Hockey, il coach furioso spacca la mazza


Le proteste plateali contro gli arbitri non sono un segno distintivo solo del nostro calcio: Jim Playfair - allenatore degli Abbotsford Heat, squadra dell'Ahl (la serie B americana) - si infuria dopo la decisione di un arbitro e distrugge due mazze

Il pescatore


Sul molo di un piccolo villaggio messicano, un turista americano si ferma e si avvicina ad una piccola imbarcazione di un pescatore del posto. Si complimenta con il pescatore per la qualità del pesce e gli chiede quanto tempo avesse impiegato per pescarlo. Il pescatore risponde: ‘Non ho impiegato molto tempo’ e il turista: ‘Ma allora, perchè non è stato di più, per pescarne di più?’
Il messicano gli spiega che quella esigua quantità era esattamente ciò di cui aveva bisogno per soddisfare le esigenze della sua famiglia. Il turista chiese: ‘Ma come impiega il resto del suo tempo?’ E il pescatore: ‘Dormo fino a tardi, pesco un po’, gioco con i miei bimbi e faccio la siesta con mia moglie. La sera vado al villaggio, ritrovo gli amici, beviamo insieme qualcosa, suono la chitarra, canto qualche canzone, e via così, trascorro appieno la vita.’
Allorchè il turista fece: ‘La interrompo subito, sa sono laureato ad Harvard, e posso darle utili suggerimenti su come migliorare. Prima di tutto dovrebbe pescare più a lungo, ogni giorno di più. Così logicamente pescherebbe di più. Il pesce in più lo potrebbe vendere e comprarsi una barca più grossa. Barca più grossa significa più pesce, più pesce significa più soldi, più soldi più barche… Potrà permettersi un’intera flotta! Quindi invece di vendere il pesce all’uomo medio, potrà negoziare direttamente con le industrie della lavorazione del pesce, potrà a suo tempo aprirsene una sua. In seguito potrà lasciare il villaggio e trasferirsi a Mexico City o a Los Angeles o magari addirittura a New York! Da lì potrà dirigere un’enorme impresa!’
Il pescatore lo interruppe: ‘Ma per raggiungere questi obiettivi quanto tempo mi ci vorrebbe?’
E il turista: ‘20, 25 anni forse’ quindi il pescatore chiese: ‘….e dopo?’
Turista: ‘ Ah dopo, e qui viene il bello, quando il suoi affari avranno raggiunto volumi grandiosi, potrà vendere le azioni e guadagnare miliardi!’
E il pescatore:’miliardi? e poi?’
Turista: ‘Eppoi finalmente potrà ritirarsi dagli affari e andare in un piccolo villaggio vicino alla costa, dormire fino a tardi, giocare con i suoi bimbi, pescare un po’ di pesce, fare la siesta, passare le serate con gli amici bevendo qualcosa, suonando la chitarra e trascorrere appieno la vita’

Racconti saggi
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Nek - Se non ami

Puoi decidere le strade che farai
puoi scalare le montagne oltre i limiti che hai
potrai essere qualcuno se ti va
ma se non ami
se non ami
non hai un vero motivo motivo per vivere
se non ami
non ti ami e non ci sei
se non ami
non ha senso tutto quello che fai
puoi creare un grande impero intorno a te
costruire grattaceli e contare un po' di più
puoi comprare tutto quello che vuoi tu
ma se non ami
se non ami
non hai un vero motivo per vivere
se non ami
non ti ami e non ci sei
se non ami
se non ami
non hai il senso delle cose più piccole
le certezze che non trovi e che non dai
l amore attende e non è invadente e non grida mai
se parli ti ascolta tutto sopporta crede in quel che fai
e chiede di esser libero alle porte
e quando torna indietro ti darà di più
se non ami
se non ami
tutto il resto sa proprio di inutile
se non ami
non ti ami
non ci sei...
senza amore noi non siamo niente mai...

Animali in cattività, un mondo in gabbia


"Penso che ci saranno prigioni finché gli animali saranno tenuti in gabbia. Poiché per tenere in gabbia i prigionieri bisogna addestrarsi e perfezionarsi moralmente e tecnicamente su piccoli esseri". (Edgar Kupfer Koberwitz, prigioniero nel campo di concentramento a Dessau). Contemplativi e inadatti, impossibilitati all'azione gli animali in cattività rimangono inermi al freddo contatto delle sbarre. Animali come esseri sensibili e consapevoli, dotati di un mondo interiore, a cui quindi è dovuto rispetto. Sono le immagini della mostra di Alessia Cerqua, allestita presso la b>gallery a Roma (Piazza di S. Cecilia) dal 01 al 13 aprile 2010, con il patrocinio della Lega Antivivisezione. La gabbia, luogo asfissiante e claustrofobico, crea vertigini e senso di disorientamento. Allora la sofferenza si rivela, non dissimile da quella dell'uomo costretto in uno spazio inappropriato. Il silenzio cattura l'atmosfera e grida malinconia, rassegnazione, ma anche dignità, fierezza; gli sguardi inquisitori suggeriscono l'esistenza di sentimenti ed emozioni. Davanti agli occhi di chi osserva prende vita una pantomima della natura che ritrae una condizione per nulla rispettosa della biologia e del mondo di queste creature soggette al predominio umano

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Il soldato Jack


“Signore, il mio amico è tornato dal campo di battaglia. Chiedo il permesso di andare a prenderlo”. “Permesso non concesso”, replicò l’ufficiale: “Non voglio che rischi la vita per un uomo che probabilmente è già morto”.
Il soldato uscì lo stesso e rientrò un’ora dopo ferito mortalmente, trasportando il cadavere dell’amico. L’ufficiale era fuori di sé dalla rabbia. “Te l’avevo detto che era morto. Ora vi ho persi tutti e due. Dimmi, valeva la pena di rischiare per portare indietro un cadavere?”. Il soldato morente rispose: “Oh sì, signore. Quando l’ho raggiunto, era ancora vivo e mi ha detto: “Jack, ero sicuro che saresti venuto”

Anthony De Mello
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La Madre Speciale


Vi è mai capitato di pensare come vengano scelte le madri dei figli diversamente abili?In qualche maniera riesco a raffigurarmi Dio che da istruzioni agli angeli, che prendono nota in un registro gigantesco! A questa li diamo un maschio..santo patrono..Matteo!
A lei, una bambina, santa patrona, Cecilia! E cosi la lunga lista scorre, finche appare un nome..e Dio dice al suo angelo, a questa li diamo un figlio diversamente abile.L’angelo è curioso e chiede “ Perché a questa qui, Dio, è cosi felice!” “Esattamente, risponde Dio sorridendo, “ Potrei mai dare un figlio diversamente abile a una donna che non conosce l’allegria? Sarebbe una cosa crudele”
“Ma ha pazienza?” chiede l’angelo. “Non voglio che abbia molta pazienza, altrimenti sprofonderà in un mare di autocommiserazione e pena. Una volta superato lo shock e il risentimento, di sicuro c’è la farà!” “ Ma signore, penso che quella donna non creda nemmeno a Te”
Dio sorride,”Non importa.Posso provvedere.Quella donna è perfetta.E dotata del giusto egoismo”
L’angelo resta senza fiato.”Egoismo? è una virtù?”
Dio annuisce, “Se non sarà capace di separarsi ogni tanto dal figlio, non sopravvivrà mai. Si, ecco la donna cui darò la benedizione di un figlio meno perfetto.Ancora non se ne rende conto ma sarà da invidiare. Non darà mai per certa una parola. Non considererà mai che un passo sia un fatto comune. Quando il bambino dirà “mamma” per la prima volta, lei sarà testimone di un miracolo e ne sarà consapevole. Quando descriverà un albero o un tramonto al suo bambino cieco, lo vedrà come poche persone sano vedere la mia creazione. Le consentirò di vedere chiaramente le cose come le vedo io- ignoranza- crudeltà- pregiudizio-, e le concederò di levarsi al di sopra di esse. Non sarà mai sola.
Io sarò al suo fianco ogni minuto di ogni giorno della sua vita, poichè starà facendo il mio lavoro infallibilmente come se fosse al mio fianco”.
E per il suo santo patrono?” chiede l’angelo, tenendo la penna sollevata a mezz’aria.
Dio sorride, “ Basterà uno specchio”

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Idea regalo: Topolino Gold

La Walt Disney Company Italia offre agli appassionati di Topolino la possibilità di creare il proprio personalissimo numero del celebre "giornaletto giallo" scegliendo le storie da inserire fra le 60 più belle di sempre, aggiungendo poi una dedica e il nome di chi lo riceve, per creare un volume unico da collezionare o regalare.

