NOTO. Il Comune di Noto cerca un animatore esperto in danza del ventre. Contratto di tre anni, 15.456 euro al lordo di Iva e trattenute varie il compenso. L’avviso è disponibile sul sito ufficiale dell’ente. Tra i requisiti, oltre la cittadinanza italiana o comunitaria anche «l’idoneità fisica al servizio da espletare». Insomma, chi soffre di sciatica si astenga dal presentare la domanda. Stessa cosa per tutte le eventuali danzatrici della costa nord-africana e del vicino Medio Oriente. Fosse anche una bravissima danzatrice tunisina residente da anni a Mazzara del Vallo. Si rassegni. Interessante il fatto che anche un uomo possa partecipare. Il bando lo consente. Rimane però il dubbio sul costume che dovrebbe indossare e come si combinerebbero tra loro dettagli come la barba, i veli, i peli, i fianchi e l’ombelico di fuori. Ma questa è un’altra storia. La relazione tra il seducente movimento del ventre e il reperimento di un esperto esterno è scritta nel bando. Il Gruppo Piano Distretto Socio Sanitario n. 46 (Noto è il Comune capofila) intende realizzare un progetto denominato «percorso nascita». L’iniziativa rientra nel «II Piano di Zona 2010/2012», approvato da un apposito nucleo di valutazione regionale. Per farla breve, il servizio si rivolge alle donne in stato di gravidanza. Del resto, in origine, la danza si svolgeva in cerchio attorno ad una partoriente. Oppure veniva eseguita per propiziare un buon raccolto. Una danza di donne per le donne. Con buona pace delle fantasie maschili sull’argomento. I movimenti della danza del ventre pare si accompagnino perfettamente agli esercizi pre-parto (e anche post-parto). Meglio, si aggiungono ai soliti esercizi, migliorando il tutto. A patto, naturalmente, che la futura mamma non si scateni in arditi ondeggiamenti e l’istinto materno riesca ad arginare tutta la voglia di seduzione che questo ballo porta con sé. I movi-menti tipici della danza rinforzano i muscoli utilizzati durante il parto. Insomma, il pezzo forte, la rotazione del bacino, aiuta le articolazioni all’altezza del bacino e attenua i dolori pre-parto. E pare che anche il bambino avverta e gradisca il tutto. La cosa è molto più diffusa di quanto si possa pensare. In alcuni Paesi europei la danza del ventre nel bel mezzo dei nove mesi è diventata una moda. Ed anche in Italia è piuttosto diffusa. E tra poco anche nella Sicilia orientale. E in questa direzione il Comune di Noto, in fatto di arte, ginnastica e parto, si fa avanguardia. Non tutti i movimenti della danza, però, sono adatti alla fase pre-parto. Ad esempio è meglio non esagerare con gli stacchi di anche e bacino. Agitare sì, ma poco. E magari prima di iniziare la danza è consigliabile consultare un medico e rivolgersi a un istruttore ben preparato. Così un po’ ovunque, è consigliata la presenza di insegnanti professionisti. Per questo la selezione richiede un attestato ufficiale di istruttore in danza del ventre o danza orientale rilasciato da enti sportivi nazionali riconosciuti dal Coni. Dovrebbe bastare. Si spera.
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