Barcelona Real Madrid 5 0 EL CLASSICO FULL HIGHLIGHTS HD 29 11 2010

LEZIONE DI CALCIO DEL BARCA CHE NE POTEVA FARE BENISSIMO ALTRI 2 o? 3 IN PIU ED ERANO SEMPRE POCHI !!!

Il segnale

Un povero naufrago arrivò sulla spiaggia di un'isoletta deserta aggrappato ad un piccolo relitto della barca su cui stava viaggiando, dopo una terribile tempesta. L'isola era poco più di uno scoglio, aspro e inospitale.Il pover'uomo cominciò a pregare. Chiese a Dio, con tutte le sue forze, di salvarlo e ogni giorno scrutava l'orizzonte in attesa di veder sopraggiungere un aiuto, ma non arrivava nessuno.Dopo qualche giorno si organizzò. Sgobbando e tribolando fabbricò qualche strumento per cacciare e coltivare, sudando sangue riuscì ad accendere il fuoco, sì costruì una capanna e un riparo contro le violente bufere. Passò qualche mese. Il pover'uomo continuava la sua preghiera, ma nessuna nave appariva all'orizzonte. Un giorno, un colpo di brezza sul fuoco spinse le fiamme a lambire la stuoia del naufrago. In un attimo tutto s'incendiò. Dense volute di fumo si alzarono verso il cielo. Gli sforzi di mesi, in pochi istanti, si ridussero a un mucchietto di cenere. Il naufrago, che invano aveva tentato di salvare qualcosa, si buttò piangendo nella sabbia. "Perché. Signore? Perché anche questo?". Qualche ora dopo, un grossa nave attraccò vicino all'isola. Vennero a prenderlo con una scialuppa. "Ma come avete fatto a sapere che ero qui?" chiese il naufrago, quasi incredulo. "Abbiamo visto i segnali di fumo" gli risposero. Le tue difficoltà di oggi sono segnali di fumo per la grazia futura. Dio verrà a salvarti.
http://blog.chatta.it/menphis75/7973108/Il-segnale.aspx

Il brindisi paperissima degli sposi emozionati

Gli sguardi non sembrano né molto allegri né particolarmente rilassati: sarà per il nervosismo da matrimonio, ma il tradizionale brindisi incrociato di questa coppia è probabilmente uno dei peggiori della storia

Follie dal mondo. In moto per l'Himalaia

Trovo sul web e riporto.
Finalmente ho notizie di Gaurav dal Ladakh. Questa è la prima comunicazione che riesce a mandare da quanto è partito e che racconta la prima parte della sua avventura. Gaurav è sulla strada del Changtang, con l’idea di trascorrere l’inverno sull’altopiano abitato più alto e freddo del mondo, per vivere insieme ai nomadi Chang Pa e raccogliere materiale per un nuovo documentario.
Gaurav è partito verso l’Himalaia d’estate, proprio in coincidenza con il terribile alluvione che ha coinvolto anche il Kashmir e il Pakistan, colpendo quasi 14 milioni di persone e del quale, forse troppo presto, ci si è dimenticati.
Ecco la lettera di Gaurav:
22 novembre 2010
Il viaggio del “Motociclista Chang Pa” sarebbe dovuto iniziare nella prima settimana di luglio, ma i fondi raccolti non erano ancora sufficienti. Fortunatamente, poco dopo, la Lemax Jeans si è unita al nostro progetto come sponsor e sostenitore. Appena risolta la questione, però, sono stato male a causa di una brutta infezione batterica e ho potuto lasciare Mumbai solo il 2 settembre.
Per evitare di viaggiare per 1200km in balia dei monsoni, quest’anno particolarmente violenti, ho deciso di trasportare la moto via treno fino a Jaipur, nel deserto del Rajasthan. Mera illusione: ho comunque viaggiato sotto una pioggia battente per i successivi 1000km!
A Darcha, dove comincia la zona desertica in altura, la pioggia è finalmente cessata. Le insolite precipitazioni estive, accompagnate dai detriti dei lavori di allargamento delle corsie, hanno trasformato le strade di montagna in veri e propri percorsi di fango. L’aria, specialmente nelle salite, era satura di odore di dischi frizione surriscaldati e di scarichi di macchine in difficoltà. La vista di veicoli rotti o guasti a bordostrada non era rara e invece di godermi lo scenario della magnifica strada Manali – Leh, sono stato costretto a concentrarmi con attenzione sulla guida.
La Maniali – Leh è come una vecchia amica, ma questa volta il mio passo è stato più lento del solito. La mia nuova videocamera, una Panasonic HMC-150 HD, necessita di accurate regolazioni per un’esposizione corretta, qualcosa che sto imparando lungo la strada. La Canon 550D, una macchina fotografica digitale, è molto più pratica e può anche effettuare riprese in alta definizione. In caso di cattivo tempo, le piccole dimensioni della Canon, aiutano molto, ma, ironicamente, impiego più tempo a girare con la Canon dato che devo usare un registrare audio separato perché registra solo in monofonia. Ad ogni inizio ripresa batto le mani per avere un riferimento per sincronizzare audio e video in post-produzione, una pratica che ho rubato dalle riprese dei film “veri”.
Proteggere l’equipaggiamento dagli elementi e, allo stesso tempo, usarlo per effettuare le riprese in balia delle pessime condizioni atmosferiche è molto difficile, dato che devo preservarlo per la durata di un intero anno. Ad esempio la Canon si è rifiutata di accendersi un paio di volte, alla mattina presto (-15 gradi) e spesso devo bloccare il treppiede con delle pesanti pietre per evitare che il vento se lo porti via.Anche la moto ha avuto qualche problema. Solitamente si comporta come “Loner” [Solitaria], la mia fedele compagnia di tanti viaggi, ma talvolta è capricciosa e problematica, proprio come una Royal Enfield. Tutto questo “divertimento” si accompagna ad altri simpatici fenomeni tipici delle alte quote, come mal di testa e disagio. Per fortuna il forte entusiasmo dell’usare usare questa nuova magnifica attrezzatura e, ancora più importante, di lavorare su un nuovo film mi aiuta a superare tutto. Ad ogni modo, mi sto divertendo!
I tre giorni e mezzo necessari a coprire i 475 chilometri della Manali – Leh impiegati durante le riprese di Riding Solo sono diventati dieci, questa volta. Gran colpa è certo del mal tempo, ma ho voluto girare molte più scene questa volta. Andare veloce non è il mio obiettivo principale e procedere lentamente su questa strada, mi ha insegnato molte cose. Per esempio c’è una vecchia leggenda che vuole che un certo tratto sia “afrodisiaco” e ho scoperto anche un piccolo tempio che custodisce un teschio, dove i camionisti lasciano offerte di cibo, alcool e sigarette.
Sono rimasto sbigottito al mio arrivo a Leh: tutta la regione è stata segnata dalle piogge torrenziali, ma Leh è stata colpita da una serie di veri e propri nubifragi nella notte del 5 agosto ed è stata letteralmente devastata. Ma gli stoici e coriacei Buddisti di Leh, sotto la guida di Sua Santità, il Dalai Lama, hanno tenuto duro e stanno andando avanti.
La sosta a Leh è stata esageratamente lunga a causa di alcuni permessi speciali che ho dovuto richiedere per poter riprendere nel Changthang. Dopo quasi due mesi sono pronto a raggiungere i Chang Pa e a trascorrere il mio primo inverno da nomade, in balia del freddo glaciale del deserto più alto del mondo: il Ladakh.
Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto e che continuano a supportarci per questo sogno/progetto. Grazie alla Lemax Jeans per aver sponsorizzato il film e alla Nemo Equipment e alla Tucano Urbano rispettivamente per l’attrezzatura da campeggio e da viaggio. L’amabile tenda Tenshi ha funzionato da perfetto scudo contro pioggia e neve. L’attrezzatura Tucano Urbano, i guanti, la borsa da serbatoio, il telo coprimoto , l’antipioggia e, soprattutto, i para ginocchia, mi hanno tenuto al caldo e all’asciutto anche nelle peggiori condizioni.
Vi terremo aggiornati sui nostri progressi ogni paio di mesi, sperando di condividere con voi tutti i dettagli e l’entusiasmo nello sviluppo del nostro nuovo film. A tutti l’augurio di un magnifico anno nuovo!
- Gaurav Jani