Per realizzarlo e regalarlo basta andare sul sito www.ancoraweb.it/topolinogold/ e seguire le semplici istruzioni.
Il costo del volume è di 20€ più spese di spedizione.
...e per una sorpresa ancora più speciale, disponibile anche nella versione Pink Edition.

Il Cineappuntamento

Alice in Wonderland
Cineteatro Garibaldi
dal 26 al 31 marzo
Primo spettacolo ore 19.00; secondo spettacolo ore 21.30

"ché perder tempo a chi più sa più spiace"

Dante, Purgatorio, III, v. 78

Gaber - Iannacci: Ho Visto un Re



giusto x capire un po' più delle classi sociali nel Medioevo..

Uno strano compito in classe

Video di tutti i gol della 30 giornata serie A

Jovanotti - Fango: commenti sul testo


“sotto un cielo di stelle e di satelliti ora la città è un film straniero senza sottotitoli… un cartello di sei metri dice che tutto è intorno a te ma ti guardi intorno e invece non c’è niente”: le città sono sempre più anonime, le persone volti senza nome, i rapporti più superficiali e… si vive la solitudine. E’ una contraddizione che, mentre la tecnica permette di comunicare in tempo reale anche a distanza, aumenti la solitudine. La TV, internet assorbono tanto del nostro tempo e diminuiscono le occasioni per il dialogo e le relazioni. C’è da vigilare per non essere assorbiti nel mondo virtuale e non perdere il legame con la realtà.

“l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente”: il mondo scientifico e tecnico tende a dare poco spazio a emozioni e sentimenti. Tutto è scontato, non c’è la sorpresa di un incontro, la meraviglia per il sole che sorge, un bambino che nasce, un gesto di gratuità. Quando arriviamo ad essere impermeabili alle emozioni, a non saper partecipare alle gioie o problemi altrui, vuol dire che siamo troppo centrati su noi stessi.

“stare con le antenne alzate verso il cielo”: cielo vuol dire Dio, il riferimento ultimo con cui anche nelle difficoltà stabilire un contatto, lanciare un S.O.S. Pregare è sintonizzarsi sulla stessa lunghezza di Dio e parlargli.

“Io lo so che non sono solo anche quando sono solo": Dio è l’unico che anche nei momenti di maggior solitudine non ci fa sentire soli. E’ una presenza amica pronta a tenderci la mano per tirarci su dal fango della nostra umanità.

“Mi fondo con il cielo e con il fango”: Siamo creature, fatte di terra e Spirito, il racconto della creazione ce lo ricorda (cf. Genesi). Il nostro è un Dio vicino, si è sporcato le mani coinvolgendosi nella nostra storia e facendosi uomo come noi.

“La città è una pentola che cuoce pezzi di dialoghi ”: la nostra società, sempre più multiculturale, ci pone la sfida dell’integrazione che, però, non vuol dire annullare tutte le differenze, ma cogliere le diversità culturali come ricchezza da valorizzare, salvaguardando gli elementi tipici dell’identità di un popolo. La diversità non deve farci paura e questo può avvenire col dialogo. Più ci si conosce, più ci si stima e si apprezzano le diversità.

“ci si sente soli dalla parte del bersaglio e diventi un appestato quando fai uno sbaglio”: un certo tipo di informazione tende a criminalizzare chi ha fatto uno sbaglio con pesanti etichette, che finiscono per escluderlo dalla vita sociale precludendogli ogni strada di riscatto. Anche questa è un’intolleranza da evitare: ogni persona, anche se sbaglia, ha sempre la possibilità di ricominciare.

“un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi”: il “mondo vecchio” che Jovanotti rimpiange è quello fatto di rapporti autentici, cose semplici, amore vero, dove conta la persona non i soldi o la carriera. La scienza stessa, per il profitto e interessi egoistici, calpesta i valori della persona. Basta pensare ai problemi legati alla manipolazione e alla mercificazione della vita umana.

“la passione che fa crescere un progetto”: unire le forze e credere fino un fondo è il segreto per iniziare a trasformare il mondo. La passione per gli ideali permette di realizzare grandi sogni. Ma ci vuole tempo, pazienza, capacità di mettersi in gioco per qualcosa che vale veramente. Una vita senza passione e ideali è piatta, arida, destinata alla noia.

“l'energia che si scatena in un contatto”: coltivare le relazioni, aprirsi agli altri ci toglie dall’isolamento in cui ci chiudiamo. E quando viviamo la solitudine “non siamo soli anche quando siamo soli”, basta alzare gli occhi per scoprire che abbiamo un Padre che ascolta la voce dei suoi figli che gridano a lui e per sentirci uniti a tutti. E’ la più grande consolazione che si può sperimentare!

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PGS Sicilia: Catania, oltre 13.000 partecipanti per la corsa di solidarietà “CorriCatania”


Straordinaria Corri Catania. I numeri parlano da sé: dai pettorali andati esauriti dopo aver raggiunto quota 11.500 agli oltre 38.000 euro raccolti.Per un giorno migliaia di persone hanno invaso festosamente le strade del capoluogo etneo per partecipare alla corsa/camminata a sostegno del progetto “Ti regalo una storia” per realizzare tre biblioteche attrezzate nei reparti di Cardiologia Pediatrica dell’Ospedale Ferrarotto e di Pediatria dell’Ospedale Vittorio Emanuele e dell’ Ospedale Santa Venera di Acireale.
E’ stata una vera festa di Primavera per la città, favorita da uno splendido sole che fin dal primo mattino ha salutato i partecipanti e Piazza Umberto si è animata di migliaia di persone di ogni età che hanno voluto partecipare alla 2^ edizione della “Corri Catania” per sostenere il progetto di solidarietà e, allo stesso tempo, riappropriarsi della città in un clima di allegria e spensieratezza.
L’evento, organizzato dall’Asd” Ragazzini Generali” e dal Comitato Organizzatore “Corri Catania”, ha visto una partecipazione corale di tutta una città e della provincia sotto lo slogan “Catania corre per Catania”.
Al via della corsa/camminata anche le istituzioni che hanno sposato la manifestazione, in testa il Sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, affiancato dagli assessori Sebastiano Arcidiacono, Angelo Sicali e Domenico Mignemi; il presidente della Provincia Regionale di Catania, Giuseppe Castiglione e i medici di “Ti regalo una storia”, progetto di lettura ai bambini ospedalizzati sostenuto dalla Corri Catania 2010, il prof. Francesco De Luca, il dott. Alberto Fischer e il dott. Raffaele Falsaperla.

