Ogni sigaretta accelera il processo di arteriosclerosi quanto cinque per gli uomini. Lo dimostra una ricerca finanziata dall'Unione europea su un campione di 3 mila persone. Ma le campagne informative sui danni del tabacco sono state un fallimento proprio nell'universo femminile
PARIGI - Il cuore delle donne è cinque volte più vulnerabile al fumo di quello degli uomini. Ogni sigaretta accelera il processo di arteriosclerosi, il principale fattore di rischio cardiovascolare, quanto cinque per gli uomini. E' quanto risulta da una ricerca finanziata dall'Unione Europea su oltre 3mila persone, metà uomini e metà donne, abitanti in Italia, Finlandia, Svezia, Olanda e Francia, in cui è stato misurato lo spessore della parete della carotide, una delle arterie che portano il sangue al cervello, parametro indicativo del livello di arteriosclerosi del sistema vascolare. La ricerca è stata coordinata da Elena Tremoli del dipartimento di Scienze Farmacologiche dell'Università di Milano che l'ha presentata al Congresso della Società Europea di Cardiologia in corso a Parigi fino a mercoledì 31 agosto. I risultati delle misurazioni delle carotidi mostrano che l'ispessimento della parete è proporzionale alla durata ed all'intensità dell'abitudine al fumo in ambedue i sessi. Ma l'effetto del numero di sigarette fumate al giorno sulla progressione dell'arteriosclerosi è cinque volte maggiore nelle donne. Indipendentemente dalla presenza di altri fattori di rischio per l'inspessimento delle arterie come età, livello della pressione e del colesterolo, obesità e classe socioeconomica (più è bassa e maggiore è il rischio di arteriosclerosi). "La maggiore nocività delle sigarette per il cuore delle donne - Spiega Elena Tremoli - è una scoperta particolarmente importante, in relazione all'ormai accertato fallimento sul sesso femminile delle campagne informative fatte negli ultimi anni per diminuire il numero dei fumatori". Per la prima volta in Italia, rivela il Rapporto annuale sul fumo dell'Osservatorio Fumo Alcol e Droghe dell'Istituto Superiore di Sanità, si è raggiunta quasi la parità tra uomini e donne con il vizio. E queste ultime sono anche più restìe a smettere.
Le fumatrici sono 5,2 milioni (19,7%), gli uomini 5,9 milioni, (23,9%). Le signore che hanno detto addio alle "bionde" sono 2,6 milioni (il 9,8% di ex fumatrici), gli uomini 3,9 milioni (il 15,7%). Fumo e alcol assieme poi, secondo un altro studio condotto in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità presentato al congresso, stanno costando cari alle donne europee, che rispetto agli uomini vivono più a lungo, ma peggio. "E' noto che le donne, sino alla menopausa, sono protette dalle malattie cardiovascolari - conclude la Tremoli - E le donne stesse pensano di essere meno vulnerabili ai fattori più dannosi per le arterie come ipertensione, colesterolo alto, alimentazione grassa e fumo. Per quest'ultimo abbiamo scoperto essere il contrario". A Parigi, fra le altre ricerche ne sono state presentate alcune che confermano invece l'effetto protettivo del cacao. La revisione di 7 lavori, per un totale di oltre 100mila persone coinvolte, sia sane che cardiopatiche, ha portato a confermare i benefici del cacao sul cuore e a individuare la dose minima efficace. Bastano 7,5 grammi al giorno, il contenuto di un cioccolatino fondente, per registrare una riduzione del rischio di infarto del 37% e di ictus del 29%. A proposito di ictus, infine, ottimi risultati vengono da uno studio su oltre 18mila pazienti in cui un nuovo anticoagulante, l'apixaban, ha ridotto sensibilmente il numero di casi di ictus in soggetti con fibrillazione atriale, l'artimia cardiaca asintomatica frequente causa del danno vascolare al cervello.
font:http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2011/08/29/news/il_fumo_fa_peggio_alle_donne-21009755/
PARIGI - Il cuore delle donne è cinque volte più vulnerabile al fumo di quello degli uomini. Ogni sigaretta accelera il processo di arteriosclerosi, il principale fattore di rischio cardiovascolare, quanto cinque per gli uomini. E' quanto risulta da una ricerca finanziata dall'Unione Europea su oltre 3mila persone, metà uomini e metà donne, abitanti in Italia, Finlandia, Svezia, Olanda e Francia, in cui è stato misurato lo spessore della parete della carotide, una delle arterie che portano il sangue al cervello, parametro indicativo del livello di arteriosclerosi del sistema vascolare. La ricerca è stata coordinata da Elena Tremoli del dipartimento di Scienze Farmacologiche dell'Università di Milano che l'ha presentata al Congresso della Società Europea di Cardiologia in corso a Parigi fino a mercoledì 31 agosto. I risultati delle misurazioni delle carotidi mostrano che l'ispessimento della parete è proporzionale alla durata ed all'intensità dell'abitudine al fumo in ambedue i sessi. Ma l'effetto del numero di sigarette fumate al giorno sulla progressione dell'arteriosclerosi è cinque volte maggiore nelle donne. Indipendentemente dalla presenza di altri fattori di rischio per l'inspessimento delle arterie come età, livello della pressione e del colesterolo, obesità e classe socioeconomica (più è bassa e maggiore è il rischio di arteriosclerosi). "La maggiore nocività delle sigarette per il cuore delle donne - Spiega Elena Tremoli - è una scoperta particolarmente importante, in relazione all'ormai accertato fallimento sul sesso femminile delle campagne informative fatte negli ultimi anni per diminuire il numero dei fumatori". Per la prima volta in Italia, rivela il Rapporto annuale sul fumo dell'Osservatorio Fumo Alcol e Droghe dell'Istituto Superiore di Sanità, si è raggiunta quasi la parità tra uomini e donne con il vizio. E queste ultime sono anche più restìe a smettere.
Le fumatrici sono 5,2 milioni (19,7%), gli uomini 5,9 milioni, (23,9%). Le signore che hanno detto addio alle "bionde" sono 2,6 milioni (il 9,8% di ex fumatrici), gli uomini 3,9 milioni (il 15,7%). Fumo e alcol assieme poi, secondo un altro studio condotto in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità presentato al congresso, stanno costando cari alle donne europee, che rispetto agli uomini vivono più a lungo, ma peggio. "E' noto che le donne, sino alla menopausa, sono protette dalle malattie cardiovascolari - conclude la Tremoli - E le donne stesse pensano di essere meno vulnerabili ai fattori più dannosi per le arterie come ipertensione, colesterolo alto, alimentazione grassa e fumo. Per quest'ultimo abbiamo scoperto essere il contrario". A Parigi, fra le altre ricerche ne sono state presentate alcune che confermano invece l'effetto protettivo del cacao. La revisione di 7 lavori, per un totale di oltre 100mila persone coinvolte, sia sane che cardiopatiche, ha portato a confermare i benefici del cacao sul cuore e a individuare la dose minima efficace. Bastano 7,5 grammi al giorno, il contenuto di un cioccolatino fondente, per registrare una riduzione del rischio di infarto del 37% e di ictus del 29%. A proposito di ictus, infine, ottimi risultati vengono da uno studio su oltre 18mila pazienti in cui un nuovo anticoagulante, l'apixaban, ha ridotto sensibilmente il numero di casi di ictus in soggetti con fibrillazione atriale, l'artimia cardiaca asintomatica frequente causa del danno vascolare al cervello.
font:http://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2011/08/29/news/il_fumo_fa_peggio_alle_donne-21009755/