Novità nel campo della lotta all'AIDS.

Aids: arriva la “pillola del giorno prima”, previene l’infezione nell’uomo

Una "pillola del giorno prima" per prevenire l'infezione da virus Hiv negli uomini. La pillola - da prendere una volta al giorno - è stata testata con uno studio internazionale condotto in sei paesi ed i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista The New England Journal of Medicine. Lo studio ha dimostrato un minore rischio del 70% di contrarre l'infezione nel campione di uomini cui il farmaco è stato somministrato quotidianamente. "Si tratta - ha commentato il direttore del Dipartimento del farmaco dell'Istituto Superiore di Sanità, Stefano Vella - di uno studio molto importante, che rappresenta un passo avanti nella lotta a questa malattia". Altro discorso è l'applicazione pratica che un simile farmaco potrebbe avere: "Potrebbe essere destinato alla popolazione a più alto rischio di contagio - ha detto Vella - ma non si può pensare ad un suo utilizzo generalizzato".La nuova pillola è la combinazione di due farmaci (emtricitabina e tenofovir) che hanno la funzione di interferire con l'abilità del virus Hiv di replicarsi nelle cellule. La combinazione dei due farmaci antiretrovirali assunta oralmente, rileva lo studio, ha ridotto del 44% il tasso di infezione da virus Hiv nel campione di uomini omosessuali considerati nello studio. Inoltre, nel campione cui la pillola é stata somministrata ogni giorno la riduzione del rischio di contrarre l'infezione ha raggiunto il 70%.La ricerca è stata condotta nel periodo luglio 2007-dicembre 2009 da 11 centri in sei Paesi (Sudafrica, Tailandia, Peru, Brasile, Stati Uniti, America latina). La pillola rappresenta un approccio di 'profilassi da pre-esposizione', e già suscita vari dubbi dal punto di vista etico: ad esempio, alcuni esperti si chiedono se la possibilità di ricorrere ad una pillola 'preventiva' non rischi di incoraggiare comportamenti sessuali pericolosi. Un simile approccio, ha ricordato Vella, "é stato già utilizzato nel caso della Sifilide, con la penicillina somministrata in via preventiva". Nel caso dell'Aids, ha aggiunto, "si è dimostrato che la combinazione di farmaci data in via preventiva funziona, riducendo di molto la percentuale di contagio rispetto al gruppo cui era somministrato un farmaco placebo. Tuttavia - ha concluso Vella - non è ipotizzabile per questo nuovo farmaco un utilizzo generalizzato, mentre credo che la sua applicazione vada indirizzata alle fasce di popolazione maggiormente a rischio".
Fonte: Tiscali

Here comes the sun. The Beatles



Here comes the sun, here comes the sun,
and I say it's all right

Little darling, it's been a long cold lonely winter
Little darling, it feels like years since it's been here
Here comes the sun, here comes the sun
and I say it's all right

Little darling, the smiles returning to the faces
Little darling, it seems like years since it's been here
Here comes the sun, here comes the sun
and I say it's all right

Sun, sun, sun, here it comes...
Sun, sun, sun, here it comes...
Sun, sun, sun, here it comes...
Sun, sun, sun, here it comes...
Sun, sun, sun, here it comes...

Little darling, I feel that ice is slowly melting
Little darling, it seems like years since it's been clear
Here comes the sun, here comes the sun,
and I say it's all right
It's all right

Incredibile!!

