Attualità: Seno, niente più protesi sotto i 18 anni il governo approva il ddl e il divieto

Il testo normativo proibisce i "rifacimenti" per ragioni estetiche e istituisce il registro nazionale e quelli regionali dove saranno "censiti" gli interventi e i materiali usati
ROMA - Il divieto di protesi al seno per le minorenni diventa legge. Il consiglio dei ministri ha approvato oggi il disegno di legge che istituisce il registro nazionale e quelli regionali delle protesi mammarie e, soprattutto, introduce il divieto di "ritocco" del seno, con finalità estetiche, per le ragazze con meno di 18 anni. Il testo introduce anche obblighi informativi alle pazienti che si sottopongono agli interventi. "Con questo ddl - spiega il ministro della Salute, Ferruccio Fazio - vogliamo tutelare tutti coloro che si sottopongono a questo tipo di intervento chirurgico sia sotto il profilo della qualità dei materiali utilizzati che dell'appropriatezza degli atti medici. Sono certo, quindi, che questo provvedimento consentirà di ridurre i rischi collegati agli interventi di protesi al seno. Sicuramente i dati che saranno disponibili grazie ai registri ci daranno informazioni utili per predisporre linee guida sull'utilizzo delle tecniche diagnostiche più efficaci e sicure per le donne che hanno effettuato questo tipo di intervento".
Il registro delle protesi consentirà la completa tracciabilità dei materiali utilizzati, ma anche della storia medica "personale" di tutte le donne che ricorrono all'impianto. Per regolamentare anche gli altri campi della medicina estetica è stato anche istituito un tavolo tecnico che affronterà le problematiche legate a questo settore. Secondo il ministero, ogni anno tra 80mila e 100mila italiane si rifanno il seno e circa il 5% di esse (5mila) sono minorenni "accompagnate" dai genitori. I costi, sempre secondo il ministero, si aggirano su una media di 4-5.000 euro per un intervento completo, con tanto di protesi. La grande maggioranza degli interventi, il 60%, sono praticati su donne tra i 18 e i 35 anni, e il 40% su donne fino a 65 anni.

font:http://www.repubblica.it/salute/forma-e-bellezza/2010/07/30/news/seno_vietate_le_protesi_sotto_i_18_anni-5950228/?ref=HREC2-4

Benvenuto Federico




Benvenuto raggio di sole, a questa terra di terra e sassi
a questi laghi bianchi come la neve, sotto i tuoi passi
a questo amore a questa distrazione, a questo carnevale
dove nessuno ti vuole bene, dove nessuno ti vuole male.
A questa musica che non ha orecchi, a questi libri senza parole
benvenuto raggio di sole, avrai matite per giocare
e un bicchiere per bere forte, e un bicchiere per bere piano
un sorriso per difenderti e un passaporto per andare via lontano

Benvenuto a questa finestra, a questo cielo sereno
a tutti i clackson della mattina, a questo mondo gi troppo pieno
a questa strana ferrovia, unica al mondo per dove può andare
ti porta dove porta il vento, ti porta dove scegli di ritornare
A questa luna tranquilla, che si siede dolcemente
in mezzo al mare c'è qualche nuvola ma non fa niente
perché lontano passa una nave, tutte le luci sono accese
benvenuto figlio di nessuno, benvenuto in questo paese.

Benvenuto Federico

Svegliati, il gatto ti ha preso la dentiera!

Disse il saggio

Quando il cielo stellato sopla di te si muove senza che tu stia camminando, abbi l'accoltezza di chiedele dove ti stanno poltando.

NUOVA REGOLAZIONE DELLE MODALITA' E DEGLI ORARI DI CONFERIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI

IL SINDACO Preso Atto di un continuo stato di degrado urbano ed extraurbano ambientale che evidenzia la sussistenza di uno stato di potenziale emergenza sanitaria riguardante l'igiene pubblica, derivante dal diffondersi in città del conferimento indiscriminato dei rifiuti solidi urbani negli appositi contenitori. Appurato che detti conferimenti, a qualsiasi ora del giorno, rendono un’immagine poco decorosa della città e determinano un potenziale stato di emergenza riguardante l'igiene pubblica, anche in considerazione delle attuali alte temperature. Ritenuto pertanto necessario e urgente provvedere in merito regolamentando le modalità e gli orari di conferimento, da parte dei cittadini ed in particolare dei commercianti, artigiani ed alimentari dei rifiuti solidi urbani negli appositi contenitori, distribuiti sul territorio comunale, al fine di eliminare detto potenziale stato di emergenza igienico - sanitaria. Ritenuto di dover annullare eventuali ordinanze precedenti inerenti detto argomento. Visto la Legge 23 dicembre 1978, n° 833, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, che all’articolo 13 conferma le attribuzioni di ciascun Sindaco quale Autorità Sanitaria Locale.

Visto il D.Lgs. 18 agosto 2000, n°267, articolo 54 comma 2, che attribuisce al sindaco, quale ufficiale del Governo, l’adozione, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità dei cittadini;

Visto l’articolo 50, 4° comma, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n°267, recante il “Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali”, che conferma in capo al Sindaco le altre funzioni attribuitegli quale autorità locale nelle materie previste da specifiche disposizioni di legge.

Visto l’articolo 50, 5° comma, del D.Lgs. 18 agosto 2000, n°267, recante il “Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali”, che attribuisce al Sindaco la competenza in ordine all’adozione di Ordinanze in materia di igiene è sanità.

ORDINA

la regolazione delle modalità e degli orari di conferimento, da parte dei cittadini, dei rifiuti solidi urbani negli appositi contenitori, distribuiti sul territorio comunale, come segue:
- tutti i giorni compreso la domenica ad escluso il sabato dalle ore 17.00 alle ore 24,00 a partire dal 1 agosto 2010;

INVITA

la società Sicilia Ambiente, via Roma – Enna, affidataria dei Servizi di Igiene Ambientale nel territorio comunale,
- a dotare ciascun contenitore di rifiuti solidi urbani di idoneo avviso riportante le tipologie dei rifiuti che è possibile conferire nei medesimi contenitori distribuiti nel territorio comunale;


- a procedere, senza indugio e con decorrenza immediata dalla data di notificazione della presente ordinanza, alla pulizia degli ambiti circostanti gli appositi contenitori distribuiti nel territorio comunale previo asporto degli eventuali rifiuti ivi depositati.

DISPONE

- che a carico dei soggetti responsabili del non corretto conferimento, in termini di modalità e orari, dei rifiuti solidi urbani siano applicate, ai sensi dell’articolo 7 bis del D.Lgs. 18 agosto 2000, n°267, le sanzioni amministrative pecuniarie da € 25,00 a € 500 oltre al rimborso spese per il ripristino dello stato dei luoghi; E' fatta salva in ogni caso l'applicazione di più gravi sanzioni penali e/o amministrative previste dalle disposizioni di legge in materia.


Fonte: ennanotizie.info

Knut, cuore infranto l'orsa Giovanna torna a casa


Il plantigrado dello zoo di Berlino, famoso in tutto il mondo, resta di nuovo solo: abbandonato dalla madre alla nascita, ha dovuto sopportare la morte del suo allevatore, e adesso gli tolgono anche la compagna con cui viveva da un anno

BERLINO - Knut, o della sindrome da abbandono. Prima, la madre naturale, poi il papà "umano" che lo ha fatto crescere, adesso la compagna. Riuscirà il giovane plantigrado ad amare ancora, o si rassegnerà alla sorte crudele che lo ha destinato a perdere gli affetti più cari? Negli ultimi quattro anni, la storia dell'orso bianco dello zoo di Berlino ha appassionato migliaia di persone in tutto il mondo. Da quando, cucciolo, fu messo da parte dalla madre naturale e allevato da Thomas Doerflein, un addetto del giardino zoologico che fu designato come suo "tutor", e quelle foto dell'uomo col batuffolo fecero il giro del pianeta. Poi, il 22 settembre del 2008, Doerflein morì per un attacco di cuore, a 44 anni. E Knut si ritrovò solo un'altra volta.
L'anno scorso, una piacevole sorpresa. A Knut venne affiancata una femmina. Giovanna, un'orsa di tre anni, in trasferta dallo zoo di Monaco, all'epoca in fase di ristrutturazione. Giovanna fu ospitata nel recinto di Knut e quella decisione rappresentò un po' anche una prova, un tentativo, la speranza che potesse scoccare una scintilla in vista di un possibile, futuro accoppiamento fra di due, giudicati tuttavia dagli esperti "ancora non maturi" per quelle cose là. E adesso che ormai la convivenza si era trasformata in affiatamento, pure Giovanna se ne va. Torna a casa sua.
Ma non è finita. Il povero Knut aveva rischiato di perdere anche qualcos'altro. Perché a primavera si è molto dibattuto sulla possibilità di sottoporlo a un intervento di castrazione. All'epoca Giovanna era ancora accanto a lui, e poiché condividono lo stesso nonno, il rischio di un accoppiamento avrebbe potuto comportare conseguenze negative. Perfino gli animalisti della Peta tedesca si erano schierati dalla parte della castrazione, "unica soluzione per una convivenza duratura fra Knut e Giovanna", aveva sostenuto Frank Albrecht del People for ethical treatment of animal. Ma la prospettiva aveva suscitato proteste fra i visitatori dello zoo.
Ora, il problema non si pone più perché Giovanna se ne va. A Knut restano la fama, una copertina di Vanity Fair dedicata, le visite delle star del cinema, gli scampoli di quella che, all'epoca, fu definita una vera e propria "Knutmania", i suoi cento chili di peso. Ma l'amore no.

