Vicini protestano, stop dei vigili al Grest

Il parroco di Santa Maria di Caravaggio: «Le chiamate dei residenti hanno rovinato la festa d’estate dei bambini»

Pavia . La squadra di Santa Maria di Caravaggio aveva appena vinto il torneo degli oratori, il Grest della parrocchia era finito e i bambini, quasi 200 dai 6 ai 13 anni, stavano festeggiando. Almeno fino a quando una pattuglia dei vigili non ha interrotto la festa perché i residenti di viale Golgi avevano chiamato al comando lamentandosi per il rumore.Non era un rave party scatenato e non era nemmeno notte fonda: erano appena le 10 di venerdì scorso, calda serata di luglio. Serata prefestiva, per giunta.«Siamo rimasti di sasso – racconta il parroco, don Carluccio Rossetti –. I vigili hanno fatto il loro dovere, evidentemente non potevano fare altro. Ma quello che ci stupisce e ci addolora è che a Pavia, attorno al nostro oratorio, ci sono persone, famiglie, alle quali danno fastidio dei bambini che giocano, festeggiano e si divertono all’oratorio. Quella di venerdì sera è stata l’unica festa organizzata in tutto l’anno: una serata particolare organizzata con l’impegno di educatori giovanissimi, dai 14 ai 18 anni, e di volontari. Erano solo le dieci di sera e la festa stava quasi per finire: davvero era necessario chiamare i vigili? Stavamo facendo qualcosa di male o stavamo aiutando i bambini e i ragazzi del quartiere a passare la serata in un ambiente educativo?». Nella città che l’assessore alla cultuta Gian Marco Centinaio presenta come «Pavia che vive» non è la prima volta che qualcuno telefona ai vigili chiedendo di interrompere una festa di ragazzini all’oratorio. Era successo appena due settimane fa, parecchio prima di mezzanotte, alla parrocchia del Carmine in piazza Petrarca, nel centro delle strade del divertimento serale e notturno del fine settimana. «Anche per noi era la prima ed unica festa serale dell’anno – allarga le braccia il parroco don Daniele Baldi –. Organizziamo una cena etnica il cui ricavato destiniamo in beneficenza: avevamo i permessi anche per fare musica fino a mezzanotte, ma hanno chiamato i vigili e alle 11 e mezza siamo abbiamo preferito spegnere tutto. Noi abbiamo la fortuna di avere l’oratorio in pieno centro, un punto di aggregazione facile da raggiungere e perfetto per i giovani: posso capire chi abita nelle case accanto, ma devo capire anche i ragazzi. Sono in tanti e si divertono: ma non a notte fonda. Qui stanno insieme, non bevono alcol, non si impasticcano: cerchiamo di essere tolleranti con i più giovani e di aiutarli a scegliere forme di aggregazione costruttive». Riccardo Bertoloni, animatore della parrocchia di Santa Maria di Caravaggio, va al cuore della questione in una lettera aperta su «Pavia città che vive» in cui chiede alla città di riflettere sul ruolo degli oratori e dei luoghi di aggregazione più in generale: «Se vogliamo che gli oratori vivano bisogna avere delle regole, delle garanzie. Una festa di bambini alle 10 di sera davvero può dare così fastidio? Se la risposta è sì, allora chiudiamo gli oratori, priviamo i bambini di un luogo sicuro dove trascorrere le giornate divertendosi, giocando, pregando. Non c’è altra soluzione: se in futuro dovesse ancora verificarsi un fatto analogo alla festa interrotta per le proteste dei residenti la mia proposta è quella di chiudere l’oratorio. Poi però non piangiamoci addosso, fatti come quelli accaduti venerdì scorso alla parrocchia di Santa Maria di Caravaggio sarebbero evitabili se tutti usassimo un po’ più di buon senso».

font: http://laprovinciapavese.gelocal.it/cronaca/2011/07/12/news/vicini-protestano-stop-dei-vigili-al-grest-1.725567

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