Stanno finalmente asfaltando le principali arterie cittadine!!
Speriamo facciano un buon lavoro

Nella sede dell'Istituto salesiano Don Bosco. Nasce a Modica la pallavolo maschile PGS Orsa-Caffè del corso

Modica - Presentata ufficialmente nella sede dell’Istituto Salesiani Don Bosco di Modica, la squadra di pallavolo maschile PGS Orsa-Caffè del Corso. Il progetto è nato da una comune idea di Daniele Spadola e dal sogno di alcuni giovani appassionati di pallavolo che, insieme, sono riusciti a dar vita ad una squadra ed a iscriverla alla serie D del campionato italiano di pallavolo. Non solo sportive ma anche sociali le finalità che muovono l’operato della squadra. La voglia di fare sport con la passione di stare insieme in modo sano, questo l’obiettivo della squadra. Si tratta di una grande scommessa che diventa finalmente realtà.

font:http://www.ilgiornalediragusa.it/notizie/sport/25247-nasce-a-modica-la-pallavolo--maschile-pgs-orsa-caffe-del-corso.html

A.S.D P.G.S "Stelle Azzurre" dal 1984: Le Stelle Azzurre brillano in campo: vittoria alla...


A.S.D P.G.S "Stelle Azzurre" dal 1984: Le Stelle Azzurre brillano in campo: vittoria alla...: "Si è conclusa con un 3-1 a favore della A.S.D - P.G.S STELLE AZZURRE la partita dell'Amicizia organizzata dalle Società Sportive PGS di Piaz..."

SOCIETA' .Tutto sulle spalle della donna il carico di lavoro in famiglia

Secondo l'Istata persiste una forte discrepanza nella divisione del carico di lavoro familiare tra i partner. L'asimmetria è trasversale a tutto il Paese, anche se nel Nord raggiunge livelli più bassi

ROMA - La terza e ultima giornata della Conferenza nazionale sulla famiglia, a Milano, si apre nel segno della disuguaglianza di genere. L'Istat, infatti, pubblica una serie di dati secondo cui nel 2008-2009 il 76,2% del lavoro familiare delle coppie è ancora a carico delle donne, valore di poco più basso di quello registrato nel 2002-2003 (77,6%). Persiste dunque una forte discrepanaza nella divisione del carico di lavoro familiare tra i partner.
L'asimmetria nella divisione del lavoro familiare è trasversale a tutto il Paese, anche se nel Nord raggiunge sempre livelli più bassi. Le differenze territoriali sono più marcate nelle coppie in cui lei non lavora. L'indice assume valori inferiori al 70% solo nelle coppie settentrionali in cui lei lavora e non ci sono figli, e nelle coppie in cui la donna è una lavoratrice laureata (67,6%). Rispetto a sei anni prima, l'asimmetria rimane stabile nelle coppie in cui la donna non lavora (83,2%). Cala, invece, di due punti percentuali nelle coppie con donna occupata, passando dal 73,4% del 2002-2003 al 71,4% del 2008-2009. Una diminuzione, questa, che riguarda sostanzialmente le coppie con figli: in presenza di due o più figli l'indice passa, infatti, dal 75% al 72,2%.
Meno tempo libero. Uomini e donne in coppia, con figli o senza, hanno rinunciato negli ultimi anni a molto tempo libero. Secondo l'Istat il tempo dedicato al lavoro retribuito cresce tra le madri occupate di 17', esattamente quanto cala il lavoro domestico. La riduzione del tempo di lavoro familiare non si traduce, dunque, in un incremento del tempo libero, ne' di quello fisiologico, che restano sugli stessi livelli del 2002-2003. Anche tra le donne occupate senza figli emerge qualche cambiamento, per lo piu' di segno negativo, il tempo libero diminuisce di 19' a fronte di una forte crescita del tempo per gli spostamenti, mentre per le donne non occupate non si registrano variazioni di rilievo. Per quanto riguarda gli uomini, tra quanti vivono in coppia senza figli si registra un aumento di 35' del tempo per il lavoro retribuito (da 5ore e 44' del 2002-2003 a 6 ore e 19' del 2008-2009). Per gli uomini in coppia con figli non ci sono differenze significative nel tempo dedicato al lavoro. E' generalizzata, invece, la tendenza ad una ulteriore diminuzione del tempo libero rispetto a quella gia' rilevata tra il 1988-1989 e il 2002-2003. Questo calo riguarda tutti gli uomini in coppia (-10'), ma e' piu' marcato (-21') tra i partner in coppia senza figli, a causa del maggiore investimento nel lavoro retribuito appena descritto.
Donne in cucina. Oltre 9 donne su 10 sono ancora 'relegate' in cucina. Scendendo nel dettaglio delle attività che compongono il lavoro domestico, si nota che l'impegno di tutte le tipologie di donne analizzate spazia indifferentemente tra tutti i tipi di attività: dalla preparazione dei pasti, alla pulizia della casa e della biancheria, sebbene, come già visto per il lavoro domestico nel complesso, le occupate in un giorno medio dedichino meno tempo e siano meno impegnate delle non occupate in tutte queste attività. Le donne, infatti, non possono esimersi dal cucinare: in un giorno medio tali attività sono svolte dal 90,5% delle occupate e dal 97,8% delle non occupate. Anche le attività di pulizia della casa impegnano l'82,7% delle occupate, per arrivare a quote del 94,8% tra le non occupate. Le attività di apparecchiare/sparecchiare e lavare i piatti sono svolte dal 66,3% delle occupate e dal 76,5% delle non occupate. Il 35,7% delle occupate in un giorno medio lava o stira, quota che sale al 49,2% per le non occupate. Infine, rispettivamente il 44,4% delle occupate e il 66,2% delle non occupate acquista beni e servizi. Gli uomini sono più selettivi nel tipo di contributo che forniscono: in un giorno medio della settimana tra i partner di donne occupate il 41,7% cucina , il 31,4% partecipa alle pulizie della casa, il 29,9% fa la spesa, il 26,6% apparecchia e riordina la cucina, mentre quasi nessuno lava e stira i panni. Tra gli uomini che hanno una partner che non lavora, tutte le frequenze di partecipazione si dimezzano, ad eccezione degli acquisti (27,2%).