font:http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/26/news/orso_knut-5842987/

Love Parade, sono 19 le vittime della ressa Morta una ragazza italiana, un'altra è ferita


ROMA - Una ragazza italiana è tra le 19 vittime della strage di ieri a Duisburg 1causata dalla ressa scatenatasi nel tunnel che immetteva all'area della "Love Parade 2". Si chiamava Giulia Minola, bresciana di 21 anni. Intorno all'una di notte, i carabinieri si sono recati presso la sua famiglia. Quando i militari hanno detto alla madre di Giulia che il console italiano in Germania doveva parlarle, la donna ha capito subito: era dal pomeriggio che cercava di mettersi inutilmente in contatto con la figlia. Giulia era alla Love Parade assieme a un'altra ragazza, una giovane torinese la cui identità non è stata resa nota e che figura nell'elenco dei feriti. Lo riferiscono fonti del Consolato italiano a Colonia. Ora è ricoverata in ospedale a Duisburg, le sue condizioni non sono gravi.
La polizia tedesca conferma il numero delle vittime e specifica che quattro sono straniere. Oltre all'italiana Giulia Minola sono morti anche un olandese, un'australiana e una cinese. Le autorità spiegano che l'identificazione delle vittime è quasi completata. Stabile il numero di feriti, 340. Sul dramma è intervenuto anche il Papa, esprimendo il suo "profondo dolore" subito dopo l'Angelus domenicale a Castelgandolfo. "Ricordo nella preghiera - ha detto Ratzinger - i giovani che hanno perso la vita". "Mai più Love Parade". Dopo il disastro e le accuse che piovono loro addosso da parte dei sopravvissuti alla calca, dalla stampa e dagli esperti, i responsabili della Love Parade annunciano la fine del più celebre raduno di musica techno. "La Love Parade è arrivata alla fine. E' sempre stata un evento pacifico e una festa, non si farà più. Le parole non bastano per spiegare le dimensione dello sconcerto - dichiara l'organizzatore Rainer Schaller - la cosa più importante è che si chiariscano i fatti". Devastato dalla tragedia, un altro organizzatore, Fritz Pleitgen, ha detto di sentirsi "chiaramente responsabile in modo congiunto, ma più in senso morale".
L'angoscia delle famiglie. Dal tardo pomeriggio di ieri, quando si è diffusa la notizia della calca mortale alla Love Parade, per tante famiglie italiane è iniziato un autentico incubo. Il raduno tedesco della musica techno, nato nel 1989 a Berlino con poche centinaia di partecipanti, nel corso degli anni è arrivato ad attirare fino a un milione e mezzo di persone, come ieri a Duisburg. Tra queste, tanti nostri connazionali. "Abbiamo ricevuto molte telefonate nella notte" di famiglie in apprensione, conferma il ministero degli Esteri. "E' stato un crescendo, l'unità di crisi ha assicurato una cellula di risposta rinforzata tutta la notte per raccogliere informazioni e poi riscontrarle". Anche le autorità di Duisburg hanno attivato una linea telefonica di emergenza per chi cerca notizie di familiari. Il numero da chiamare è 0049 203 94 000.
Il falò delle responsabilità. Dopo il dolore espresso ieri da una sconvolta Angela Merkel, oggi ha parlato il presidente tedesco Christian Wulff per chiedere un'inchiesta approfondita sull'accaduto. La polizia al momento sta raccogliendo gli elementi. Sulla stampa tedesca è polemica sui 1200 agenti predisposti a fronte del milione e mezzo di partecipanti alla Love Parade, in base alle prime cifre diffuse. Ma la polizia tende a ridimensionare il numero delle persone presenti all'evento. Spiega Wolfgang Rabe, capo dell'unità di crisi: "L'area poteva accogliere oltre 300mila persone, ma non è mai stata piena". Per Rabe, le "sole cifre attendibili" sono quelle relative alle persone arrivate a Duisburg in treno, che alle 14 risultavano essere 105mila. Il capo dell'unità di crisi non ha fornito ulteriori dettagli sull'accaduto. Da parte sua, il sindaco di Duisburg, Adolf Sauerland, ha difeso il proprio operato parlando di un sistema sicurezza "solido" messo in campo. "Probabilmente - dice il sindaco - la responsabilità risiede in errori individuali". Ma il sindacato di polizia denuncia: "Avevamo anticipato da giorni le carenze del piano di sicurezza".
Italiano su Facebook: "Non ci potevo credere". Tra gli italiani alla Love Parade 2010 c'era Marco, originario di Belluno e residente in Germania. Che su Facebook racconta l'incubo. "Sono rientrato dalla Love Parade. Doveva essere la festa dell'anno. L'unica musica che ho sentito sono state le sirene e gli elicotteri!! Non riuscivamo a credere a quello che stava succedendo". Il suo messaggio si conclude con un pensiero per le vittime: "Riposate in pace". Altre testimonianze dal "day after" 3 del sangue sulla techno music. "Ho visto i morti. Altri erano ancora vivi ma incoscienti", racconta uno tra i migliaia di partecipanti. Questo il racconto di Anneke, 18 anni, neozelandese: "Ho fatto un corso di pronto soccorso, ho cercato di aiutare. La gente era disidratata, alcuni continuavano a bere alcol e assumere droghe. Poi sono andata a ballare, aveva bisogno di rilassarmi. Ma ho perso i contatti con i miei due amici, che avevano i miei soldi e il mio telefono".
La morte non ferma le danze. Anneke va a ballare per rilassarsi dopo lo shock. Migliaia di altri hanno continuato a farlo fino a notte fonda, ignari dell'accaduto. Un altro aspetto della vicenda che innesca commenti rabbiosi. Uno per tutti quello di Lubbert, 3enne di Hannover. "E' pazzesco, la festa è proseguita! - dice indignato -. Tutti hanno continuato a ballare, anche quelli che avevano perso un amico", continua il giovane, arrabbiato perché gli organizzatori alla fine dai microfoni hanno ringraziato il pubblico "per la splendida giornata". Significativa la testimonianza di un deejay inglese, Mark Knight, che alla Bbc racconta: "Gli organizzatori sono stati chiari, ci hanno detto che lo show doveva andare avanti, non potevamo fermarci per paura di altre ondate di panico. Moltissime persone hanno continuato a essere completamente all'oscuro di quanto fosse successo, una situazione assolutamente surreale".
"Colpa degli organizzatori". Le cronache raccontano che il dramma si è consumato verso le 17 ieri, quando una massa di giovani ha premuto contro il tunnel della Karl-Lehr-Strasse, unico ingresso allestito dall'organizzazione per l'area del festival, la grande spianata della "Gueterbahnfof", lo scalo merci abbandonato della Deutsche Bahn, le ferrovie tedesche, completamente transennato. A scatenare la ressa forse il tentativo della polizia di bloccare l'ingresso alla folla in attesa all'esterno del tunnel. Ma col passare delle ore, sono sempre di più gli indici puntati contro le scelte degli organizzatori della Love Parade. In particolare, l'aver delimitato con transenne tutta l'area della manifestazione e l'aver individuato in un tunnel, un autentico collo di bottiglia, l'unica via di accesso e di uscita dalla zona. Contro di loro si scaglia il dj Matthias Roeingh, meglio noto come Dr Motte, che nel 1989 fondò la Love Parade abbandonandola nel 2006 per contrasti con l'organizzazione. "Hanno commesso un errore tremendo - dice oggi il deejay -. Come si può lasciare un unico accesso al recinto attraverso un tunnel? E' uno scandalo".
David Zard: "Mancavano le vie di fuga". Dello stesso avviso David Zard, storico organizzatore di concerti, che a Repubblica spiega: "Non dovevano dare il permesso per quell'area: il tunnel era pericoloso, mancavano le vie di deflusso". "Per evitare incidenti - prosegue Zard - vanno stabilite le vie di accesso e di deflusso, un tot di metri per ogni tot di persone. Un prato è la salvezza in caso di terremoto ma se non puoi raggiungerlo?".

font: http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/25/news/love_parade_sono_19_i_morti_nella_ressa_anche_una_ragazza_italiana_tra_le_vitttime-5811629/?ref=HREA-1

Alla facoltà di Fisica...

