Lo sfogo di Picwolf

Se provassimo a fare un bilancio di questa prima parte del 2010, facilmente potremmo accorgerci che la quantità di problemi sorti e discussi supera nettamente quella delle soluzioni trovate e applicate.
Parliamo, ad esempio, di due querelle che hanno recentemente colorato i dibattiti dei cittadini piazzesi: le strisce blu e la facciata dell’edificio sottostante Piano Duilio.
Quanti articoli, proteste, raccolte di firme quando quella famigerata ditta ha colorato le nostre strade con strisce blu e riempito i marciapiedi di macchinette per la vendita dei biglietti! Ricordo sembrava dovesse scoppiare l’apoteosi: interminabili discussioni sui blog cittadini, stravaganti manifestazioni al limite del lecito, come quella di coprire la macchinette con sacchi neri per farle credere guaste quando perfettamente funzionanti, e alla fine tutto si è risolto nell’ennesimo niente di fatto, come se improvvisamente, così, con uno schiocco delle dita, tutti si fossero assopiti, dimenticando i disagi da queste provocate. Non voglio qui discutere se sia stato giusto o meno rendere a pagamento il parcheggio nel centro cittadino ma semplicemente farvi notare come le nostre iniziative possano essere effimere, labili, perché forse non adeguatamente supportate. Perché non troviamo mai il coraggio di portare fino in fondo una questione. Ci limitiamo a discuterne, tanto per fare un po’ di confusione quando è già tutto così confuso, e poi, quando arriva il momento di agire, è come se tutto si fosse risolto o come se non ci interessasse più.
Altra questione sollevata a furor di popolo e poi lasciata in sospeso, è quella della facciata dell’edificio sottostante piano Duilio. È stato riportato pietra a vista il prospetto dell’edificio (visibile dalla via Mons. Sturzo), quando poi è stato reso noto che sarebbe stato nuovamente intonacato ecco che si è aperto un animato dibattito: c’è stato chi ha sostenuto che “pietra a vista” è più bello, altri che il prospetto era originariamente intonacato e che quindi così dovesse restare. Dopo aver discusso a lungo anche qui, un bel giorno, magicamente, tutto è finito nel nulla. E mentre ancora mi chiedo cosa sia successo a tutti gli interessati alla questione (che a tutti sia simultaneamente venuta un’amnesia? Che siano tutti in vacanza?) ecco che già vedo fare le “prove colore” sulla facciata pronta ad essere colorata.
E si, è così che siamo noi! Impossibile non pensare al Tomasi di Lampedusa. Siamo Siciliani, è questa la verità. Le novità ci attraggono solo quando passate, ci crediamo perfetti e non vogliamo cambiare, siamo irascibili ed egoisti, ci piace interessarci di qualunque problema ma poi è come se non ci riguardasse da vicino, diamo il nostro “saggio” parere e finisce lì, come se a noi fosse tutto indifferente. Perché noi siamo delle divinità.

2 commenti:

  1. ..sappiamo che saimo rinomati nell'essere bravi a parlare piuttosto che nel fare..

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  2. U luttu dura tre iorni!

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