font:http://www.repubblica.it/cronaca/2010/11/10/news/istat_donne_famiglia-8944932/

Il coraggio del gatto: mette in fuga gli alligatori

Louisiana, il felino sfida un rettile e lo convince a tornare in acqua. L'alligatore chiama rinforzi e torna alla carica con un compagno ma l'indomito gatto non si arrende e costringe entrambi gli alligatori alla fuga. La scena, ripresa dai visitatori di un parco naturale dove è possibile vedere molti animali allo stato selvaggio, è diventata subito un cult

font:http://tv.repubblica.it/copertina/il-coraggio-del-gatto-mette-in-fuga-gli-alligatori/56574?video


IL PERSONAGGIO : 'World Peace Award' I Nobel premiano Baggio

"E' meglio del Pallone d'Oro, lo dividerò con il mio Veneto colpito dall'alluvione". L'ex calciatore azzurro ha ottenuto il prestigioso riconoscimento per i suoi contributi alle organizzazioni di beneficenza in tutto il mondo, per il suo impegno per la libertà del premio Nobel birmano Aung San Suu Kyi. Il commento di Walter Veltroni
ROMA - Importante riconoscimento per Roberto Baggio. L'ex calciatore azzurro ha infatti ottenuto il "World Peace Award 2010", il premio che ogni anno viene assegnato da tutti i Nobel per la pace alla personalità che più si è impegnata verso i più bisognosi. Baggio, 43 anni, oggi presidente del settore tecnico della Federcalcio, sarà premiato domenica ad Hiroshima, in Giappone. L'ex calciatore è stato scelto per i suoi contributi alle organizzazioni di beneficenza in tutto il mondo, oltre ai finanziamenti agli ospedali, per il terremoto di Haiti, per il suo impegno per la libertà del premio Nobel birmano Aung San Suu Kyi e altre battaglie di solidarietà e per la difesa dei diritti umani. Nell'albo d'oro del premio compaiono personalità i musicisti inglesi Peter Gabriel e Bono Vox, e attori italiani e stranieri come George Clooney e Roberto Benigni. "Un grande sistema di valori". E' l'espressione usata da Walter Veltroni, l'ex sindaco di Roma che istituì il premio. "Il riconoscimento a Baggio premia il suo impegno nei confronti dei diritti umani, alimentato evidentemente anche da una sensibilità e un'attitudine alla spiritualità religiosa, che gli ha permesso di costruire delle speciali relazioni fra sé e gli altri". "Meglio del pallone d'oro".Un riconoscimento che per Baggio è ''meglio del Pallone d'Oro" e che ''al cui confronto è risibile ogni altro successo personale e professionale". L'ex campione ha annunciato che divederà il premio ''con tutta la brava gente della mia terra ferita a morte dall'alluvione. Parto per il Giappone con il cuore in tormento".

font:http://www.repubblica.it/sport/calcio/2010/11/09/news/world_peace_award_baggio-8908992/

PGS MODICA. Si concretizzano gli obiettivi della PGS-Caffè del Corso di volley

scritto il 7 nov 2010 nella categoria: Sport
Gli ideali e gli obiettivi si stanno materializzando nella PGS -Caffè del Corso di volley maschile. “Il sistema Preventivo nell’educazione della gioventù” era l’idea che Don Bosco aveva per gli oratori Salesiani e questa è la vocazione della squadra di Pallavolo “PGS – Caffè del Corso” di Modica. Un progetto nato da una comune idea del laico – salesiano Daniele Spadola e dal sogno di alcuni giovani appassionati di pallavolo che, insieme, son riusciti a costruire una squadra ed a iscriverla alla serie D del campionato italiano di pallavolo. La vocazione è assolutamente “Salesiana” in quanto le finalità che muovono l’operato della squadra non sono solo sportive ma anche sociali. La squadra (che non percepisce stipendi anzi, con passione, spesso è costretta ad autotassarsi) ha in un grande appassionato di pallavolo, Giorgio Scavino, il suo Presidente e nel “Caffè del Corso” lo sponsor tecnico. Gli obiettivi già raggiunti sono diversi: Il primo che i componenti della squadra hanno, con la propria voglia di fare e le proprie professionalità, ulteriormente resa fruibile la “struttura geotetica” di Modica alta completando, così, un progetto già avviato dai Salesiani; oltretutto adoperandosi in diversi lavori di ristrutturazione e di consolidamento, donandola, così, alla cittadinanza del quartiere storico di Modica. Altro importante risultato è stato quello di avvicinare tanti ragazzi a questo sport ed all’ideale della cultura sportiva, aiutando così la continua azione dell’Oratorio Salesiano di Modica alta. Il terzo risultato, quello strettamente sportivo ha visto ieri, in una palestra gremita fra gli altri di residenti del quartiere, appassionati di pallavolo e della squadra giovanile femminile dell’Orsa Modica, la vittoria per 3 a 0 (la prima partita era stata giocata e vinta, sempre per 3 a 0, a Comiso) della “PGS – Caffè del Corso” agli ordini del mister Carmelo Micieli, contro la formazione del Giarratana, nella seconda giornata della “Coppa Trinacria”.

font http://www.radiortm.it/2010/11/07/modica-si-concretizzano-gli-obiettivi-della-pgs-caffe-del-corso-di-volley/

L'aereo di carta venuto dallo spazio

E' il lancio che ogni ragazzino con un aeroplanino di carta tra le mani sogna: fino allo spazio e ritorno. L'ha realizzato un gruppo di dilettanti appassionati di astronautica, legando un piccolo velivolo a un pallone aerostatico. In questo modo, l'aereo di carta ha raggiunto i 27 chilometri di altezza. Quando il pallone è esploso, l'aeroplanino è planato fino a terra, fotografando e registrando sia la salita che la discesa