Anche lo sport catanese è sceso in piazza per questo evento di solidarietà con la presenza significativa di alcuni dei 35 testimonial della “Corri Catania”, dall’Amatori Catania che ha coadiuvato in modo esemplare gli organizzatori nelle procedure di partenza riuscendo a portare al via i numerosissimi partecipanti, all’olimpionica di atletica Anita Pistone; dai pugili professionisti Giuseppe Brischetto e Danilo D’Agata all’ex olimpionico di lotta, Salvatore Campanella; dagli Elephants di football americano alla Virauto di basket e agli alpinisti di Etna nel Mondo.
Una non competitiva che ha visto tutti vincitori, da chi ha concluso per primo i 3,5 km del percorso all’ultimo arrivato e ancora chi ha voluto essere comunque presente in piazza a favore del progetto “Corri Catania”.
Un successo che gli organizzatori hanno condiviso con tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato all’evento: il Comando della Polizia Municipale; l’Ufficio Traffico Urbano; la società Sostare; l’Ufficio Scolastico Provinciale; la Federazione Medico Sportiva Italiana - Comitato Sicilia, il Cus Catania; il Gruppo Sportivo Fiamme Gialle; il progetto Sport e Legalità, le Pgs Sicilia, il Panathlon, la Croce Rossa provinciale; il X° Reparto Mobile; l’Associazione Europea Operatori Polizia e l’Esaf.
Per il secondo anno il nostro slogan “Catania corre per Catania” oggi si è concretizzato – dichiara Carmelo Prestipino, presidente dell’Asd “Ragazzini Generali” – e siamo felici che la gente abbia risposto con così tanto entusiasmo al nostro invito.” “Il nostro obiettivo di regalare una giornata di festa e, insieme, di fare solidarietà a favore dei bambini in ospedale– sottolinea Giovanni Nania di Ragazzini Generali – è stato centrato. Non era facile confermarsi dopo l’ottimo risultato dello scorso anno e, invece, grazie alla straordinaria presenza e generosità di tutti i partecipanti, il successo della Corri Catania è addirittura cresciuto”.
Tanta festa anche al “Corri Catania” Village di Piazza Umberto dove i partner dell’evento, Etnapolis, Iperfamila, Manzotin, Centro Ortopedico Siciliano, Banca Mediolanum, Acat Concessionaria Volkswagen hanno incontrato i partecipanti all’evento e dove, al termine della corsa di solidarietà si è svolta l’estrazione di tanti premi tra tutti i presenti.

font: http://www.siciliatoday.net/quotidiano/sport/Catania-oltre-13-000-partecipanti-per-la-corsa-di-solidariet-CorriCatania_20074.shtml

A Pola in Croazia, rinvenute le impronte del dinosauro più grande al mondo

La bassa marea porta sempre alla luce qualcosa di interessante. Quando l’acqua si ritira e ci si può spingere tranquillamente a piedi in zone solitamente sommerse, se siamo attenti osservatori, potremmo imbatterci in qualcosa di molto interessante. A Pola per esempio, sulla spiaggia di Saccorgiana, località balneare, milioni di anni fa avrebbe potuto rappresentare un rischio prendere il sole in riva al mare. Quella zona era frequentata da animali, in questo caso dinosauri, lunghi fino a 20 metri e pesanti almeno 10 tonnellate
Le orme rinvenute durante la bassa marea, sono quelle dello Spinosaurus aegyptiacus africano. A dircelo è il professor Zlatan Bajraktarevic, dell’Istituto geologico paleontologico di Zagabria, che ha fotografato orme del dinosauro lunghe 135 cm. L’Istria e la Dalmazia un tempo appartenenti al supercontinente della Gondwana, durante il periodo Neoproterozoico erano collegate all’attuale Africa, e sarebbero quindi fondate le ipotesi che vorrebbero il dinosauro più grande al mondo abitante di queste zone.
Decisamente fondati appaiono i rischi che le orme e i ritrovamenti possono correre: della importante scoperte ne hanno scritto giornali e parlato televisioni e si prevede proprio per questo una massiccia affluenza di curiosi nella zona dei reperti che pur di portarsi a casa un pezzetto di impronta sarebbero capaci di tutto, anche che devastare un patrimonio di valore scientifico inestimabile come quello. Le autorità sono subito corse ai ripari.
Fonte: http://www.haisentito.it/

Ring of Death (l'anello della morte)

Lo chiamano Ring of Death (l'anello della morte) ed è una delle maggiori attrazioni di un 'circo delle auto' a New Dehli chiamato Diamond Maruti. Tre motociclette e alcune vecchie auto sfidano la forza di gravità sfrecciando perpendicolari al suolo su pareti circolari. Il pubblico osserva tutto dall'alto, mentre i pochi organizzatori al centro del circo sperano che i piloti non restino improvvisamente a secco
Questo spettacolo - legale in India nonostante le inesistenti misure di sicurezza - discende dall'antica Wall of Death (la parete della morte) che intratteneva il pubblico dei parco giochi di Coney Island, a New York, all'inizio del '900. All'epoca tuttavia giravano in circolo a folle velocità solo i centauri. Lo show si è poi diffuso anche in Inghilterra, dove ancora sopravvive nell'ambito delle fiere

PGS in Citta' calcio a 5: classifiche finali


























Un ringraziamento speciale a Giulia e Sandra che hanno contribuito con il massimo sforzo alla buona riuscita del torneo. Ci siete riuscite..grazie

Progetto sportivo: PGS in Citta'

PGS in città: Torneo di Primavera Calcio a 5

CLASSIFICA PROVVISORIA

SQUADRA PUNTI G.F. G.S.

Primo Girone:
Black Samba 4 10 9
Spurs 3 15 9
Furie Rosse 1 7 14

Secondo Girone:
All in 6 8 1
Marco Mulè 3 7 6
Leo 0 2 10

Non è possibile stilare la classifica relativa al Terzo Girone in quanto non tutte le partite sono ancora state giocate

AVVISO PER TUTTI GLI ATLETI PARTECIPANTI: Domenica 21, oltre al premio per le 3 finaliste e per il miglior portiere, bomber e giocatore fair play, si consegnerà un ricordo a tutti gli atleti. Non mancate!

Luciano Ligabue - Le Donne Lo Sanno



le donne lo sanno che niente è perduto, che il cielo è leggero però non è vuoto...

EUROPA LEAGUE- FULHAM-JUVENTUS 4-1 (alta qualità): goal, pagelle, interviste (18/3/2010)

Umorismo del giorno:non discutere mai con donne che sanno leggere


Una coppia andò in vacanza su un lago in cui si poteva pescare. Lui amava pescare all'alba e lei adorava la lettura. Una mattina lui tornò dopo alcune ore di pesca e decise di sdraiarsi per schiacciare un pisolino. Benché il lago non le fosse familiare, lei, decise di uscire in barca.
Remò un po’, ancorò la barca e ricominciò a leggere il suo libro. Dopo un po' apparve una guardia nella sua barca. Richiamò la donna e le disse:
- Buongiorno, signora... cosa sta facendo ?
- Leggo ! - rispose lei, pensando che fosse evidente.
- Si trova in un'area di divieto di pesca!
- Ma non sto pescando ! Non lo vede ?
- Sì, però ha con sé tutto l'occorrente. Dovrà seguirmi e la dovrò multare!
- Se lo fa, la denuncio per violenza carnale ! disse la donna indignata.
- Ma... ma se non l'ho neanche toccata !
- Sì... però ha con sé tutto l'occorrente...

Non discutere mai con donne che sanno leggere.

Michael Jackson's ghost! SCARY AT END!

