Avatar

Sabato 16 ho assistito alla prima del film Avatar presso il Cinestar de I Portali.

Il film racconta la storia di Jake Sully, un marine costretto su una sedia a rotelle che va in missione sul pianeta Pandora al posto del fratello, uno scienziato, deciso ad esplorare il pianeta mediante un avatar, da poco morto.
Pandora, oltre ad essere interessante da un punto di vista squisitamente scientifico, ha nel sottosuolo numerose miniere di un prezioso materiale, ed è per tanto che diversi umani vi si recano nell’intento di colonizzarlo e sfruttarlo.
Inizialmente il compito di Jake è quello di conoscere gli usi degli abitanti di Pandora, i Na’vi, per trovare un modo per sottometterli. Ma, una volta entrato a far parte della comunità, si innamorerà di Neytiri, la figlia del capo tribù, cambiando così totalmente l’obbiettivo della sua missione..

James Cameron, già regista di Titanic, lancia adesso una nuova sfida al mondo del cinema. Con una trama relativamente poco originale, da molti semplicisticamente paragonata a quella di Pocahontas, allude ad importanti temi di attualità tra cui la guerra e l’ecologia. Un plauso inoltre per i meravigliosi effetti 3D, purtroppo apprezzabili solo nelle poche sale attrezzate, la scenografia e le musiche.
Avatar forse non rivoluzionerà la storia del cinema, ma in un’epoca in cui si mira all’incasso sicuro, Cameron dimostra ancora una volta di saper osare. Perché non ha importanza se una storia è già stata narrata, se questa merita di essere ribadita per la straordinaria forza del messaggio che porta.
Perché è bello sapere che sono la giustizia, l’amore e il rispetto a vincere, non la violenza e la prepotenza.

Due post più giù, IL TRAILER DEL FILM

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