Pgs Auxilium: esordio casalingo con vittoria in Coppa Trinacria

Tra le mura amiche della Palestra di S. Agata la squadra del tecnico Romeo supera la Sport 1 per 3 a 0 nella seconda giornata della Coppa.
Seconda uscita stagionale ufficiale e secondo successo per la Pgs Auxilium S.Agata di pallavolo femminile. All'esordio casalingo in una palestra del Liceo Scientifico piuttosto gremita, l'Auxilium ha piegato per 3 a 0 la coriacea resistenza delle messinesi dell'Asd Sport 1 nella seconda giornata di Coppa Trinacria, prologo al campionato di serie D. Dopo l'ottimo avvio in trasferta di sette giorni prima a Messina, la formazione del tecnico Romeo si ripete al termine di una gara comunque abbastanza accesa e combattuta. Le emozioni maggiori arrivano nel primo set. Le santagatesi partono bene poi subiscono il ritorno delle ospiti che si procurano un paio di opportunità per chiudere il set. Nei momenti decisivi però le padroni di casa non sbagliano un colpo e si aggiudicano il parziale per 30 a 28. Nel secondo set la squadra di casa parte molto bene e gestisce il vantaggio con sicurezza nonostante qualche errore di troppo al servizio. In attacco le bande Foraci e Foresto, insieme all'opposto Mazzurco, fanno la differenza e nonostante la tenacia della Sport 1 il set lo porta a casa l'Auxilium con il punteggio di 25-19.
Nella terza partita il copione si ribalta. La Sport 1 parte meglio ma non soffre la pressione al servizio delle locali che trovano le rotazioni giuste per scavare il solco decisivo a metà parziale. Nel finale le ragazze di Bernava hanno una reazione e ricuciono lo strappo ma l'Auxilium chiude tra gli applausi dei tifosi sul definitivo 25 a 21. Il secondo successo consecutivo rappresenta un'ulteriore spinta d'entusiasmo per il team allenato da Giuseppe Romeo in vista dell'avvio del campionato di serie D, previsto per il 21 Novembre. Domenica prossima, 14 Novembre, per il terzo ed ultimo turno di Coppa Trinacria, si replica ancora alla palestra del Liceo Scientifico alle 18.30. Ospiti saranno le messinesi del Tremonti, che contenderanno alle locali il primo posto nel gironcino di coppa.

PGS AUXILIUM S. AGATA MILITELLO -ASD SPORT 1 3-0

PGS AUXILIUM S.AGATA: Mazzurco, Catalfamo, Trassari Serena, Palladino, Consolo, Foraci Valeria, Foresto, Foraci Veronica, Sidoti, Daidone, Ferroloro (lib), Trassari Sofia (lib). All: Romeo
ASD SPORT 1: Barbaro, Bartolotta, Bombaci, Catano, Chille', Chirico, Comunale, Fiumara, Gianporcaro Anna, Gianporcaro Laura, Lanzafame, Maimone, Milone, Nastro, Siniscalchi, Piccolo, Scotto,Trovato. All: Bernava
ARBITRO: Bonannella di Messina

Nelle foto in alto la rosa della squadra Pgs Auxilium S.Agata Militello

font:http://messinasportiva.it/news.php?id=15403&dove=a

Mezza settimana con Dio nasce il seminario a ore

Preghiere, studio e calcetto il nuovo seminarista è part time. Appartamenti per meditare e servire il prossimo, non più mini fabbriche di preti e suore. L'ultima idea è la canonica dove i giovani vivono assieme per tre mesi all'anno. I ragazzi fanno vita di comunità solo tre giorni la settimana poi tornano a casa di JENNER MELETTI