Alla facoltà di Fisica, un professore - per liberare la facoltà da tutti quegli studenti fuori corso parcheggiati lì da anni - ha deciso di promuovere tutti facendo degli esami facilissimi con una sola domanda semplice semplice.
Al primo studente chiede:
- E' più veloce il suono o la luce?
Risposta dello studente:
- Il suono...
Il professore:
- Sbagliato. Ma come le salta in mente?!?
- Eh, quando accendo la tivù, sento prima il suono e dopo vedo l'immagine!
- Bocciato. Avanti il prossimo!
Stessa domanda, ma stavolta la risposta è:
- La luce!
- Giusto, però mi motivi la Sua risposta...
- Eh, quando accendo la radio, vedo prima la lucetta e dopo sento la musica!
Il professore si morde le mani per tranquillizzarsi, poi decide di effettuare un nuovo tentativo. Stessa domanda ad un altro studente:
- Mi dica, è più veloce la luce o il suono?
Il ragazzo, pensandoci un po':
- La luce...
Il professore è perplesso e chiede:
- Mi saprebbe spiegare perché?
- Certo professore. Durante il temporale si vede prima il lampo e poi si sente il tuono!
Il professore, fiducioso:
- Si, giusto! Ma, in particolare, da cosa dipende?
- Dal fatto che gli occhi sono posizionati più avanti rispetto alle orecchie!!!

Notte di mezz'estate - Bennato, Britti

PEDAGOGIA Ragazzi, imparate a sbagliare

Festival dell'errore a Parigi
"Insegniamo l'importanza dei passi falsi". Se ne fa il bambino diventa un genio. Per gli esperti occorre spezzare il nesso logico tra risposte sbagliate e brutti voti

di ELENA DUSI


ROMA - Dei 180 articoli scientifici pubblicati da Einstein, una quarantina contengono errori significativi. Se abbiamo penicillina e vaccini, lo dobbiamo agli sbagli commessi dai loro scopritori, che andavano in cerca di altro. La stessa evoluzione degli esseri viventi procede grazie ai piccoli difetti. E se perfino il più grande scienziato della storia sbagliava spesso e volentieri, perché mai uno scolaro oggi dovrebbe trattenersi dall'alzare la mano e azzardare la risposta che ha in testa in quel momento, si chiedono gli organizzatori di "Détrompez-vous", il Festival dell'errore di Parigi. La manifestazione iniziata ieri nella sede dell'École normale supérieure per avvicinare i giovani alla scienza vuole incitare i più piccoli a osare, innovare, uscire dal seminato, proporre idee nuove. Perché errare, si spiega ai bambini, è una parola che nella radice significa deviare dalla solita strada. E non esiste grande scienziato che sia arrivato al successo senza salire su una gigante catasta di conclusioni sbagliate. I passi falsi della storia della scienza sono il piatto forte del festival parigino, insieme alle false percezioni che il cervello ci suggerisce, insegnandoci ad accogliere con un sano scetticismo anche le osservazioni più evidenti. Che a una giusta conclusione si possa arrivare seguendo più strade, i visitatori del festival lo imparano cercando di combinare i vari ingredienti di una ricetta di cucina. "E per la maggior parte degli oggetti che ci circondano, non esiste un unico uso corretto. La fantasia e la capacità di innovare sono virtù importanti da coltivare" spiega Girolamo Ramunni, uno degli ideatori del festival e professore del Conservatoire national des arts et métiers. La manifestazione francese, completamente gratuita, ha lo scopo di avvicinare i giovani alla scienza e frenare l'emorragia di studenti universitari di cui queste discipline soffrono. Per questo, nell'edizione di quest'anno, il suo obiettivo è spezzare il nesso logico fra errori e brutti voti e mostrare l'altro lato della medaglia di una risposta sbagliata: "Il potenziale fecondo che essa ha per il progresso della scienza", come recita la locandina della kermesse. La manifestazione è stata ideata proprio dopo un rapporto dell'Ocse che metteva in evidenza la paura degli scolari francesi di alzare la mano e rispondere a una domanda rischiando di essere presi in giro. "Per scienza - precisa Ramunni - non intendiamo solo matematica e fisica, ma anche le discipline umanistiche. Pensiamo a quanta importanza abbia saper riconoscere i propri errori, riuscire ad ammetterlo con se stessi e con gli altri, il dire "mi sono sbagliato, devo cambiare strada". Il dialogo, la discussione e il confronto sono i mattoni basilari della scienza, ma anche uno degli ingredienti imprescindibili del vivere in comune". Correggere un ragazzo che capovolge un cestino della carta per usarlo come sedia vuol dire, prosegue Ramunni, "sterilizzare la sua fantasia, costringerlo entro regole che si sono consolidate per pura e semplice pigrizia mentale. Troppo spesso l'insegnamento a scuola si limita alla ripetizione della "nozione esatta"". E i quiz a risposta chiusa sempre più utilizzati nella scuola in Francia ma anche in Italia sono quanto di peggio possa esistere per stimolare il pensiero creativo e fuori dalle righe. Per questo al festival degli errori e dei paradossi della logica nulla sarà impossibile, nemmeno realizzare un nastro senza il lato rovescio o riempire un bicchiere d'acqua senza versarvi nulla dentro.

font: http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/22/news/festival_errore-5743342/index.html?ref=search

Ke$ha - Tik Tok

Ke$ha - Tik Tok

Barzelletta su Microsoft

C'era un giovanotto che un giorno esternò il suo desiderio di diventare un grande scrittore. Gli chiesero di definire la sua aspirazione: "Voglio scrivere cose che leggerà la gente di tutto il mondo, cose a cui la gente reagirà a livello veramente emozionale, cose che le faranno urlare, piangere, ululare di rabbia e di dolore!" Ora lavora per la Microsoft e scrive i messaggi di errore...

font: http://www.musoweb.it/dblog/storico.asp?s=&m=&pagina=4&ordinamento=desc

I migliori goal della stagione 2009/10

Dalla rete di Gancarczyk ai gol degli spagnoli ai mondiali: TvGolo ha raccolto le migliori prodezze della stagione in un filmato di 10 minuti. E su YouTube è stato visto oltre 100mila volte in poco meno di due giorni

Questo messaggio lo dedichiamo ai folli. A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Potete citarli. Essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perchè riescono a cambiare le cose.
E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio. Perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

Mahatma Gandhi!

IL SINDACO FAUSTO NIGRELLI E IL DIRETTORE DEI LAVORI DI RESTAURO DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE INCONTRANO I TOUR OPERATOR

Il prossimo 30 luglio il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli e il direttore dei lavori di restauro della Villa romana del Casale, arch. Guido Meli incontreranno i principali tour operator che includono Piazza nei loro pacchetti. Scopo dell’iniziativa, si legge nella nota inviata dal Sindaco, è quello di «offire a tutti i principali operatori informazioni dirette e circostanziate sullo stato e il programma dei lavori» «Il prolungarsi dei lavori di restauro della Villa romana del Casale – afferma il Sindaco - ha creato molte incertezze in relazione alla riapertura del monumento anche in vista della preparazione dei programmi turistici per il 2011. per questo ho ritenuto opportuno che gli operarori sentissero dalla viva voce del responsabile dei lavori cosa si sta facendo e quando verranno terminate le operazioni.»

Sono stati gli stessi operatori piazzesi a rispondere a un appello dell’Ufficio turismo del Comune per indicare quali fossero i tour operator che commercializzano piazza: albergatori, titolari di agriturismo, ma anche ristoratori o guide turistiche hanno collaborato con il Comune per questo importante incontro.
Fonte: ennanotizie

Video divertente

Quasi 200mila visualizzazioni per questo video surreale: una mandria di mucche animata al computer balla al suono di questa musica dance, per poi prendere forme che ricordano i quadri di Salvador Dalì

Il polpo contro lo squalo

Il polpo contro lo squalo. Non scommettete sullo squalo

Un polpo gigante e uno squalo Achantia nella stessa vasca di un acquario. C'era preoccupazione per le sorti del polpo, ma è lo squalo a trasformarsi da carnefice in preda


Piscina, istruzioni per l’uso

L'afa e le alte temperature degli ultimi giorni hanno spinto migliaia di italiani a passare, quando possibile, qualche ora nelle tante piscine comunali e private. Un bagno rinfrescante e qualche ora passata a prendere il sole su un bel prato verde sono infatti un vero toccasana per chi, costretto magari per lavoro a restare in città, cerca di contrastare così la calura.
Per evitare però di trasformare la "gita in piscina" in qualcosa di spiacevole, esistono alcune regole che è meglio conoscere e che sono state messe a punto dall'Istituto Superiore della Sanità.

I principali "rischi di uso ricreativo dell'acqua" sono indicati espressamente dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e riuniti in 3 tipi: i rischi fisici, causa di annegamento o di incidenti, tra cui i più frequenti sono le lesioni spinali; i rischi microbici; l'esposizione a prodotti chimici, spesso agli agenti disinfettanti della stessa piscina.

I virus, i batteri e i protozoi potenzialmente riscontrabili in piscina si dividono in 5 grandi gruppi: i virus enterici (che, come nel caso del virus dell'epatite A, si trasmettono per ingestione di materiale di origine fecale e acqua contaminata), i virus non enterici (trasmissibili per contatto con superfici infette, come il papilloma), i batteri non enterici (che vanno da quelli di origine ambientale trasmessi per inalazione, come la Legionella, a quelli per contatto con superfici infette, come i funghi, o trasmessi dai bagnanti, come gli stafilococchi), i batteri enterici (di origine fecale e trasmessi per ingestione, come la Salmonella) e i protozoi patogeni (di origine fecale e trasmessi per ingestione, come il Cryptosporidium, o per inalazione ambientale, come l'Acanthamoeba).

L'uso obbligatorio di cuffie e la buona abitudine di fare la doccia prima di entrare in piscina è importante per la salute dei nuotatori.