E' morto Ping Ping:addio piccolo grande uomo

PGS :Campionato regionale di Karate

Sabato e Domenica 20/21 Marzo 2010 presso la scuola “Pitagora” di Misterbianco (Catania), si svolgerà il “Campionato Siciliano P.G.S.”. I responsabili delle società dovranno iscrivere i propri atleti sugli appositi moduli allegati, chiaramente leggibili e compilati nella loro interezza. I partecipanti devono essere in regola con il tesseramento 2009/2010 P.G.S. e con le norme sanitarie in vigore. Le iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre il giorno 10 Marzo 2010 presso la sede sociale della Scorpion Karate in Via Antonino Sciuto,30; 95045 Misterbianco (CT) o tramite e-mail alla: Scorpion karate@alice.it o fax 095/301827. La quota d’iscrizione alla gara di Katà é di 10 € e si svolgerà Sabato 20 Marzo a partire dalle ore 15:30. La quota di partecipazione alla gara di kumitè è di 10 €. La gara di Kumitè si svolgerà domenica 21 Marzo a partire dalle 08:30 fino alle 12:30 per le classi MICRO – SUPERMINI – MINI mentre per le restanti categorie la gara continuerà lo stesso giorno a partire dalle ore15:30. Per ulteriori informazioni rivolgersi al M° Gino Caruso al N: 347/8045487. N.B.: Le quote di partecipazione alla gara insieme al passaporto sportivo di ogni atleta devono essere presentate all’ingresso da un solo responsabile di Società. I maestri dovranno fare molta attenzione ai regolamenti sotto indicati:Regolamento Katà Tutti gli atleti che parteciperanno al “Campionato Siciliano P.G.S.” Katà dovranno: - Presentare un katà a scelta non superiore al proprio grado di cintura. (esempio: un atleta cintura verde potrà presentare il 3° o il 4° katà, ma non può gareggiare presentando il 5°). - In caso di spareggio l’atleta dovrà presentare un katà diverso da quello già eseguito (ad eccezione delle cinture bianche o bianco/gialle). (esempio: un atleta cintura arancio che ha fatto il 3° katà e arriva allo spareggio non può più presentare il 3° ma bensì il 2°). - presentare un katà idoneo al grado di cintura: (es. una cintura marrone non potrà presentare il 1 ma un katà non inferiore al 5°).
Protezioni
Tutti gli atleti che parteciperanno al “Campionato Siciliano P.G.S.” dovranno avere le seguenti protezioni:
- Paratibia più piede rossi e blu
- Guanti rossi e blu
- Caschetto con griglia
- Paradenti per gli atleti esordienti, cadetti, junior,senior, master
- Corpetto ( a discrezione del responsabile di società)
- Paraseno ( a discrezione del responsabile di società)
- Conchiglia
Non saranno ammessi protezioni che non siano di colore rosso o blu. L’atleta che non sarà pronto al momento della chiamata arbitrale partirà con un (1) punto di svantaggio.

Diretta Stadio: Chelsea - Inter 0-1

I nerazzurri non faticano a contenere un Chelsea decisamente sottotono e si tolgono la soddisfazioni di espugnare stamford bridge e vola ai quarti di finale!!! Non seguite l'esempio dei telecronisti

Inter da sogno

L'Inter cala l'asso di coppa e stende il Chelsea a Stamford Bridge; con un gol di Samuel Eto'o a meno di un quarto d'ora dalla fine, i nerazzurri passano anche sul campo della squadra di Ancelotti dopo averla battuta a San Siro, guadagnandosi con merito l'accesso ai quarti di finale della Champions League 2010.

Omaggio a Bufalino

Rendiamo omaggio al celebre Maestro Siciliano recentemente scomparso riportando alcune delle sue frasi più celebri.

In bilico fra un umorismo irriverente e un'amara realtà; ecco a voi Gesualdo Bufalino.

  • Per sconfiggere la mafia è necessario un esercito di maestri elementari.
  • Che ci vuole a scrivere un libro? Leggerlo è fatica.
  • Se Dio esiste, chi è? Se non esiste, chi siamo?
  • La felicità esiste. Ne ho sentito parlare.
  • Il peccato: inventato dagli uomini per meritare la pena di vivere, per non essere castigati senza perchè.
  • Capita a volte di sentirsi per un minuto felici. Non fatevi cogliere dal panico: è questione di un attimo, poi passa.
  • Un sociologo è colui che va alla partita di calcio per guardare gli spettatori.
  • Se volete sapere di più su di voi, origliate dietro le porte.
  • La parola è una chiave, ma il silenzio è un grimaldello.
  • Si scrive per guarire se stessi, per sfogarsi, per lavarsi il cuore.

    Dettagli...

    Notizie dal mondo: un'aspirina al giorno l'elisir della lunga vita!

    L'uomo più vecchio del mondo di Great Falls, nel Montana, Walter Breuning, ha spento ben 113 candeline. Davanti alla stampa e ai numerosi amici riuniti per festeggiare con lui questo lieto evento ha dichiarato: "Ricordatevi che la vita non si misura in ore e minuti, ma per le cose che abbiamo fatto e per come abbiamo scelto di spendere i nostri giorni!".

    Il segreto per l'elisir di eterna giovinezza? Una vita sana, niente fumo, attività fisica, una mente impegnata e, udite udite, un'aspirina al giorno! Che basti questo?

    Nel dubbio, io la prenderei, comunque tanti auguri, caro Mr Breuning!

    Germania: il vento fa goal

    Imprevisti del passaggio della tempesta Xynthia nel nord dell'Europa: il difensore rimette un gioco il pallone, ma una raffica lo spedisce in porta
    L'episodio è avvenuto duratnte una partita di Kreisliga, serie minore tedesca, tra Wimsheim e Grunbach. Il gol è stato convalidato, portando in vantaggio il Wimsheim che si è poi aggiudicato la partita per 2-1

    CLAMOROSO AL CIBALI ! Catania Inter 3-1


    Dopo 44 anni il Catania ripete l'impresa allora fatta contro l'Inter di Herrera...
    A segno il neo acquisto Maxi Lopez, il capitano Mascara su rigore (follia al cucchiaio!!!) e Malaka Martinez INPRENDIBILE!!!

    Festa PGS Mini Piazza Armerina

    Max Pezzali - Me la caverò



    il silenzio a volte è peggio del rumore che perlomeno copre il bruricare delle idee
    che di notte vengono, che di notte affollano col loro brusio il cervello e lo martellano e fanno sembrar difficile anche ciò che non lo è, e fanno sembrare enormi anche le cose minime

    La volpe e il rovo

    C'era una volta una graziosa volpe dal manto marrone e lucente che viveva in una piccola casetta in mezzo al bosco. Un bel mattino di primavera l'animale uscì dalla propria abitazione con l'intenzione di procurarsi una preda per il mezzogiorno.

    Vagando per la brughiera fischiettando allegramente, la volpe attirò l'attenzione di un ingenuo leprottino il quale, incuriosito, le si avvicinò per osservarla meglio. L'astuta volpe non si lasciò sfuggire l'occasione e sorridendo al cucciolotto gli disse: "Buongiorno a te mio piccolo amico. Cosa fai tutto solo in questi boschi?" Il leprotto divenne improvvisamente diffidente di fronte a tutto quell'interessamento e, indietreggiando piano rispose: "Oh, niente, proprio niente. Anzi, adesso che ci penso, dovevo tornare a casa".

    Ma la volpe non aveva alcuna intenzione di lasciarsi scappare un bocconcino così prelibato. Quindi, con un abile balzo si gettò sull'animaletto per afferrarlo. Fortunatamente il piccolino, risvegliato dall'improvviso attacco, riuscì a schivare l'aggressione con un veloce salto indietro, precipitandosi in una folle fuga verso il limitare del bosco. La volpe lo seguì fino a quando non si trovò sull'orlo di una grossa buca. Per evitare di cadere nel vuoto l'animale di aggrappò ad una siepe di Rovo graffiandosi e pungendosi con le sue spine. Abbandonando l'inseguimento la povera volpe rimase seduta di fronte al Rovo leccandosi le ferite da questo provocate.