VIGEVANO - Una lapide, nel lungo corridoio, ricorda che il canonico Antonio Annovazzi, vice rettore del seminario, era "dilectus Deo et hominibus". Busti di monsignori e statue della Madonna. Poi all'improvviso sulle antiche porte appaiono nomi scritti con i pennarelli e fogli con disegni coloratissimi. "Vengono qui i ragazzi del seminario a tempo".Arrivano il mercoledì e restano fino al venerdì. Studiano, pregano, giocano, come si fa in tutti i seminari. Certo, non siamo molti. Anche mettendo assieme i grandi della teologia con quelli del minore non riusciamo a organizzare due squadre di calcio". È un entusiasta, don Luca Pedroli, 40 anni, rettore del seminario di Vigevano dove c'è anche la "comunità a tempo", vale a dire il seminario part time.
"I ragazzi che vengono qui sono seminaristi ma anche ragazzi come gli altri, che vanno alla scuola pubblica, hanno amici e amiche... Non è facile spiegare. Non ci sarebbero problemi, a tornare il seminario di un tempo. Abbiamo tante camere, le aule, le biblioteche, una chiesa e una cappella... Adesso c'è pure la palestra. Ma non vogliamo il seminario di una volta, chiuso all'esterno, con i ragazzini che già in prima media - vede questa fotografia degli anni Trenta? - erano vestiti da preti. Un'istituzione chiusa è pericolosa. Vogliamo che i ragazzi provino una vita di comunità solo tre giorni la settimana e poi tornino a casa loro. Così, con calma, potranno pensare al loro futuro".
Il seminario a metà tempo è una delle risposte alla crisi di vocazioni, non certo aiutata dalle accuse di pedofilia che hanno superato anche le vecchie mura dei seminari. "Gli scandali - dice don Luca Pedroli - ci hanno fatto molto male. Ma bisogna ricordare che i fatti denunciati risalgono quasi tutti a vent'anni fa e già allora tanti vescovi avevano deciso di chiudere il seminario minore. Per abolire i luoghi chiusi, si disse, e anche per dare un ruolo primario alla famiglia. In questi ultimi tempi siamo stati quasi costretti a riaprire queste "comunità a tempo" perché, purtroppo, ci sono troppe famiglie che hanno rinunciato al dovere dell'educazione dei loro figli".
I ruoli sono sempre gli stessi, nel nuovo seminario. Ma nemmeno il rettore è a tempo pieno. Insegna Sacra scrittura ed è anche parroco, il vice rettore è cappellano delle carceri. Risotto, trota e patate in un refettorio diventato troppo grande. Il seminario part time di Vigevano sembra un bambino vestito con gli abiti di un gigante.
"Prendiamo atto della nuova realtà. Le vocazioni sono poche ma forse è un bene. Meglio un prete buono invece di dieci che diano il brutto esempio. Noi abbiamo compreso i nostri limiti. A seguire i nostri ragazzini c'è infatti anche una psicologa per l'accompagnamento umano in quella che resta un'età delicatissima".
Sono ancora 64, i seminari minori sparsi nelle diocesi italiane. Quest'anno è stato chiuso quello di Anagni che era il più importante nel sud del Lazio. Quello di Brescia - lì tre anni fa era stato arrestato il vice rettore, per pedofilia su un quattordicenne - è stato trasferito in una nuova sede, e non accetterà più i ragazzi delle medie inferiori. Il seminario part time (il primo esperimento è iniziato più di dieci anni fa, quasi di nascosto, nella diocesi di Crema) ora è copiato da altri rettori, soprattutto nel nord Italia. L'ultima idea è quella del "seminario sottocasa", che prenderà vita prima di Natale a Como. In ogni Unità pastorale - l'unione di sei, otto, dieci parrocchie - verrà trovata una casa (o canonica) dove i giovani possano ricercare la loro vocazione restando però nel loro paese. "Anche a Brescia - dice don Alessandro Tuccinardi, responsabile dell'Ufficio vocazioni - stiamo preparando due appartamenti, uno per i ragazzi e l'altro per le ragazze, perché possano vivere in comunità per tre mesi, per meditare e servire il prossimo come volontari. Non puntiamo a creare una mini fabbrica di preti o suore: diamo a loro uno spazio perché cerchino di trovare la loro vocazione". I dati ufficiali sui nuovi ingressi nei seminari saranno annunciati solo a febbraio, ma sembra che non ci sia stato un altro crollo, anche perché da anni i numeri sono esigui. "Quasi tutti i giovani - dice don Nico Dal Molin, direttore del Centro nazionale vocazioni della Cei - entrano in seminario dopo la laurea, o almeno dopo il diploma".
Nel più grande seminario del Sud, al regionale di Molfetta, i seminaristi sono 193, contro i 200 dell'anno scorso. "Ma abbiamo 38 giovani al propedeutico, l'anno che precede l'ingresso vero e proprio, contro i 20 dell'anno scorso". A Venegono, il grande seminario della diocesi milanese, i seminaristi sono 160, contro i 128 del 2005 e i 612 del 1980. "Certo, quando nel 1958 sono entrato io - ricorda il rettore, don Giuseppe Maffi - solo nelle prime medie eravamo in 127, e mille in tutto il seminario. Dal 2002 non abbiamo nessuna domanda per il minore".
"Non solo la Chiesa - dice Luca Diotallevi, docente di sociologia a Roma 3, autore dell'ultima ricerca sui seminari - è in difficoltà quando cerca di avvicinare i giovani. Questo anche per questioni demografiche. Nel 1963, quando i seminari erano ancora pieni, nacquero 1.400.000 bambini. L'anno scorso ne sono nati 450.000, stranieri compresi. Anche l'Esercito, ad esempio, ha dovuto abolire la leva e ora è alla ricerca di forme sempre nuove per agganciare i giovani. Nella Chiesa vedo un rinnovamento ormai diffuso. E tutta la fantasia pastorale è all'opera per pescare nella tradizione della Chiesa - come dice il Vangelo di Matteo - "cose antiche e cose nuove"".

font:http://www.repubblica.it/cronaca/2010/11/09/news/dio_a_ore-8903614/

Prima amichevole per le PGS Piazzesi

Orso Polare e Koala - Il Vecchio - Le Orme

... L'Amica Elcy Mi ha inviato una mail... ed io ne ho fatto un video... Quando capiremo che la Terra è di tutti?... C'è un vecchio detto "Pellerossa" che dice: "Quando l'uomo bianco cominciò a recintare il primo luogo... lo tolse a tutti gli altri!"... Sì... la Terra è di tutti!... ma... continuiamo a recintare e... a creare luoghi comuni sulla pericolosità degli animali... per ucciderli e... appropriarci dei LORO territori... Ciao... tiziano...
... Il filmato finale è di proprietà BBC Motion Gallery (MVR) ...

I gavettoni d'arte di Edward

Il creativo londinese Edward Horsford riesce nell'impresa di trasformare un semplice gavettone in una magica fotografia. Con la sua fotocamera Horsford cattura il momento esatto in cui il palloncino d'acqua scoppia: l'immagine che ne deriva è quella di una effervescente bolla d'acqua scartata dal suo involucro di plastica colorato. Come ci riesce? "La macchinetta fotografica - ha dichiarato Horsford - è davvero l'ultima cosa che conta per quanto riguarda questi scatti. Quello che è importante, sul serio, è il tempo di reazione del flash: se riesce ad attivarsi in uno o due secondi (il tempo di esposizione fissato) allora ottengo la foto che volevo" A cura di Pier Luigi Pisa

font: http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/11/10/foto/i_gavettoni_d_arte_di_edward-8955180/1/

BUNGA BUNGA ELIO E LE STORIE TESE

Troppo forte!