Certamente queste regole vanno associate a una buona igiene delle acque e a una corretta manutenzione dell'impianto sportivo. Devono però essere tenuti sotto controllo anche agenti di rischio come i trialometani (THMs), sottoprodotto che si forma quando il cloro in acqua reagisce con materia organica, come pelli, capelli, muco. Nel 2002 i ricercatori dell'Imperial University di Londra registrarono livelli di THMs nelle piscine della capitale superiori a quelli di acque di rubinetto responsabili di danni alla salute. I ricercatori indicavano che i THMs vengono ridotti dalla pulizia dei nuotatori (uso di cuffia, doccia prima di entrare in acqua).

Il cloro può nuocere alla salute? Sì, gli effetti di una concentrazione eccessiva di cloro possono provocare tossicità se inalati in modo prolungato, come nel caso dei nuotatori dediti all'agonismo, del personale delle piscine, o dei bambini, che inalano di più per l'unità del peso corporeo rispetto alle persone mature. Nelle acque iper-clorurate, si possono registrare effetti anche sull'erosione dentale dello smalto. L'assorbimento maggiore di tossine avviene tuttavia più attraverso la pelle che per inalazione. Tuttavia la sola azione respiratoria è sufficiente a causare ipersensibilità o sintomi di asma per l'esposizione prolungata agli idrocarburi clorurati, per lo più nelle piscine coperte.
continua
Fonte: msn.com

Seul, il festival del fango

Le condizioni necessarie sono un paio, ma quella più importante è non badare agli abiti e a quella corazza che ricopre il corpo. Siamo a Boryeong a circa 150 chilometri da Seul, dove si danno appuntamentoi turisti e "storici" appassionati del festival del fango. Ma oltre al divertimento c'è anche un lato estestico da non sottovalutare: i benefici del fango sulla pelle

Aforismi matrimoniali

Se un altro uomo ti ruba la moglie, non c'è miglior vendetta che lasciargliela. Sacha Guitry
Dopo il matrimonio,marito e moglie diventano come le facce della stessa moneta: non possono vedersi, però stanno insieme.Hemant Joshi
In ogni caso, sposati. Se è una buona moglie, sarai felice. Se è una cattiva moglie, sarai un filosofo. Socrate
Le mogli ci ispirano grandi cose, il guaio è che non ci permettono di conseguirle. Dumas
Recentemente ho letto che l'amore è una questione di chimica. Deve essere per questo che mia moglie mi tratta come se fossi un rifiuto tossico!! David Bissonette
La grande domanda alla quale non ho potuto rispondere è: Che vuole una moglie??? Sigmund Freud
Ho scambiato alcune parole con mia moglie.... e lei mi ha risposto con alcuni paragrafi!! Anonimo
La gente ci chiede il segreto del nostro lungo matrimonio. Noi riserviamo per andare al ristorante due volte alla settimana. Lume di candela, cena, musica di sottofondo e ballo. Lei ci va i giovedì ed io i venerdì. Henny Youngman
Non mi preoccupa il terrorismo. Sono stato sposato per due anni!! Sam Kinison
C'è una maniera di trasferire soldi che è più rapida che alla banca... Si chiama matrimonio!! James Holt McGavran
Ho avuto sfortuna con le mie due mogli. La prima mi ha lasciato, la seconda... No!! Patrick Murray
Due segreti per mantenere vivo il matrimonio: 1. Quando hai torto, ammettilo 2. Quando hai ragione, taci. Nash
La maniera più efficiente per ricordare il compleanno di tua moglie è quella di dimenticartene una volta. Anonimo
Sai che facevo prima di sposarmi? Quello che volevo. Henny Youngman
Io e mia moglie siamo stati felici per vent'anni. Poi ci siamo conosciuti. Rodney Dangerfield
Una buona moglie perdona sempre a suo marito... quando si è sbagliata!! Milton Berle
Il matrimonio è l'unica guerra nella quale uno dorme con il nemico. Anonimo
Un uomo mise un annuncio su un giornale: “Cerco moglie”. Il giorno seguente ricevette un centinaio di lettere. Tutte dicevano la stessa cosa:
“Ti cedo la mia”. Anonimo
Primo uomo, orgogliosamente: - Mia moglie è un angelo!” Secondo uomo, mestamente: -Sei fortunato, la mia è ancora viva! Anonimo

Longboarding PR style

Longboarders from the Original Skateboards longboard team fly into Puerto Rico to go longboarding, skateboarding and surfing in the island's colorful cities, lush forest hills and crystal blue waters. The Puerto Rico Sessions is the third longboarding mini-series from Original Skateboards and consists of 7 longboard episodes about the trip. See our longboards, more skating, surfing and trips at: http://www.originalskateboards.com




Umorismo del giorno


Dopo una lunga notte d'amore, lui nota una foto di un altro uomo sul comodino. Comincia a preoccuparsi.
- Questo è tuo marito? - chiede nervosamente.
- No, sciocchino... - risponde lei, accoccolandosi a lui.
- E' il tuo fidanzato, allora?
- Niente affatto! - risponde lei, mordicchiandogli l'orecchio.
- E' tuo padre o tuo fratello? - insiste lui, sperando di rassicurarsi.
- No, no, no! Sei così affascinante quando sei geloso!
- Beh, allora mi vuoi dire chi è questo? Si può sapere?!?
- Quello sono io prima dell'operazione...

Chi è nato oggi? Josef Frank

Josef Frank (Baden bei Wien, 15 luglio 1885 – Stoccolma, 8 gennaio 1967) è stato un architetto austriaco, di origine ebraica.


Nel 1933 si trasferì in Svezia, dove lavorò per la società di progettazione Svenskt Tenn producendo numerosi oggetti di design fino alla morte. Nel 1965 vinse il Gran premio di stato austriaco per l'architettura. La sua attività ispirò IKEA e H&M.

Le opere dell’architetto sono caratterizzate da un design ricco di colori. Ma il contributo che Josef Frank ha dato all’architettura non si limita alle splendide opere progettate ma anche alla capacità di mettere in rete gli architetti europei fondando il CIAM, congressi internazionali di architettura moderna, finalizzati a promuovere un nuovo modello di progettazione architettonica: l’urbanistica funzionale. Un modello importante per le città moderne che si lega ai grandi temi della sostenibilità e pianificazione territoriale. L’architettura occidentale dal XV secolo al XIX secolo ha considerato come trattato su cui basare i suoi fondamenti teorici il “De architectura” di Marco Vitruvio Pollione, il grande architetto di Augusto. Dal XX secolo l’urbanistica è cambiata e ha imposto nuovi modelli.

Fonti: wikipedia; soveratonews

Autorete epica nel campionato di serie B irlandese

Un difensore del Waterford United rinvia al volo un pallone spiovuto nella sua metà campo, centra in pieno volto un compagno e così la palla torna beffardamente indietro disegnando una parabola imprendibile per il proprio portiere. la partita terminerà 3-0 per gli avversari

Disse il saggio

quando cadi pensa solo a rialzarti

Riscopriamo le nostre terre

Quest'anno il litorale di Caucana (Santa Croce Camerina) è bello come non era da anni.
L'acqua limpida, cristallina, solcata da un alternarsi di correnti calde e fredde; il mare nelle sue mille tonalità di colore; la sabbia fine e dorata; il verde sullo sfondo; la grande baia delimitata dalle scogliere. Si sono formate due dune da sogno in mezzo al mare, si passeggia lontani dalla costa con l'acqua più giù delle ginocchia. Si cammina fra gli scogli, con l'acqua profonda 30cm ed i pesci che danzano fra le gambe.

Una spiaggia da sogno.

Riscopriamo le bellezze della nostra terra.

Riflessione


Che oggi regni la pace
Che tu abbia fiducia in Dio che sta esattamente dove dovrebbe essere.
Che non dimentichi le infinite possibilità che nascono dalla fede.
Che utilizzi quei doni che hai ricevuto e che condivida l'amore che ti è stato dato.
Che tu sia contento di sapere che sei figlio di Dio.
Lascia che questa presenza si adagi nelle tue ossa e permetta alla tua anima la libertà di
cantare, ballare, pregare e amare.
Esiste qui per tutti e per ognuno di noi.

Umorismo

Se vi siete stancati della vostra società, se pensate che non vi paghino quanto dovrebbero, se il vostro capo ufficio vi tartassa, se insomma non ne potete più, venite da noi e così ...anche voi potrete dire con orgoglio: IO LAVORO IN UNA GRANDE AZIENDA


Riflessioni positive sulla felicità: uno strano nascondino

La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei. Dopo il caffè, la Follia propose: “Si gioca a nascondino?”. “Nascondino? Che cos’è?” – domandò la Curiosità. “Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete.
Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare”.
Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia. “1.. 2.. 3.. – la Follia cominciò a contare. La Fretta si nascose per prima, dove le capitò. La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d’alberi. La Gioia corse in mezzo al giardino. La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi. L’ Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso. La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano. La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a novantanove.
CENTO! – gridò la Follia – Comincerò a cercare.” La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto. Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto. E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.
Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: “Dov’è L’Amore?”. Nessuno l’aveva visto.
La Follia cominciò a cercarlo. Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce. Ma non trovò l’Amore. Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido. Era l’Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio.
La Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l’Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre. L’Amore accettò le scuse.
Oggi, l’ Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre. Segnala questa bella storia a chi vorresti raccontarla di persona, magari di sera, quando i rumori di fondo della giornata se ne stanno a dormire e le anime di colpo si risvegliano. Invialo solo perché vuoi bene a qualcuno. La felicità è come il sorriso, non costa nulla a chi la porta ma da molto a chi la riceve.
font: http://www.magnaromagna.it/lezionidivita

Momento Catartico

sono finalmente stati affissi i risultati degli esami di stato.

