Animali in cattività, un mondo in gabbia


"Penso che ci saranno prigioni finché gli animali saranno tenuti in gabbia. Poiché per tenere in gabbia i prigionieri bisogna addestrarsi e perfezionarsi moralmente e tecnicamente su piccoli esseri". (Edgar Kupfer Koberwitz, prigioniero nel campo di concentramento a Dessau). Contemplativi e inadatti, impossibilitati all'azione gli animali in cattività rimangono inermi al freddo contatto delle sbarre. Animali come esseri sensibili e consapevoli, dotati di un mondo interiore, a cui quindi è dovuto rispetto. Sono le immagini della mostra di Alessia Cerqua, allestita presso la b>gallery a Roma (Piazza di S. Cecilia) dal 01 al 13 aprile 2010, con il patrocinio della Lega Antivivisezione. La gabbia, luogo asfissiante e claustrofobico, crea vertigini e senso di disorientamento. Allora la sofferenza si rivela, non dissimile da quella dell'uomo costretto in uno spazio inappropriato. Il silenzio cattura l'atmosfera e grida malinconia, rassegnazione, ma anche dignità, fierezza; gli sguardi inquisitori suggeriscono l'esistenza di sentimenti ed emozioni. Davanti agli occhi di chi osserva prende vita una pantomima della natura che ritrae una condizione per nulla rispettosa della biologia e del mondo di queste creature soggette al predominio umano

font:http://www.repubblica.it/ambiente/2010/03/29/foto/animali_in_cattivit-2989017/1/

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