MASCHI CONTRO FEMMINE

Walter e Monica sono una giovane coppia alle prese con il primo figlio. Come molti nella loro situazione, hanno completamente sospeso le loro interazioni sessuali. Gli amici di Walter lo incoraggiano a sfogare gli istinti con un'avventura disimpegnata.
Chiara e Diego sono due vicini di casa. Un giorno il destino li porta a un incontro più ravvicinato. Marta e Andrea sono due migliori amici che condividono uno sgangherato appartamento. Marta è lesbica, Andrea è etero, entrambi sono appena stati lasciati sotto lo sguardo divertito del terzo inquilino, il sarcastico Ivan. Ma la depressione dura ben poco, perché entrambi si innamorano di nuovo. Dopo un giro di equivoci scoprono di essersi innamorati della stessa ragazza, Francesca. La madre di Andrea, Nicoletta, è una ex-bella donna in crisi di mezza età. Dopo aver scoperto che il marito la tradiva con una giovane cubana, lo sbatte fuori di casa e cade in uno stato catatonico. La sua collega Paola sembra aver risolto i suoi problemi con la chirurgia plastica: quasi cinquant'anni, vanta ancora una vita sociale spumeggiante e densa di avventure.
Ecco il Trailer

Domenica prossima verrà Benedetta la statua della Madonnina degli atleti alla Bellia danneggiata qualche settimana fa


Nel mese di Settembre veniva data la notizia che la Madonnina degli atleti che era posta lungo il percorso del bosco “Bellia” era stata bruciata o che qualche cero aveva innescato il danneggiamento della statuetta.
tutte le notizie su http://www.pgsstelleazzurre.blogspot.com/

Federica e Luca Ferrigno le speranze del ballo latino americano e del liscio

Federica e Luca Ferrigno campioni piazzesi di gara di ballo sia nel settore della danza Latino Americana sia nel Liscio unificato. per sapere di più visita il blog www.pgsstelleazzurre.blogspot.com

CONTROCLASSIFICA

La redazione di MSN ha creato una controclassifica, ovvero una classifica parallela a quella ufficiale della Serie A, ottenuta tenendo conto degli errori arbitrali.
Attraverso i sondaggi è possibile contribuire alla stesura di questa curiosa classifica.
Cliccate su questo link per scoprirne di più http://direttaweb.it.msn.com/Controclassifica.html

I legami affettivi

Non lanciatevi alla leggera in avventure amorose, perché la potenza dei legami affettivi è terribile; e il giorno in cui vi sarete bruciati per bene le ali, accuserete l'amore, causa di tutte le vostre disgrazie. Eh no! È soltanto l'ignoranza riguardo all'amore a portare le disgrazie, non l'amore stesso.
L'amore, infatti, è Dio. Dunque, per vivere armoniosamente l'amore, dobbiamo innanzitutto amare Dio e impregnarci delle Sue vibrazioni; in seguito, possiamo permetterci di amare le creature senza alcun pericolo.
Chi è legato alla Sorgente può distribuire la propria acqua, perché essa si rinnova in lui incessantemente; ma se interrompe quel legame, ben presto egli diventa un deserto, perché le sue riserve non sono eterne. Vi dò un'altra immagine: quando qualcuno vuole trarre in salvo una persona che sta annegando, fa in modo che questa si aggrappi alle sue gambe e non alle sue braccia, altrimenti perirebbero entrambi. Se date tutto il vostro amore agli esseri umani, vi perderete con loro. Lasciate dunque le vostre gambe agli umani, e conservate le vostre braccia per il Signore. "

Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986)

LIBRI: www.macrolibrarsi.it/autori/_omraam_mikhael_aivanhov.php?pn=165

font:http://blog.chatta.it/menphis75/Luglio/2007/90.aspx

Il Perdono, secondo Jodorowsky

Cosa significa benedire?
Quante volte abbiamo chiesto una be­nedizione e quante volte l'abbiamo data?Una volta una donna mi espose un problema che non potevo risolvere, una storia di processi e vendita di una casa. Piangeva, e io le dissi: «Come vuoi che faccia a risolverti questo problema? Non posso fare niente per te, ma adesso tu, io e tutte le persone che sono qui pregheremo affinché il tuo Dio interiore, il mio e quello di ognuno di noi ti benedicano». Proprio in questo consiste la benedizione: nel pregare per l'altro.
La donna pianse a lungo, ma dopo si sentì molto meglio. In fondo desiderava soltanto un rapporto umano, aveva bisogno di qualcuno che le dicesse: «Ti aiuterò». Tutto qui. Per me, la benedizione è riconoscere quello che non siamo capaci di fare, ed è anche pregare per l'altro davanti a lui.
Una volta che siamo in pace con noi stessi, che smettiamo di criticarci e prendiamo coscienza di tutti i nostri errori, decisi a non ripeterli, una volta che abbiamo stabilito che se avremo un problema lo risolveremo in piena coscienza, allora siamo perdonati. Non possiamo vivere tutta la vita nella colpevolezza, anche se abbiamo commesso le peggiori azioni: dobbiamo assolverci. In tal modo ne diventiamo consapevoli; infatti, se ci sentiamo colpevoli di qualcosa è solo perché abbiamo acquisito coscienza: una perso­na che non lo ha fatto, non vorrà mai assolversi. Una volta che ci siamo accordati l'assoluzione, possiamo assol­vere l'altro e dirgli francamente: «Ti perdono», anche se in realtà non siamo noi a perdonare.
Dandoci un'assoluzione personale, il nostro Dio interiore ci concede la gioia di prendere coscienza: con questa riceviamo la colpevolezza dell'altro e lo perdoniamo, per­ché, se siamo stati capaci di perdonare noi stessi, allora possiamo davvero perdonare anche gli altri. Questo è tutto: non occorre altro per assolvere gli altri. È molto positivo che una persona ci dica: «Ti perdono».
Una volta ero con un amico di nome Pierre e con un pover'uomo che si portava addosso un enorme senso di colpa da non so quanti anni. Gli dissi: «Soffri molto perché ti stai incolpando, ma io ti perdono». Affermai che lo perdonavo e domandai a Pierre se anch'egli poteva perdonarlo, e Pierre lo fece. L'uomo si mise a balbet­tare e a ringraziarci mentre piangeva come una fontana. E piange­va di sollievo, perché lo avevamo perdonato. L'atto così semplice del perdono!
Quando siamo capaci di assolvere, perdonare e benedire, rag­giungiamo la pace interiore. Per questo non occorre essere curatori o stregoni, né possedere grandi poteri o cose del genere.Tuttavia, non possiamo perdonare a caso. È necessario conoscere il massimo di dettagli sulla colpa prima di perdonarla; è indispen­sabile che la persona confessi completamente.
Subito, le facciamo comprendere che non ha commesso la colpa da sola ma insieme a qualcuno, cioè in seno a una famiglia e all'umanità. Arriviamo, dunque, alla conclusione che siamo altrettanto colpevoli della per­sona che ci racconta la sua colpa."