Ricordo di Sorella Olga a cinque anni dal suo...Transito!

In molti penso ricordiamo Fra Carlo che alcuni anni fa e' stato a Piazza Armerina assieme ad alcuni membri della fraternita' S.Maria degli Angeli. Fra Carlo assieme a Fra Bernardo abitavano presso l' Eremo di c/da Leano. Fra i membri della fraternita' era spesso presente Olga una signora certamente non alta fisicamente ma per chi la conosciuta certamente sa che possedeva un amore straordinario verso il prossimo. Ricordarla con questo post che ho riportato interamente dal sito confrancesco.it e' solo un piccolo omaggio che si puo' fare ad una donna straordinaria.

fonte: http://www.confrancesco.it/fraternita.php?app=openRub&idRub=220&idCat=7&lang=it&mese=13&anno=13

"Quando arrivò all’eremo Olga si chiamava Pinuccia. Aveva dei lunghi capelli di un rosso sospetto, pochi palmi di altezza e occhi vivi, pieni di energia. Non ricordo a dire il vero la sua prima volta all’eremo ma ricordo una cena per il compleanno del nostro fratello Luca in cui mi sembrava che Pinuccia si sentisse troppo pericolosamente di casa. Faceva progetti. Faceva sempre progetti. Ma quello che mi turbava è che li facesse a casa mia! Ricordo che decisi di scoraggiarla decisamente. Ma per i successivi quindici anni non ci riuscii mai!
Qualche mese dopo nacque il “ramo” laico della nostra comunità, si fece un capitolo apposta, e Pinuccia consacrò la sua vita a Dio diventando sorella Olga di Gesù Bambino, per ricordare la Figlia della Chiesa piena di gas…..apostola delle adolescenti. Quello stesso giorno cominciò per lei una nuova vita. Comprò i sandali francescani e cominciò a “far ridere” la gente della sua follia. La sera con me in piazza a “rastrellare” rottami umani cui ricostruire le ali. La notte spesso in preghiera. Il giorno in famiglia, con il suo Simone e i suoi tre figli. Tutti finirono presto in Fraternità. E Olga e famiglia, senza più la mia paura che “invadessero troppo”…..ebbero il loro bel romitorio personale nella nostra casa. E il suo figlio più piccolo, Giuseppe, a tre anni intonava l’Angelus e a quattro il Regina Caeli in latino, rigorosamente in ginocchio, le gambe su un cuscino di gommapiuma sul quale poi si addormentava fino alla fine della Liturgia. Nel “96” partimmo tutti per la prima itineranza, zaini e sacchi a pelo in spalle, a piedi, per visitare i paesi vicini. Quindici chilometri a piedi ogni giorno. E niente tenda da piantare: si dormiva a terra, lungo i fiumi o nelle aride vallate dell’entroterra siciliano. Anche Giuseppe piccolo aveva il suo zainetto nuovo rosso e il sacco a pelo della sua misura. L’ultimo giorno fu per il nostro paese. Si unirono a noi anche gli animatori vocazionali dei frati minori di Sicilia. Ballammo, cantammo, gridammo di gioia, raccontammo la nostra esperienza di predicazione di strada. E padre Nicola, il vecchio animatore vocazionale tanto amato dai giovani di tutta la Sicilia, fece la sua bella catechesi su “Trinità e vita sessuale”. Ma nessuno si fermò a sentirci. Solo il parroco passò a testa bassa, nervoso, livido. I frati partirono la sera stessa. Noi restammo. E Olga non occupò più i primi banchi della Chiesa e non fece più le letture, e non le fu affidata la solita classe di catechismo. E attorno a lei furono fabbricati palazzi di ingiurie e di calunnie che proprio nella parrocchia trovarono il terreno più fertile. Ma i giovani erano con Olga, decine e decine. Venivano anche a piedi per tre chilometri per stare un po’ con lei. E impararono a cantare i salmi e a suonare la chitarra e a fare silenzio perché Olga era in cappella per l’adorazione. Erano belli. Avevano orecchini e capelli lunghi, tatuaggi e pearcing, e occhi pieni di infinito. E si facevano le canne e arrivavano qualche volta all’eremo sballati. E una delle ragazze era bulimica e dormiva con Olga nel letto che raramente lei divideva col marito. Perché Simone dormiva con i ragazzi. E insegnava loro a fare nodi da marinaio e a riconoscere le erbe buone da mangiare. Parlavano anche di “cose di uomini” così come Olga parlava alle sue “figliole” di “cose di donne”. Nel 97 ottenemmo una vecchia chiesa chiusa da secoli per celebrare la Messa dei “vecchi” che non riuscivano ad andare nella Chiesa grande del Paese. E i “ragazzi di Olga e Simone” animavano la Liturgia. Nel 98 il parroco si decise e chiamò Olga come responsabile dell’Azione Cattolica Giovani che non esisteva praticamente. Andammo insieme. Olga aveva paura da sola. Due settimane dopo c’erano 56 iscritti che arrivavano mezz’ora prima e restavano fino a tarda notte. Volevano sapere bene se il Mar Rosso si era veramente aperto o se invece Dio aveva approfittato di una “secca” per far passare gli Israeliti. Volevano sapere come Giuseppe amava Maria, se la baciava qualche volta (il bacio è peccato?) e se dormivano insieme. Volevano sapere se Gesù qualche volta si scocciava di studiare la Legge e i profeti e se faceva qualche problema a mangiare i peperoni o il pane nero.
Durò da quaresima a pentecoste. Poi il parroco ci mandò via. Diceva che quei giovani dicevano troppe parolacce e poi erano lì solo per noi. Se veramente cercavano Dio, allora lo cercassero col Parroco. Il Gruppo si chiuse quella stessa settimana. E i giovani, ormai tanti, si trasferirono all’eremo per cercare le risposte alle loro domande. E impararono a cucinare, a mangiare il pane duro e la pasta scaldata. Ma soprattutto impararono l’amore fraterno. E quando un vecchio eremita benedettino (noto per l’”odore di santità”), ci chiese aiuto per la sua casa che faceva acqua da tutte le parti…..andammo in massa e in due giorni….tetto riparato, vetri sostituiti, terreno zappato e ripulito dalle sterpaglie. Era il giorno di Santa Chiara quando il santo eremita si recò dal vescovo per denunciare la vergogna di tanti giovani traviati che confondono i galantuomini con i loro orecchini, con capelli lunghi e sporchi e con qualche…parolaccia!
E uomini e donne insieme! Ci fu chiesto di “smantellare”, di rispedire i figli alle loro mamme (per molti di loro Olga era la sola mamma che si occupasse di loro). E non bisognava dare spiegazioni.
Se ne andarono tutti tranne uno che si barricò in casa e che ancora è qui, col suo bel saio color terra! Se ne andarono a testa bassa e con le lacrime agli occhi, senza capire mai il perché. E le loro sere furono di nuovo accese di canne e di altra roba e la chiesa dove celebravamo insieme diventò il luogo di spaccio per molti di loro. Perché nessuno abitava in quella chiesa. Erano stati imbrogliati. Nessun Dio può fare quello che aveva fatto…..illuderli che anche loro erano uomini degni di rispetto e poi cacciarli via. Solo Olga continuò a frequentare i “malviventi” nei luoghi del loro dolore (a me fu “sconsigliato” per anni!). Ma essi non la ascoltavano più…e quando lei arrivava fuggivano via. Poi cominciarono a ridere di lei e infine Olga non seppe più niente di loro.
E neanch’io. E diventammo i nemici di tutti. Olga stava la domenica nella navata buia della sua parrocchia a offrire il suo sacrificio tra le lacrime che non riusciva a nascondere. Gli occhi chiusi persi in un sogno in cui i suoi ragazzi sfilavano in fila per la Comunione. E la sera, nel cortile deserto del suo romitorio, rammendava i vestiti marroni che i suoi ragazzi indossavano per la preghiera e che il tarlo aveva cominciato a rodere lentamente. La battaglia non finì mai. Olga non smise mai di sperare, di girare nella piazza e davanti al bar per ricominciare la sua “vita religiosa” tra i rottami. E molti la illusero e promisero e giurarono. Ma Olga rimase sola. Rimanemmo soli insieme. Era il natale del 2003 quando ebbe il permesso di visitare i “ragazzi” del grande carcere costruito fuori dalle mura della città. E cominciò a portare loro la comunione, a parlare di nuovo di Dio, a far crescere la speranza nel loro cuore. “Quando saremo fuori di qui….”
Perché lei era dentro come loro. Non li lasciava mai soli. E lei che non sapeva cantare e non sapeva suonare “inventò” un coro di giovani detenuti, perché ancora qualche giovane potesse cantare le sue canzoni, quelle che nelle sere d’estate dell’eremo cantavano tutti insieme….e diventavano catechesi….. Io le fornivo registrazioni e spartiti, sorrisi per i suoi dubbi e per le sue paure. E la domenica, nella sua navata buia, faceva progetti per il dopo…per quando sarebbero usciti. E trovava complici che ci avrebbero aiutati. Il suo taccuino pieno di indirizzi di “aiutanti” pronti a far ripartire il progetto “giovani dell’eremo”, pronti ad aiutarci a realizzare “ali per volare insieme….come volano le rondini…libere e senza limiti…come fiumi in piena….E’ bello sentirsi compagni di strada, è bello sentirsi fratelli…..insieme lottare, insieme sognare, sperare in un mondo migliore” E decine furono le voci che si unirono al coro per riportare all’eremo e a Dio i “figli” di Olga. Avremmo costruito una nuova cappella e comprato mucche e capre per mantenere i giovani che non avevano lavoro. E avremmo fatto un Recital, per raccontare a tutti che nel Cristo morto erano tutti morti, ma nel Risorto i giovani si erano risvegliati a vita.
E invece, di lì a poco, nei pressi del Carcere, Olga consegnava la sua vita insieme a quella della sua figlia maggiore, sorella Elisabetta di Gesù. Uno schianto e….tutti i progetti di Olga morirono. Ma prima si svegliò e vide accanto a sé il corpo esanime della figlia e sorella Elisabetta e in lei, credo, vide tutti i suoi ragazzi ormai spenti al suo abbraccio materno. Prese il suo rosario colorato in mano e, in lacrime, come sempre, cominciò a pregare silenziosamente mentre la portavano via, lontano (ma solo per poco) dalla sua adorata figlia. Olga morì il giorno dopo, all’alba.
E il giorno in cui il vecchio parroco sussurrò parole di vento accanto alle due bare piene ancora di voglia di vivere, nelle mani dei giovani rimasti in fondo alla chiesa, apparvero lacrime amare, di rimpianto, di odio forse, per tutti quelli che li avevano portati via da Olga, ancor prima di portar via per sempre lei da loro. E apparve anche un foglietto, ciclostilato:

A te, che hai sollevato macerie
da tutti pensate inutili
e ne hai fatto muri alti e solidi
A te, che hai saltato gli ostacoli della vita
senza mai lamentare stanchezza…

A te, che hai generato fiori sotto le tue
mani stanche di lavoro e di preghiera
che hai versato lacrime di gioia e di dolore
offrendo tutto con gioia
che hai accarezzato bambini con la Parola
resa dolce dal tuo sorriso
e hai fatto cantare la Gioia dietro le sbarre
impenetrabili di prigioni umane…
A te, che hai seminato speranza e pace
dove tu sola vedevi terra da seminare
e hai consegnato raccolti abbondanti
a chi abita nella terra di nessuno
A te, che hai perdonato a chi ha riso
delle tue fantastiche utopie
e ora piange della tua morte
che tu non hai vestito di lutto,
ma di Luce..
A te, che ogni giorno hai combattuto
la difficile battaglia dell’unità e dell’amicizia,
della solidarietà, della condivisione e dell’amore…
A te, che negli occhi dei “nemici”
scoprivi nascosto
lo sguardo pietoso di Dio…
A te, che riuscivi a cantare
anche senza voce
e a ballare senza musica
perché l’Amore scorreva nelle tue vene
e faceva rallegrare di mistero i tuoi occhi…
A te, che hai creduto in tutti, hai pensato a tutti e hai accolto tutti e hai fatto della Fraternità un posto per tutti,
un giardino pieno di fiori
e vuoto di muri….
A te, che ora vivi in Cielo della Ricompensa
che hai faticato sulla terra
Grazie, sorella Olga,
perché hai rischiarato di Luce
tutte le nostre sere buie,

e ci hai insegnato a sorridere,
a sperare,
a non fermarci mai, a cantare,
a guardare in alto,
a non essere mia banali ma veri,
a investire nel Cielo le nostre vite.

Ho sempre creduto che sia stato l’unico “mazzo di fiori” che si è portata in paradiso. Ora lei riposa accanto alla figlia morta, nell’attesa, chissà……non riesco a immaginarla ferma senza far niente, senza progetti…..penso sempre che con una scusa Pietro al suo arrivare….abbia scoperto di avere un impegno. Ma nessuno poteva scoraggiare Olga. Nemmeno adesso che è stata di nuovo uccisa da tutti quelli che hanno cancellato il suo nome dall’agenda pensando che ormai è inutile, che passano davanti alla chiesa chiusa e al bar con timore e non con amore, che mettono la quinta quando passano nelle vicinanze dell’eremo di Olga, dove l’erba è alta. E ogni mese fanno celebrare la Messa nella Chiesa buona del paese. Ma la Messa è per Pinuccia. Olga è morta di nuovo, forse per sempre. Ma non per me. E neanche per i suoi ragazzi."

In tutto il mondo

Nel vostro ufficio

Il Comune sordo e muto

“È inutile suonare, qui non vi aprirà nessuno…” recitava una nota canzone del molleggiato Adriano Celentano. E ricalcando fedelmente il testo di quella canzone, anche il Comune di Piazza Armerina ha deciso di interrompere ogni forma di comunicazione con il mondo esterno.

Sono numerose le segnalazioni pervenute dai cittadini che riferiscono del disperato ed inutile tentativo di mettersi in contatto telefonico con il centralino del comune di Piazza Armerina. Il telefono squilla ininterrottamente fino a quando cade la linea, ma dall’altra parte nessuno si degna di alzare il ricevitore.

Prima di scrivere, abbiamo voluto provare personalmente e verificare la veridicità delle segnalazioni. Ebbene, abbiamo potuto constatare che quanto affermato dai nostri lettori corrisponde ad esatta verità. Componendo il numero 0935/982111 il telefono squilla ma nessuno risponde. Non c’è che dire: un ottimo biglietto da visita per gli utenti esterni, che possono così immediatamente comprendere il grado di efficienza dell’ente comunale piazzese.

Una scandalosa deficienza affrontata con la solita superficialità ed inefficienza dall’amministrazione comunale.

A prescindere dalle giustificazioni più o meno serie che potranno essere addotte per spiegare la grave anomalia, rimane comunque il fatto che l’accesso dei cittadini all’interno degli uffici comunali viene impedito, creando grave disagio agli utenti e dando un’immagine devastante della funzionalità della macchina comunale.

Che qualcuno muova le sue nobili terga e risolva in tempi brevissimi questa anomalia, magari facendo in modo che qualcuno risponda al centralino, e lo faccia con cortesia e disponibilità. Le buone maniere e l’efficienza sembrano essere state davvero dimenticate a Piazza Armerina da due anni a questa parte: il sindaco e gli assessori pensino ad aprire le porte del Comune ai cittadini, a rendere efficiente e trasparente la macchina burocratica anziché sbarrare le porte di ingresso e filtrare i visitatori. Lo facciano anche attraverso un centralino funzionante, che possa filtrare le richieste dei cittadini e possa fungere da collante tra gli utenti ed i funzionari, con uno spirito di servizio che consenta di porre i cittadini al centro dell’attenzione della pubblica amministrazione.

La speranza è che gli insulti e l’arrabbiatura dei cittadini che hanno denunciato il grave disservizio di un centralino ammutolito servano a svegliare dal torpore coloro che dovrebbero garantire una sana efficienza dell’apparato comunale.

Mauro Farina. Fonte: orizzontierei.it

PAZZAPAROLA

Autocritica: veicolo a quattro ruote che sa di essere in cattive condizioni
Jet set: lo vince il tennista che appartiene all'alta società
Livrea: capo di abbigliamente che viene indossato soprattutto in Piemonte
Meccanico: operaio che ripara i pullman dei Musulmani in pellegrinaggio
Metafisica: scienza che ricerca l'essenza delle cose...però al 50%
Paestum: antica città in cui fu inventata una salsa poi resa famosa dai genovesi
Quiz: le petulanti domande di un nipotino di Paperino
Ritratto: raffigurazione di un imputato che ritira la precedente confessione
Struzzicadenti: uccelli africani che quando tentano di volare ruzzolano a terra
Veterana: anfibio che ha una certa età
Fonte: la settimana enigmistica

ARRIVA IL MOTORSHOW SICILIA

E' prevista per il 5 agosto l'inaugurazione del MotorShow Sicilia 2010. Quest'anno gli organizzatori hanno scelto Piazza Armerina come sede di una delle più importanti manifestazioni del sud Italia dedicate al mondo delle due e delle quattro ruote. Quattro giorni in cui, su una vasta area, numerose aziende esporranno le ultime novità del settore automobilistico e motociclistico. L'intera manifestazione si svolgerà all'interno di un'area di circa 50.000 mq. (Area Siace). Il MotorShow sicilia prevede numerosi momenti dedicati allo spettacolo e ad esibizioni sportive tra le più spettacolari. Certa la partecipazione del campione Manuel Noto La Diega. Nel corso della manifestazione, patrocinata dal Comune di Piazza Armerina, che si concluderà domenica 8 agosto, sono previsti spettacoli di Car Wash, musica dal vivo e di intrattenimento.
Fonte: ennanotizie.info

Influenza suina.....