    "Che stupida sono stata!" Si disse fra sé "Mi sono aggrappata alla prima cosa che ho trovato per non cadere in una buca e mi sono procurata solo graffi e punture. Tanto valeva proseguire l'inseguimento e tuffarmi nella fossa".

    Ma per quel giorno ormai non poteva più far niente e camminando piano per il male, se ne tornò a casa sconsolata.

    Esopo

    Spesso la paura dell'ignoto ci costringe a indietreggiare ed a fermarci anche se questo, a volte, può essere meno vantaggioso.

    La Farmacia di turno


    La Farmacia di Turno oggi è: Giusto

    Sulla buona strada

    Alfa Romeo 4C Concept: regalo per i 100 anni

    Quest'anno Alfa Romeo festeggia i 100 anni e per l'occasione la Casa del biscione potrebbe presentare al concorso d'eleganza di Pebble Beach la 4C, una piccola spider sportiva.

    Non solo Pininfarina e Bertone. In occasione del proprio centenario Alfa Romeo avrebbe intenzione di presentare una nuova concept al Concorso d'eleganza di Pebble Beach: la 4C.L'auto si dovrebbe presentare come una piccola spider con vocazione sportiva, una sorta di sorella minore della bellissima 8C competizione. Visti i tempi, e il tipo di vettura, non c'è naturalmente da aspettarsi l'impiego di fibra di carbonio o altri materiali leggeri né tanto meno di un motore costruito ad hoc, come successo per la 8C. L'Alfa 4C infatti dovrebbe montare il rodato 1750 TBi «pompato» fino a 250 CV e la trazione sarà, per la gioia degli alfisti DOC, posteriore.Non ci sono notizie circa il pianale che verrà utilizzato, ma viste le dimensioni potrebbe essere quello della MiTo.La notizia non ha trovato conferme, ma alcuni rumors di questi giorni hanno parlato della presentazione di una concept in occasione di un evento importante nel corso dell'anno. Inoltre una voce interna a Fiat avrebbe confessato che «L'8C è stata un'auto di successo. Ciò di cui abbiamo bisogno ora è un modello più economico che possa interessare un pubblico più vasto.»La produzione dell'Alfa 4C dovrebbe essere di 5000 unità e per la versione cabrio e, a seconda del suo successo, dovrebbero essere prodotte 5000 Alfa 4C con carrozzeria coupé. Il prezzo non dovrebbe essere inferiore ai 50.000 euro, mica pochi, ma forse nemmeno troppi per portarsi a casa una piccola Alfa con motore potente e trazione posteriore.
    Fonte: MSN Motori

    Champions League : Manchester - Milan 4 - 0

    Amaro umorismo. Super disoccupati

    Non cambiare


    Per anni sono stato un nevrotico. Ero ansioso ed egoista. E tutti continuavano a dirmi di cambiare. E tutti continuavano a dirmi quanto fossi nevrotico. E io mi risentivo con loro, ed ero d’accordo con loro, e volevo cambiare, ma non ci riuscivo, per quanto mi sforzassi.Ciò che mi faceva più male era che anche il mio migliore amico continuava a dirmi quanto fossi nevrotico. Anche lui continuava a insistere che cambiassi. E io ero d’accordo con lui, e non riuscivo ad avercela con lui. E mi sentivo così impotente e intrappolato.Poi, un giorno, mi disse:
    «Non cambiare. Rimani come sei.
    Non importa se cambi o no.
    Io ti amo così come sei; non posso fare a meno di amarti».
    Quelle parole suonarono come una musica per le mie orecchie:
    «Non cambiare!
    Non cambiare!
    Non cambiare…
    Ti voglio bene».
    E mi rilassai. E mi sentii vivo.
    E, oh meraviglia delle meraviglie, cambiai!Ora so che non potevo cambiare davvero finché non avessi trovato qualcuno che mi avrebbe amato, che fossi cambiato o meno.
    È così che mi ami, Dio?

    Momento d'Arte

    Il Galata Morente è una copia romana marmorea di una scultura ellenistica, forse realizzata in bronzo. L'opera fu commissionata tra il 230 e il 220 a.C. da Attalo I di Pergamo per celebrare la sua vittoria contro i Galati. Non si conosce esattamente l'identità dell'artista che realizzò l'opera: si ritiene si tratti di Epigono, lo scultore di corte della dinastia dei sovrani di Pergamo.

    La statua raffigura, con grande realismo (specie nel volto), un guerriero galata morente. Il soggetto presenta i tratti tipici del guerriero celtico, considerando l'acconciatura dei capelli e i tipici baffi. Eccezion fatta per un torque intorno al collo, il guerriero è completamente nudo. L'opera ha essenzialmente due finalità: da un lato, il ricordare la sconfitta dei Celti (e, dunque, il valore di chi li ha sconfitti) e, dall'altro, il riconoscere il coraggio degli sconfitti.

    Indiano lancia pane

    con grande nonchalance un fornaio indiano lancia le "parathas" al collega qualche metro più lontano. Rischiando di prendere in pieno chi passa da quelle parti