font:http://blog.chatta.it/menphis75/7977956/Il-Perdono-secondo-Jodorowsky.aspx

Riflessioni positive: aspettare gli eventi, la ricchezza e la felicità

Ecco un breve testo da leggere quando le cose non vanno bene e/o una email da inviare agli amici per farli stare meglio e dimostrargli la nostra amicizia

Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati, quando avremo un primo figlio o un secondo. Poi ci sentiamo frustrati perché i nostri figli sono troppo piccoli per questo o per quello e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti. In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da adolescenti. Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato quest’età. Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi problemi, quando cambieremo l’auto, quando faremo delle vacanze meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare. Ma se non cominciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo? Dovremo sempre affrontare delle difficoltà di qualsiasi genere. Tanto vale accettare questa realtà e decidere d’essere felici, qualunque cosa accada. Alfred Souza dice:
Per tanto tempo ha avuto la sensazione che la mia vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c’erano sempre ostacoli da superare strada facendo, qualcosa d’irrisolto, un affare che richiedeva ancora tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati. In seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi ostacoli erano la vita”. Questo modo di percepire le cose ci aiuta a capire che non c’é un mezzo per essere felici ma la felicita è il mezzo. Di conseguenza, gustate ogni istante della vostra vita, e gustatelo ancora di più perché lo potete dividere con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita, e ricordate vi che il tempo non aspetta nessuno. Allora smettete di aspettare di finire la scuola, di tornare a scuola, di vederli andare via di casa. Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi, di divorziare. Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova. Smettete di aspettare la primavera, l’estate, l’autunno o l’inverno. Smettete di aspettare di lasciare questa vita, di rinascere nuovamente, e decidete che non c’è momento migliore per essere felici che il momento presente. La felicita e le gioie della vita non sono delle mete ma un viaggio. Un pensiero per oggi: Lavorate, come se non aveste bisogno di soldi; Amate, come se non doveste soffrire; Ballate, come se nessuno vi guardasse. La cosa importante nella vita va oltre il vincere per se stessi. La cosa importante in questa vita è aiutare gli altri a vincere, anche se comporta rallentare e cambiare la nostra corsa. Se invii questa mail, magari riusciamo a cambiare il nostro cuore e quello di qualcun altro…
“Una candela non ci perde niente nell’accendere un’altra candela”.

font: http://www.magnaromagna.it/lezionidivita/domani-andra-meglio/

Mia Martini - Gli uomini non cambiano

Mia Martini a Sanremo 1992

Rifiuti: il limone mutante

Guardando la foto ed annusandolo da vicino, difficilmente si può pensare che quello possa essere un frutto colto da un albero di limoni. Eppure, così è. Si tratta di un vero e proprio "aborto di limone", la cui foto ormai sta facendo il giro del web grazie a Facebook. L'agrume, che non ha più né colore, né forma, né odore di limone, è stato raccolto in un frutteto di Terzigno, a poche decine di metri dalla discarica Sari. In queste ore e nelle mani di un biologo universitario, che lo sta analizzando per capire le ragioni per le quali si è trasformato in un mostro. Secondo i membri dei movimenti anti-discarica, il "mostro" non è altro che "la prova inconfutabile e terribile della natura che si ribella, che non accetta compromessi, non si fa comprare dal vile denaro, cerca di sopravvivere al suo nemico, l'uomo". Ma per il momento si sa solo che questo strano esemplare di limone deforme e bitorzoluto è finito al centro di un convegno organizzato nella sala Consiliare di Terzigno, alla presenza dell'Associazione Medici per l'Ambiente, che ha discusso delle malattie da inquinamento.(Dario Sautto)

font:http://napoli.repubblica.it/cronaca/2010/11/04/foto/rifiuti_il_limone_mutante_-8746209/1/

Anna Oxa-Ivano Fossati "Tutto l'amore intorno" 2010

Vengo verso di te, un destino naturale... Ti ricordi di me? Credo che si... Boulevard des Italiennes... Quella musica improvvisa, vedi? Non piove più... è per noi... è per noi... E' per noi che una strada si chiude, mentre un'altra nel mondo lontano si perde, dove gli uomini confondono gli uomini, parlandosi lingue diverse... e quest'unione di musica e pioggia da cui mi lascio bagnare, se fossi lo spirito di questa terra, se fossi lo spirito di questa pioggia, lo saprei spiegare... Dall'orizzonte della strada per prima cosa vedo te, dietro la folla, sei sorpreso per le parole che non hai... Tutti hanno fretta e vie di fuga, mi vieni incontro e sei sperduto, in una lacrima sola stai... dentro una lacrima... Saranno tuoi questi giorni di vento, queste limpide gocce tremanti, mille volte cadute dal cielo nei mattini d'inverno... e ora è tuo questo insieme di musica e amore dal quale ci faremo scaldare... Se fossi lo spirito di questo vento, se fossi li spirito di questa canzone, te lo saprei spiegare... che è per noi, che è tutto per noi, qui intorno... è per noi... C'è una stanza per due in questi alberghi sui viali del mondo... Ti ricordi di me? Io credo che si... Io credo che si... Saranno tuoi questi giorni di vento, queste limpide gocce tremanti, mille volte cadute dal cielo nei mattini d'inverno... e ora è tuo questo insieme di musica e amore dal quale ci faremo scaldare... Se fossi lo spirito di questo vento, se fossi lo lo spirito di questa canzone, te lo saprei spiegare... che è per noi, che è tutto per noi, qui intorno è per noi"