ENERGIA PULITA : Atterra Solar Impulse dopo 26 ore di volo


Il prototipo, che ha le ali coperte da 12mila celle fotovoltaiche, è decollato ieri mattina. L'obiettivo finale del Progetto Solar-Impulse è di compiere il giro del mondo a tappe


GINEVRA - Il velivolo a propulsione solare elvetico Solar Impulse Hb-Sia è atterrato stamattina a Payerne, nella Svizzera occidentale, dopo un volo di circa 26 ore, ricorrendo esclusivamente all'energia del sole. L'aereo sperimentale, decollato ieri mattina alle 06:51 sempre dall'aerodromo di Payerne, è atterrato questa mattina alle 09:00, dopo essere riuscito a volare tutta la notte grazie all'energia accumulata durante il giorno.

"Per la prima volta un aereo solare è stato in grado di volare un giorno e una notte senza interruzione nè carburante - ha commentato l'ideatore del progetto, Bertrand Piccard - Oggi Solar Impulse ha dimostrato che la sfida è possible". Piccard è già entrato nella storia dell'aeronautica per essere stato il primo a compiere il giro del mondo senza scalo a bordo di un pallone aerostatico.

"E' stato un volo meraviglioso, meglio del previsto", ha aggiunto il direttore di volo Claude Nicollier. Il pilota Andre Borschberg, costretto a rimanere sveglio tutta la notte in assenza del pilota automatico, dopo oltre 22 ore in volo è "in ottima forma sia fisica che psicologica".

Il prototipo, che ha le ali coperte da 12mila celle fotovoltaiche, capaci di alimentare quattro motori elettrici, è decollato ieri mattina. Ieri sera gli organizzatori avevano deciso di proseguire il volo per tutta la notte, visto che le batterie erano abbastanza cariche da durare fino alla mattina.

Solar-impulse Hb-Sia, che aveva compiuto il suo primo storico volo il 7 aprile e ha quindi alle spalle diverse missioni sperimentali, ha superato gli 8.500 metri di altitudine e ha raggiunto gli 8.700 metri ieri pomeriggio per poi scendere a 1.500 metri nella notte e continuare a volare grazie all'energia accumulata durante il giorno.

Obiettivo finale del Progetto Solar-Impulse è di compiere il giro del mondo a tappe, con un nuovo aereo. Il Solar Impulse Hb-Sia ha un'apertura alare paragonabile a quella di un Airbus A-340(63,4 metri) ed il peso di un'automobile (1.600 kg).


http://www.repubblica.it/ambiente/2010/07/08/news/aereo_solare_missione_compiuta_atterrato_nella_notte_in_svizzera-5470991/index.html?ref=search

La Spagna campione del Mondo Del Bosque: Ha vinto tutto il Paese

La nazionale di Del Bosque batte 1-0 l'Olanda a Johannesburg e conquista la Coppa, impresa che non le era mai riuscita in passato. Nel secondo supplementare, dopo l'espulsione di Heitinga arriva il gol del centrocampista del Barça al 116', a lungo contestato dagli oranje

L’U.N.E.S.C.O RICONOSCE LA CHIESA DI SAN ROCCO FUNDRO' MONUMENTO TESTIMONE DI PACE

Con una conferenza stampa indetta in Sala delle Luci, ieri è stato presentato il riconoscimento da parte dell’U.N.E.S.C.O. della Chiesa di San Rocco Fundrò di Piazza Armerina quale monumento testimone di pace. Il riconoscimento si inserisce nell’ambito del progetto “Patrimoni per una cultura di Pace” lanciato dall’organizzazione mondiale nel decennio internazionale della “Cultura di Pace e della non violenza, 2000 – 2010”. La Federazione Italiana dei Club e Centri UNESCO, nella persona della sua presidente Marialuisa Stringa, delegata per l’Italia a rappresentare il programma UNESCO “Heritage for a Culture of Peace” ha accolto la richiesta del Club UNESCO di Enna, su iniziativa promossa dalla FIDAPA di Piazza Armerina di nominare la Chiesa di San Rocco Fundrò inserendola nell’elenco del programma U.N.E.S.C.O. “Patrimoines pour una Culture de Paix”.
La conferenza si è tenuta alla presenza del Sindaco, Fausto Carmelo Nigrelli, della Presidente del Club Unesco Enna Marcella Tuttobene, la Past President Fidapa Ivana Taschetta, la Vicepresidente Fidapa Cettina La Lomia.
continua

L'ITALIA VA IN WAKA WAKA!!!

Mondiali 2010: l'Italia esce dopo 3 deludenti partite. L'inno di questi campionati del mondo viene perciò riadattato per l'occasione. L'ITALIA VA IN WAKA WAKA!!!

Il bacio


Il bacio è un dipinto ad olio su tela di cm 180 x 180 realizzato nel 1907-08 dal pittore austriaco Gustav Klimt.
L'uomo, in piedi, si piega per baciare la donna che sta inginocchiata sul prato tra i fiori e sembra accettare il bacio, partecipando emotivamente. Solo la faccia e le braccia dei personaggi sono realistiche, il resto del quadro è formato da tinte piatte e volumi geometrici accostati. La faccia della donna è racchiusa fra le mani del maschio, il quale ha il braccio della femmina sul collo.
Klimt ha vestito, ed è curioso da notare, i suoi personaggi con la lunga tunica che era solito portare. Le forme geometriche sono abbastanza allusive,sul vestito dell'uomo vi sono raffigurati dei rettangoli posizionati in verticale,sul vestito della donna sono raffigurati dei cerchi concentrici,tutte e due le forme geometriche ricordano il sesso dei soggetti che indossano quelle tuniche.
Nella parte d'oro che ricopre l'uomo vi sono figure rettangolari e in bianco e nero, mentre la donna sembra essere punteggiata con mazzi di fiori ed è caratterizzata da forme rotondeggianti e prive di ogni possibile spigolo.
L'opera è esposta al Österreichische Galerie Belvedere di Vienna.
Fonte: wikipedia

Disse il saggio

I capi sono come le nuvole, quando se ne vanno, arriva il bel tempo.

Curiosità

Perché si dice che rompere uno specchio porti sfortuna?

Già prima dell’invenzione dello specchio si riteneva che ogni superficie riflettente fosse dotata di proprietà magiche. L’uomo preistorico che vedeva la propria immagine riflessa nell’acqua di un lago o di uno stagno poteva pensare che si trattasse di un altro sé. Di conseguenza, qualunque disturbo arrecato al riflesso poteva significare un pericolo per la propria salute. La credenza si rinforzò con l’arrivo degli specchi: qui, vedendo la propria immagine distorta e spezzata nei frammenti di uno specchio rotto, diventava anche più facile credere a possibili conseguenze negative.

Sette anni. Furono gli antichi Romani a decidere che uno specchio rotto avrebbe causato 7 anni di guai: esisteva infatti all’epoca una credenza secondo cui la vita si rinnoverebbe ogni 7 anni. Poiché uno specchio rotto significava che la salute era stata spezzata, si concluse che sarebbero stati necessari 7 anni prima di tornare sani come prima.
Fonte:www.ilsapientino.com

Abbraccia la vita

Drink, sigarette e vita sregolata a vent’anni. I vizi di gioventù si pagano da ‘grandi’

La Cnn dedica agli strascichi di una vita sregolata un dettagliato dossier, suggerendo rimedi mirati a seconda dei 'peccati' commessi da ragazzi. A cinquant'anni non basta pentirsi. Serve attività fisica, tanto pesce, poca carne, verdura e niente fumo e alcol.