    BARNABÉ, IL GIOCOLIERE DELLA MADONNA


    Barnabé, così si chiamava il nostro giocoliere, era povero e, per avere qualcosa da mangiare e dove dormire, doveva girare di città in città e fare i suoi spettacoli. Nei giorni di festa andava nella piazza di una città, prendeva il suo vecchio tappeto, lo stendeva per terra e iniziava a chiamare i bambini con tante chiacchiere divertenti. I bambini vedevano i suoi buffi gesti, le sue facciacce e pernacchie... poi vedevano com'era bravo a tenere in equilibrio sul naso un piatto luccicante... e tutti meravigliati si fermavano a guardarlo. Anche gli adulti che passavano di lì si fermavano ad ammirare i suoi giochi pieni di stupre. "Come è bravo! Come fa a fare queste cose? Oh, io non ci riuscirei mai! Trooooppo forte!" Barnabé si teneva con le mani a testa in giù, gettava in aria e riprendeva con i piedi sei palle di bronzo luccicanti al sole. Oppure si piegava indietro, metteva la testa vicino ai piedi e faceva girare dodici coltelli. Un mormorio di ammirazione si alzava dalla folla e tutti gettavano una monetina sul tappeto di Barnabé. "Come è bravo! Come fa a fare queste cose? Oh, io non ci riuscirei mai! Troooooppo forte!" Tieni, tieni una moneta, te la meriti proprio! Bravo, bravissimo!" Tuttavia Barnabé faceva molta fatica a guadagnarsi da vivere, soprattutto perchè d'inverno si sentiva debole e infreddolito, il suo corpo era duro e pieno di dolori, la piazza era troppo gelata per fare le acrobazie per terra. Si sentiva come un albero che col caldo produce fiori e frutti, ma col freddo è spoglio, triste e secco. Per consolarsi dalla sua difficile situazione, credeva fermamente che in questo mondo si fa fatica e a volte si incontrano persone cattive, ma nell'altro mondo, in Paradiso, tutto è bello e buono e non bisogna più lavorare duramente per poter sopravvivere. Così cercava di essere sempre buono e paziente e non faceva mai niente di brutto e neppure lo sciocchino. Era insomma un brav'uomo, timoroso di Dio e molto devoto a Maria. Ogni volta che arrivava in una nuova città, entrava in chiesa, s'inginocchiava davanti alla statua della Madonna e diceva questa preghiera: "Cara Madonnina, io ti voglio bene! Abbi cura della mia vita, stammi vicina, e quando è il momento prendimi in cielo con te e tienimi nel tuo Paradiso con Gesù e gli angioletti!" Ora, una certa sera, dopo una giornata di pioggi, mentre se ne andava triste e curvo, portando sotto il braccio le sue bocce e i suoi coltelli nel vecchio tappeto, e cercando qualche stalla dove poter dormire, con la pancia vuota, perchè non aveva mangiato niente di niente, incontrò lungo la strada un fraticello, vestito con la tunica marrone come il cioccolato, con un mantello color panna. "Fratello" disse il fraticello "Perchè sei tutto vestito di verde e porti quel buffo cappello? Devi forse fare il matto in qualche teatrino?" "No sicuro, caro fraticello" rispose Barnabé "sono un giocoliere e mi chiamo Barnabé. È un bel mestiere il mio, è il più bel mestiere del mondo, ma quando fa tanto freddo non posso lavorare,
    così non ho neppure un soldino per comprarmi un panino." "Amico Barnabé" riprese il fraticello "fai attenzione a quello che dici. Più bello di tutto è essere frate come me, Perchè posso pregare tutto il giorno e celebrare le lodi di Dio e di maria e dei santi del cielo. La mia vita è tutta un cantico al Signore!" "Oh, caro fraticello, perdonami, ho parlato senza pensare. Vorrei bene anch'io, come te, cantare tutti i giorni le vostre belle preghiere, e specialmente quelle per Maria, alla quale voglio tanto tanto bene così." Risponde Barnabé allargando più che può le sue braccia. "Vorrei fare anch'io il fraticello come te!" Il fraticello fu molto commosso dalla semplicità di Barnabé e, visto che sapeva guardare nel suo cuore e vedeva che era sincero e di buona volontà, uno di quegli uomini per cui il Signor ha detto "Pace in terra agli uomini di buona volontà", gli rispose: "Vieni con me, caro Barnabé, ti farò diventare frate come me." Fu così che Barnabé mise la tunica marrone come la cioccolata e divenne fraticello. Dovete sapere che in quel convento i fraticelli facevano a gara a chi meglio onorava la Madonna, ognuno si impegnava per farla felice, per servirla, con tutta l'intelligenza e la bravura che aveva. Fra Romualdo scriveva dei bellissimi libri, molto interessanti e profondi che parlavano di Maria. Fra Maurizio copiava questi scritti a mano con bella grafia e tante decorazioni preziose. Fra Alessandro dipingeva delle miniature con pittura rossa e d'oro. Fra Mariolino scolpiva, limava e tagliava nel legno delle statue di Maria, tanto che aveva sempre gli occhi un po' rossi per la fatica e la barba bianca di polverina. C'era persino fra Parolino che scriveva poesie in italiano e in latino. Infine fra Canterino suonava la cetra e persino il violino e cantava con suono melodioso e parole dolci come il miele. Vedendo che tutti erano così bravi, Barnabé si sentiva piccino piccino ed inutile: "Oh, io non so scrivere, non so disegnare, non so suonare, non so cantare, non so poetare, non riesco neppure a pensare e tantomeno a scolpire. Come posso fare felice e servire Maria, se proprio non so fare niente di bello?" Passeggiava un po' triste nel giardinetto e pensava: "Cara Madonnina, io ti voglio bene! Abbi cura della mia vita, stammi vicina, e quando è il momento prendimi in cielo con te e tienimi nel tuo Paradiso con Gesù e gli angioletti! Ma dimmi un po', ora, ahimé, tutt ti fan felice, tranne me. Cosa posso fare per lodarti, cosa posso fare per contenta farti?". I giorni passavano e Barnabé si sentiva sempre più triste perchè era proprio imbranato rispetto agli altri fraticelli. Ma una mattina si svegliò pieno di allegria, saltava tutto dalla gioia e subito corse in cappella. Rimase in cappella un'ora, tutto solo. A far cosa? Mah, chi lo sa! Fatto sta che vi ritornò il pomeriggio, e rimase in cappella un'ora, tutto solo. A far cosa? Mah, chi lo sa! Fatto sta che vi ritornò il giorno seguente, e rimase in cappella un'ora, tutto solo. A far cosa? Mah, chi lo sa! Fatto sta che... ritornò lunedì, martedì, mercoledì, giovedì. Infine arrivò il venerdì. Il capo del convento, Fra Priore, si era accorto che Barnabé andava sempre in cappella per un'ora da solo. E si chiedeva: "Cosa andrà a fare? Niente sa fare... Non sa cantare, non sa poetare, non sa suonare, sa solo poco poco pregare. Forse va a dormire? Forse va a russare? Forse vuol scappare? Ah, lo devo proprio
    scoprire!" Così chiamò due frati anziani e sapienti che si misero nascosti dietro ad una porta a spiare. Osservarono da un buchino della porta cosa Barnabé stesse a fare. Allora videro Barnabé davanti alla statua della Madonna. Sotto a Barnabé videro un tappeto. Ma soprattutto videro Barnabé che si teneva con le mani a testa in giù, gettava in aria e riprendeva coi piedi sei palle di bronzo luccicanti al sole che veniva dalle vetrate colorate. Poi si alzava con un salto, oplà, una piroetta, opplà, una bella capriola, e oplà, poi si piegava indietro, metteva la testa vicino ai piedi e faceva girare dodici coltelli. Subito Fra Priore, che era il capo, si preoccupò e pensò che Fra Barnabé era ammattito: "Matto è diventato! Le rotelle del suo cervello non girano più giuste. Cari anziani fraticelli, via, via dobbiam condurlo." "Non si può fare i matti davanti alla statua della Madonna. Certo è matto e nel convento non ci può stare!" risposero i frati anziani. allora si rimboccarono le maniche della tunica e si misero d'accordo per acciuffarlo, fermarlo e fuori condurlo. Si avvicinarono piano, zitti zitti, quatti quatti, erano ormai poco distanti, quando videro... Oh... sapeste cosa videro... Sì, videro, la statua della Madonna, che non era più statua, ma camminava... Videro Maria scendere dai gradini dell'altare e chinarsi ad asciugare con il lembo del mantello la fronte di Barnabé e dargli una carezza, una carezza speciale, dolcissima, che solo la mamma sa fare. "Bravo Barnabé, bravo!" I frati anziani e Fra Priore, caddero per terra in ginocchio, ricolmi di meraviglia e di stupore: "Oh, Madre buona! Barnabé non è matto, è santo! Beati i semplici di cuore, poichè vedranno Iddio!" "Amen! Non è matto, è santo!"
    Da quel giorno Barnabé potè tornare in cappella tutto il tempo che voleva, tutto solo. A far cosa? Ormai si sa! Io suo talento era fare il giocoliere, con salti, giochi e piroette lodava e faceva felice Maria e Gesù Bambino. Fra Barnabé in cuor suo era felice, di una felicità che più grandi non ce n'è.

    Paulo Coelho:"Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita"


    È considerato uno degli scrittori sudamericani più importanti di questo secolo. Le sue opere, divenute per moltissimi lettori oggetto di vero culto, sono pubblicate in più di cento paesi e tradotte in quaranta lingue.

    "Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

    - Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
    E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
    - Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
    - Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
    - Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
    - Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
    - Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
    - Che la pazienza richiede molta pratica.
    - Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
    - Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
    - Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso.
    - Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
    - Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
    - Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
    - Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
    - Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
    - La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
    - E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
    - Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
    - Non cercare le apparenze, possono ingannare.
    - Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
    - Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
    - Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
    - Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
    - Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
    - Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
    - Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
    - Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
    - Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.
    - Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.

    Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange".

