successo in questa storica data.

La Repubblica Italiana nacque il 18 giugno 1946 a seguito dei risultati del referendum istituzionale del 2 giugno precedente, indetto per determinare la forma dello stato dopo il termine della seconda guerra mondiale.

Fino al 1946 l'Italia era una monarchia costituzionale basata sullo Statuto Albertino: il vertice dello Stato si configurava come un organo denominato Corona, il cui titolare aveva il titolo di Re d'Italia. La titolarità della Corona si trasmetteva ereditariamente in maniera conforme alle leggi di successione. Nel 1946 l'Italia divenne una repubblica e fu, poco dopo, dotata di un'Assemblea costituente al fine di munirla di una costituzione avente valore di legge suprema dello stato repubblicano, onde sostituire lo Statuto albertino sino ad allora vigente.

Si trattò di un passaggio di evidente importanza per la storia dell'Italia contemporanea dopo il ventennio fascista ed il coinvolgimento nella guerra. La transizione si svolse in un clima di esasperata tensione e rappresenta un controverso momento della storia nazionale assai ricco di eventi, cause, effetti e conseguenze, che è stato anche considerato una rivoluzione pacifica dalla quale si produsse una forma di stato poco differente dall'attuale.

La nascita della repubblica fu accompagnata da polemiche di una certa consistenza circa la regolarità del referendum che la sancì. Sospetti di brogli elettorali e di altre azioni "di disturbo" della consultazione popolare tuttora non sono stati completamente fugati dagli storici e costituiscono oggetto di rivendicazioni da parte dei sostenitori della causa monarchica.

Il 2 giugno 1946, insieme alla scelta sulla forma dello Stato, i cittadini italiani (comprese le donne, che votavano per la prima volta) elessero anche i componenti dell'Assemblea costituente che doveva redigere la nuova carta costituzionale.
Fonte: Wikipedia