In una delle sue canzoni più famose, “Eskimo”, Guccini canta che “a vent’anni è tutto ancora intero, a vent’anni si è stupidi davvero”, e senza dubbio lui è uno di quelli che la gioventù se l’è goduta senza preoccuparsi troppo delle conseguenze. Come il cantautore neosettantenne, gli adulti brizzolati pagano oggi in abbonamenti in palestra, terapie disintossicanti e diete il conto di un’adolescenza divertente ma incosciente e autodistruttiva. Fare il cinquantenne pentito però non basta, e la Cnn ha dedicato agli strascichi di una vita sregolata un dettagliato dossier, suggerendo rimedi mirati a seconda dei peccati di gioventù. Eravate dei fumatori incalliti? Bevevate almeno un drink tutte le sere? O eravate figli dei fiori e in nome dell’amore vi rifiutavate di indossare il preservativo? Ogni vizio nasconde una quantità di effetti collaterali di lungo periodo tutto sommato curabile, ad esclusione di quelli provocati da abitudini estreme come l’eroina e la dipendenza in generale. “Un 50enne che dipende da alcol o droga da quando aveva 20 anni – spiega il portavoce della Federazione Italiana Medici di Famiglia, Fiorenzo Corti – deve semplicemente smettete, e poi rivolgersi a uno specialista. Non ci sono strade diverse da seguire, se si vuole recuperare qualcosa”. Corti spiega che i peccati di gioventù da danno assicurato sono il fumo, il sesso non protetto e l’alcol.
“Il fumo – continua - può provocare la Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva), che si manifesta con affanno e tosse anche d’estate. Chi ha fatto sesso non protetto in gioventù rischia invece di ammalarsi di epatite, che tra l’altro è una malattia che non si manifesta subito e che spesso viene intercettata quando è già in fase avanzata. Per non parlare di chi da giovane amava bere: il fegato di queste persone non è mai in buono stato”. Per quanto riguarda le droghe, provocano danni di lungo periodo (danni cerebrali, epatiti) solo a chi ne ha davvero abusato e in particolare a chi ha fatto uso di eroina.
Per tutti i cinquantenni che da giovani hanno straviziato la cura è la stessa: attività fisica, tanto pesce, poca carne, verdura e niente fumo. Un bicchierino si può anche continuare a bere, meglio se di vino rosso e non più di una volta al giorno. “Oggi c’è molta più consapevolezza – conclude Corti – sono sempre di più gli uomini e le donne che a 50 anni si ricordano di avere un medico e cominciano a prendersi cura della propria salute. Il vizio più difficile da eliminare tuttavia resta il fumo. Alle droghe si rinuncia, all’alcol anche, ma la sigaretta è sempre molto difficile da abbandonare”. Nel suo dossier, la CNN traccia un quadro ancora più preciso dei possibili stravizi dei tempi d’oro: se da giovani si era degli aficiodanos del “binge nightly” (l’abitudine di bere quattro o più drink in meno di due ore quando si esce la sera), c’è il rischio che i neuroni siano stati danneggiati, che la capacità decisionale si sia ridotta e che con lei abbiano perso colpi anche quella decisionale e la memoria. Il professor Joel B. Manson, docente di medicina e nutrizione presso la Tufts University americana, consiglia agli amanti dell’alcol un’ora di ginnastica aerobica più volte a settimana (“ma va bene anche camminare”) e naturalmente una dieta sana, povera di carne e ricca di vitamina B (“ben vengano legumi e cereali”).
Chi invece da giovane era un fan del cosiddetto junk food (“cibo spazzatura”) non deve subito lanciarsi sul tacchino lesso, perché “farebbe solo aumentare la fame e il disgusto nei confronti di questi cibi – spiega il dottor John P. Foreyt, direttore del Centro di ricerca comportamentale del Baylor College of Medicine americano – la cosa migliore è andare per gradi. Se ad esempio si beve il latte intero si deve prima cominciare con quello parzialmente scremato e lentamente arrivare a quello scremato”.
In tutti i casi, il primo passo da fare è quello di un check-up totale: analisi del sangue, visite cardiologiche e specialistiche a seconda del vizio che si aveva da giovani. Se ci si è sempre fatti le lampade, prima di ricorrere alla protezione +30 (consigliata agli amanti dell’abbronzatura dalla dottoressa Ellen Murmur, direttore del dipartimento di dermatologia del Mpunt Sinai Medical center di New York), è ovviamente opportuno fare una visita dermatologica e ripeterla ogni due anni. Stesso discorso se da giovani si è fatto sesso con più persone e in maniera disinvolta. Analisi del sangue, Pap test e una bella chiacchierata con un ginecologo o un’andrologo, che ascoltando la nostra storia capirà dove c’è da andare a scavare. E, sotto sotto, proverà un po’ di invidia per quella giovinezza vissuta così intensamente.

font http://canali.kataweb.it/salute/2010/07/03/drink-sigarette-e-vita-sregolata-a-ventanni-i-vizi-di-gioventu-si-pagano-da-grandi/

Soldati israeliani ballano a Hebron

Soldati israeliani ballano a Hebron, città palestinese divisa in due dove vivono circa 500 coloni ebrei e quasi 200mila palestinesi. Sei soldati israeliani entrano in scena. Sono in divisa, armati, perlustrano la zona. In sottofondo si sente un muezzin cantare. La voce del religioso si interrompe, i sei si dispongono su die file, si inginocchiano si preparano a un assalto. Improvvisamente parte invece la canzone "Tik tok" di Kes$a.


Dal centro della Terra all'Everest ecco gi esperimenti off limits

Gli scienziati pensano in grande. E vengono allestiti laboratori in luoghi sempre più impervi e in condizioni difficili. Una rassegna delle prove più estreme. Raccolte anche in un libro uscito negli Usa e in un documentario della Bbc di ELENA DUSI

NON è più tempo di pendoli e palline che rotolano lungo piani inclinati. Oltre al genio, la scienza oggi richiede spirito di avventura. E per raggiungere i loro risultati, i ricercatori scalano montagne, toccano il fondo del mare, si calano in miniere abbandonate o si adattano a temperature antartiche. Gli esperimenti sono sempre più estremi: grandi, complessi, lunghi, costosi e situati in luoghi impervi. Per le loro dimensioni hanno bisogno di centinaia o migliaia di persone. Ne parlano un libro appena uscito negli Usa ("The edge of physics" di Anil Ananthaswamy) e un documentario della Bbc ("World's most extreme science labs"). Sul K2 per esempio, a quota 5.050 metri, 200 scienziati e altrettanti sherpa si alternano nel laboratorio più alto del mondo. Si chiama Piramide e il suo principale organizzatore è il Cnr italiano. Misura inquinamento atmosferico e salute dei ghiacciai. Non disdegna di ripulire il tetto del mondo dai rifiuti degli scalatori. Dal freddo al caldo estremo: vicino a San Francisco, al Lawrence Livermore National Laboratory, tutto è pronto per l'esperimento che ambisce a traghettarci verso l'energia pulita. Una pallina di deuterio e trizio di un paio di millimetri verrà presto bombardata da 192 laser potentissimi. Dovrebbe raggiungere i 100 milioni di gradi, facendo innescare una reazione di fusione nucleare simile a quella del Sole. Si fregano invece le mani per il freddo i responsabili di IceCube, uno dei tanti esperimenti che per cacciare gli ineffabili neutrini va a scegliere i luoghi più scomodi del mondo. Lo scopo è trovare riparo da radiazioni dell'ambiente e raggi cosmici provenienti dallo spazio. Per questo IceCube sta piazzando i suoi sensori a 2mila metri di profondità sotto al ghiaccio antartico, mentre l'osservatorio Nemo, gestito dall'Istituto nazionale di fisica nucleare, ha scelto di andare 3mila metri sotto al mare al largo di Capo Passero, in Sicilia.
Secondo lo stesso principio, in Italia funziona da 30 anni il laboratorio del Gran Sasso, coperto da 1.400 metri di montagna e sul fondo del lago Baikal, a 1.100 metri di profondità, è stato installato un altro telescopio cerca-neutrini. In Ontario, Canada, una miniera esaurita è stata trasformata in centro di ricerche: si chiama Snolab e ha ricavato 2mila metri quadri di laboratorio penetrando due chilometri verso il centro della terra.
Dei raggi cosmici va invece alla ricerca Auger, l'esperimento più vasto del mondo. In 3mila chilometri quadri nella pampa argentina, ai piedi delle Ande, i ricercatori hanno piazzato 1.600 rivelatori che si "accendono" ogni volta che vengono attraversati dalle particelle ad alta energia. Osservando la mappa completa dei rivelatori "illuminati", i fisici possono ricostruire l'andamento della pioggia di raggi cosmici dall'atmosfera fino alla terra.

Scienza estrema e avventura vanno spesso a braccetto. Ma non mancano le eccezioni. Anche se non si è mai spostato dal foyer del dipartimento di fisica dell'università di Brisbane, l'esperimento per misurare la viscosità della pece contando le gocce che cadono da un imbuto ha battuto un suo record. È iniziato nel 1927 e finora le varie generazioni di professori hanno registrato sui loro taccuini 8 gocce. L'ultima è caduta nel 2000 e la trepidazione è alta: da un momento all'altro si attende la prossima.

font:http://www.repubblica.it/scienze/2010/07/01/news/esperimenti_estremi-5294039/

Corso Arbitri Pallavolo


Per la prima volta in Italia,in Emilia Romagna, le Polisportive Giovanili Salesiane organizzano insieme alla Federazione Italiana Pallavolo un corso residenziale per ottenere la qualifica di arbitro. Una grande novità, oltre che una grande opportunità considerato che il corso si svolgerà in parallelo con quello per alleducatori. Il periodo è quello della settimana che va dal 18 al 25 luglio ed il luogo dove si terrà il corso è Misano Adriatico, presso la Casa per Ferie "San Pellegrino", struttura piuttosto bella, in possesso di vari spazi sportivi (palestra polivalente, campo da basket, campo da calcetto e piscina) oltre che a due passi dal mare. Riteniamo che sia una nuova ed importante opportunità per avvicinarci alla disciplina della pallavolo. A maggior ragione per la nostra associazione perchè vede riconosciute, oltre alle materie specificatamente tecniche, anche quelle tipiche della formazione salesiana (pgsologia e psicologia). Per tutti coloro che fossero interessati, il corso partirà con un'adesione minima di almeno 10 iscritti e le iscrizioni sono aperte fino al 10 luglio 2010. Per ulteriori informazioni cliccare nella sezione Bacheca del sito PGS Italia http://www.pgsitalia.org/index.asp?page=news&id=155

Bringing Jabulani to Life

Ecco come nasce il pallone dei mondiali di calcio 2010..