    Aggiustare il mondo


    Un bambino ed il suo papà erano seduti sul treno. Il viaggio sarebbe durato un’ora circa. Il padre si siede comodamente e si mette a leggere una rivista per distrarsi.
    Ad un certo punto il bambino lo interrompe e domanda: “Cos’è quello, papà?”. L’uomo si volta per vedere quello che gli aveva indicato il bambino e risponde: “E’ una fattoria.” Incomincia di nuovo a leggere quando il bambino gli domanda un’altra volta: “Quando arriveremo, papà?”. Il padre gli risponde che manca ancora molto.Aveva di nuovo cominciato a leggere la sua rivista quando un’altra domanda del bambino lo interrompe e così per tantissime altre volte. Il padre disperato cerca la maniera di distrarre il bambino.
    Vede sulla rivista che stava leggendo la figura del mappamondo, la rompe in molti pezzetti e li da al figlio invitandolo a ricostruire la figura del mappamondo. Così si siede felice sul suo sedile convinto che il bambino sarebbe stato occupato per tutto il resto del viaggio.

    Aveva appena cominciato a leggere di nuovo la sua rivista quando il bambino esclama: “HO TERMINATO”. “Impossibile! Non posso crederci! Come hai potuto ricostruire il mondo in così poco tempo?” Però il mappamondo era stato ricostruito perfettamente. Allora il padre gli domanda di nuovo: “Come hai potuto ricostruire il mondo così rapidamente?”

    Il bambino risponde: “Non mi sono fissato sul mondo.... dietro al foglio c’era la figura di un uomo, HO RICOSTRUITO L’UOMO E IL MONDO SI E’ AGGIUSTATO DA SOLO !!!!”.


    Il mondo sarà aggiustato solo quando gli uomini saranno aggiustati ossia, saranno leali ed onesti.

    Ma quanto grida..

    AZO Showreel 2009

    Non è uno stuntman né lavora in un circo, ma i suoi salti, le sue capriole, la sua coordinazione non hanno nulla da invidiare a chi lo fa per professione: Aung Zaw Oo è americano e lavora come grafico in una società che sviluppa videogame e nel tempo libero si diletta a girare video come quello qui di sotto

    Sogna ragazzo sogna, Vecchioni

    [...]e la vita è così forte che attraversa i muri per farsi vedere, la vita è così vera che sembra impossibile doverla lasciare, la vita è così grande che quando sarai sul punto di morire, pianterai un ulivo convinto ancora di vederlo fiorire!

    Sogna ragazzo sogna
    quando cade il vento ma non è finita
    quando muore un uomo per la stessa vita che sognavi tu!
    Sogna ragazzo sogna
    non cambiare un verso della tua canzone
    non lasciare un teno fermo alla stazione
    non fermarti tu!

    L'angolo della poesia (bilingue)

    Dreams
    Hold fast to dreams
    For if dreams die
    Life is a broken-winged bird
    That cannot fly.

    Hold fast to dreams
    For when dreams go
    Life is a barren field
    Frozen with snow.
    Langston Hughes

    Sogni
    Tenetevi stretti ai sogni
    perchè se i sogni muoiono
    la vita è un uccello con le ali spezzate
    che non può volare.

    Tenetevi stretti ai sogni
    perchè quando i sogni se ne vanno
    la vita è un campo arido
    gelato dalla neve.

    La Farmacia di Turno


    La Farmacia di turno oggi è: Salemi

    Show Rally in Piazza

    Sabato 06 e Domenica 07 Marzo 2010 si svolgerà a Piazza Armerina il “1° Show Rally in Piazza”, evento voluto dal Comune in collaborazione con il pilota Vinicio Terranova.
    In questa manifestazione, a scopo dimostrativo, il driver armerino metterà in sinergia con Sport&Musica, allo scopo di avvicinare i giovani al fantastico mondo dell’automobilismo.

    PROGRAMMA
    SABATO 06 Marzo
    ORE 19.00 INAUGURAZIONE EVENTO: Esposizione macchine da rally & d’epoca e fiera espositiva.
    ORE 21.00 MUSIC LIVE: Campo Avvelenato & DISCO MUSIC: Giajah Sound

    DOMENICA 07 Marzo
    ORE 9.00 alle 21.00 Esibizione in Piazza Europa con macchine da Rally & Stradali e ProvaSpeciale con macchine d’epoca.
    ORE 12.00 Aperitivo con i ROMANO BROS e i loro centauri.

    Fonte:ennapress.it

    Mah!

    Venezuela: una chiesa riemerge dopo 25 anni


    Per primo è riemerso il campanile della cattedrale e lentamente, grazie alla secca, tutta la città fantasma di Potosi, in Venezuela, è tornata alla luce. Era scomparsa nel 1985 quando al posto delle abitazioni che ospitavano circa 1200 persone fu costruita una diga idroelettrica. Ora, con i livelli delle acque più bassi delle ultime decadi, i resti della chiesa, del cimitero e delle abitazioni demolite sono riemersi ...font http://espresso.repubblica.it/multimedia/23349209/

    ATP SPORT PGS SUMMER CAMP 2010


    AtpSport a.s.d. mette a disposizione tutta la sue esperienza sportiva ed organizzativa per aiutarvi a rendere indimenticabile una settimana di sport in un posto fantastico e con uno staff davvero speciale. Una settimana dedicata a tutti i bambini, alle squadre o alle società che orbitano nell’universo PGS.
    Presso il Centro Turistico Sportivo della Ge.tur, AtpSport a.s.d. organizza una settimana dedicata allo sport e al divertimento in un contesto davvero unico come quello dolomitico. Le strutture sportive presenti sono molto belle ma soprattutto logisticamente perfette. Permettono infatti ai gruppi di spostarsi da un campo all’altro in pochissimo tempo e senza pericoli. Si passa dal palazzetto alla piscina in pochi secondi, si scende poi fino ai campi da tennis, da volley e basket all’aperto passeggiando per pochi metri, e la stessa cosa vale per il campo da calcio e rugby, la mensa e le camere.
    Le strutture, la sicurezza e l'organizzazione sono gli ingredienti che fanno di Sappada e del villaggio dolomitico Ge.Tur. il luogo ideale per una vacanze e ritiri sportivi, fatti di natura, sport, salute, ambiente e tanto tanto divertimento.
    AtpSport ha il compito di organizzare sia logisticamente che sotto il profilo sportivo l’intera settimana garantendo a ciascun gruppo di potersi allenare per il proprio sport e durante il resto della giornata giocare ed utilizzare tutte le altre strutture a disposizione. Lo stesso succederà anche durante le serate che verranno organizzate dal nostro staff con l’aiuto di tutti gli istruttori.
    Il camp verrà coordinato sia in fase di preparazione che durante la settimana dai due responsabili, il Dott. Giulio Attardi e il Dott. Roberto Valle. AtpSport si avvale per quanto riguarda la gestione sanitaria di un infermiere il Sig. Paolo Agresta e di un medico, il Dott. Enrico Muratore che saranno a disposizione di tutti i partecipanti al camp dalla partenza in pullman da Genova fino al ritorno. Essi saranno presenti durante gli allenamenti e si occuperanno direttamente delle comunicazioni con i genitori in caso di necessità.

    Lo sfogo di Picwolf

    Se provassimo a fare un bilancio di questa prima parte del 2010, facilmente potremmo accorgerci che la quantità di problemi sorti e discussi supera nettamente quella delle soluzioni trovate e applicate.
    Parliamo, ad esempio, di due querelle che hanno recentemente colorato i dibattiti dei cittadini piazzesi: le strisce blu e la facciata dell’edificio sottostante Piano Duilio.
    Quanti articoli, proteste, raccolte di firme quando quella famigerata ditta ha colorato le nostre strade con strisce blu e riempito i marciapiedi di macchinette per la vendita dei biglietti! Ricordo sembrava dovesse scoppiare l’apoteosi: interminabili discussioni sui blog cittadini, stravaganti manifestazioni al limite del lecito, come quella di coprire la macchinette con sacchi neri per farle credere guaste quando perfettamente funzionanti, e alla fine tutto si è risolto nell’ennesimo niente di fatto, come se improvvisamente, così, con uno schiocco delle dita, tutti si fossero assopiti, dimenticando i disagi da queste provocate. Non voglio qui discutere se sia stato giusto o meno rendere a pagamento il parcheggio nel centro cittadino ma semplicemente farvi notare come le nostre iniziative possano essere effimere, labili, perché forse non adeguatamente supportate. Perché non troviamo mai il coraggio di portare fino in fondo una questione. Ci limitiamo a discuterne, tanto per fare un po’ di confusione quando è già tutto così confuso, e poi, quando arriva il momento di agire, è come se tutto si fosse risolto o come se non ci interessasse più.
    Altra questione sollevata a furor di popolo e poi lasciata in sospeso, è quella della facciata dell’edificio sottostante piano Duilio. È stato riportato pietra a vista il prospetto dell’edificio (visibile dalla via Mons. Sturzo), quando poi è stato reso noto che sarebbe stato nuovamente intonacato ecco che si è aperto un animato dibattito: c’è stato chi ha sostenuto che “pietra a vista” è più bello, altri che il prospetto era originariamente intonacato e che quindi così dovesse restare. Dopo aver discusso a lungo anche qui, un bel giorno, magicamente, tutto è finito nel nulla. E mentre ancora mi chiedo cosa sia successo a tutti gli interessati alla questione (che a tutti sia simultaneamente venuta un’amnesia? Che siano tutti in vacanza?) ecco che già vedo fare le “prove colore” sulla facciata pronta ad essere colorata.
    E si, è così che siamo noi! Impossibile non pensare al Tomasi di Lampedusa. Siamo Siciliani, è questa la verità. Le novità ci attraggono solo quando passate, ci crediamo perfetti e non vogliamo cambiare, siamo irascibili ed egoisti, ci piace interessarci di qualunque problema ma poi è come se non ci riguardasse da vicino, diamo il nostro “saggio” parere e finisce lì, come se a noi fosse tutto indifferente. Perché noi siamo delle divinità.

    Essenziali essenze


    ESSENZIALI ESSENZE La nuova Silloge di Giuseppe Sanalitro.

    La Presentazione sarà Sabato 13 Marzo 2010 alle ore 18.00, Museo Diocesano, Piazza Armerina.

    Interverranno all'incontro: Mauro Mirci, Angelo Franzone, Stella Roccella. Commento musicale Roberta Trovato (pianoforte)

    Giochiamo?? Bango!

    …e poi, BANGO! Il pavimento crolla sotto i tuoi piedi.



    Istruzioni:
    Sinistra/Destra = Muovi
    Barra spaziatrice/freccia su = Salta
    I blocchi cadono quando corri su di loro. Buttali giù tutti per completare il livello

    La nuvola e la duna


    Una nuvola giovane, giovane (ma, è risaputo, la vita delle nuvole è breve e movimentata) faceva la sua prima cavalcata nei cieli, con un branco di nuvolosi gonfi e bizzarri. Quando passarono sul grande deserto del Sahara, le altre nuvole, più esperte, incitarono:
    NUVOLE: Corri, corri! Se ti fermi qui sei perduta! La nuvola però era curiosa, come tutti i giovani e si lasciò scivolare in fondo al branco delle nuvole, così simile ad una mandria di bisonti sgroppanti.
    VENTO: cosa fai? Muoviti! Le ringhiò dietro il vento. Ma la nuvoletta aveva visto le dune di sabbia dorata: uno spettacolo affascinante. E planò leggera leggera. Le dune sembravano nuvole d’oro accarezzate dal vento. Una di esse le sorrise e disse:
    DUNA: ciao! Era una duna molto graziosa, appena formata dal vento, che le scompigliava la luccicante chioma.
    NUVOLA: Ciao. Io mi chiamo Ola. Si presentò la nuvola.
    DUNA: Io, Una. Replicò la duna.
    NUVOLA: Com’è la tua vita lì giù?
    DUNA: Beh... sole e vento. Fa un po’ caldo ma ci si arrangia. E la tua?
    NUVOLA: Sole e vento grandi corse nel cielo!
    DUNA: La mia vita è molto breve. Quando tornerà il gran vento forse sparirò.
    NUVOLA: Ti dispiace?
    DUNA: Un po’. Mi sembra di non servire a niente.
    NUVOLA: Anch’io mi trasformerò presto in pioggia e cadrò. È il mio destino.
    La duna esitò un attimo e poi disse:
    DUNA: Lo sai che noi chiamiamo la pioggia Paradiso?
    NUVOLA: Non sapevo di essere così importante. Rise la nuvola.
    DUNA: Ho sentito raccontare da alcune vecchie dune quanto sia bella la pioggia. Noi ci copriamo di cose meravigliose che si chiamano erba e fiori.
    NUVOLA: Oh, è vero, li ho visti!
    DUNA: Probabilmente io non li vedrò mai. Concluse mestamente la duna.
    La nuvola riflettè un attimo, poi disse:
    NUVOLA: Potrei pioverti addosso io
    DUNA: Ma morirai
    NUVOLA: Tu però, fiorirai! Disse la nuvola e si lasciò cadere, diventando pioggia iridescente.
    Il giorno dopo la piccola duna era fiorita.

    Signore, fa di me una lampada. Brucerò me stesso, ma darò luce agli altri

    PGS Sicilia -- Corso dirigenti


    Si sono svolti dal 26 al 28 febbraio 2010 alla Scuola dello Sport del Coni Sicilia i corsi di formazione di primo e secondo livello per i dirigenti sportivi delle Polisportive Giovanili Salesiane. Tre giorni di lavori con approfondimenti in materia fiscale e tributaria, tutela sanitaria, management, comunicazione e marketing trattati da una equipe mista di docenti Coni-Pgs. Trentacinque i partecipanti al primo livello, quindici i partecipanti al secondo provenienti dalle diverse associazioni locali Pgs operanti nelle varie province. Per sapere l'elenco dei partecipanti clicca qui

    Non è una canzone - Fabrizio Moro



    Questa è la mia vita non è una prigione
    Perchè la mia vita è una grande occasione
    Questa è la mia vita non è una canzone

    Il decalogo del lettore

    I. Il diritto di non leggere

    II. Il diritto di saltare le pagine

    III. Il diritto di non finire un libro

    IV. Il diritto di rileggere

    V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa

    VI. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)

    VII. Il diritto di leggere ovunque

    VIII. Il diritto di spizzicare

    IX. Il diritto di leggere a voce alta

    X. Il diritto di tacere.

    Daniel Pennac, Come un Romanzo

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    Il prof si infuria: pc congelato e distrutto

    Azione dimostrativa di Kieran Mullen, docente alla Oklahoma University: i suoi studenti non devono usare computer portatili in classe. Per chiarire il concetto, ne prende uno, lo affonda nell'azoto liquido, e poi lo fa schiantare in terra. Nel video, girato da uno dei ragazzi, si vede Mullen indossare i guanti protettivi, riempire una vasca e immergervi il laptop. "Questo è solo azoto liquido, non danneggia il computer", dice il professore un attimo prima di scagliare il notebook sul pavimento. "Ma questo sì", conclude soddisfatto .Il pc immolato per la dimostrazione era un vecchio modello non più funzionante. Ma Mullen è convinto di aver persuaso ugualmente i suoi studenti a non distrarsi durante le sue lezioni: "Sarà anche poco raffinato, ma è memorabile", ha spiegato