I dati forniti dalla Commissione Parlamentare sull'Efficienza del Servizio Sanitatio Nazionale, presieduta dal senatore Ignazio Marino. C'è un uomo dietro le sbarre da 25 anni per essersi vestito da donna. Un altro, recluso da anni, che reagì con violenza ad un poliziotto perché non voleva pagare il conto in pizzeria. L'analisi del percorso di 389 detenuti su 1.500 che potrebbero essere dimessi (liberati) subito di CATERINA PASOLINI
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Le Regioni che bnon hanno presentato progetti. Nella "lista nera" di chi non ha presentato alcun progetto - nonostante il Ministero abbia stanziato 5 milioni di euro - sono finete: Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Provincia di Bolzano, Sicilia e Valle D'Aosta. Nel dettaglio, tra gli Ospedali psichiatrici giudiziari dove le cose sono andate peggio c'è quello di Aversa (Campania), dove sui 105 dismissibili solo 21 sono stati dimessi, 23 trasferiti, 2 deceduti (su un totale di 6 morti nella struttura da gennaio). Dal lato opposto l'Opg di Reggio Emilia, dove sui 37 dismissibili sono effettivamente usciti 23 pazienti, 4 sono stati trasferiti e uno è deceduto. Ospedali cadenti, topi e letti di contenzione. Luoghi, come raccontano gli stessi operatori e testimoniano le immagini del documentario mostrato ai ministri e che ha commosso il presidente del Senato Renato Schifani, spesso cadenti, inadeguati. Con i topi che escono dalle latrine alla turca, dove fino al 2009 c'erano i letti di contenzione - tolti sopo una condanna della comunità europea per tortura. Centri con pochi uomini, mezzi e risorse economiche. Ad riconoscerlo la stessa direttrice di Aversa, Carlotta Giaquinto, dove nei primi sei mesi dell'anno sei dentenuti sono morti, tre suicidi. "La struttura dove sono ricoverati in 240 malati psichici è fatiscente, abbiamo solo 4 educatori e 2 psicologi per trenta ore, gli psichiatri lavorano addirittura solo come consulenti. Marino: "Così non c'è dignità". "Come si fa a garantire cura con un minuto di terapia a testa - afferma dil senatore Ignazio Marino - come si fa così a garantire il rispetto della dignità umana e la possibilità di terapia sancita dalla costituzione"?, si domanda Marino che ieri ha organizzato con la commissione un convegno in Senato per sentire tutte le parti in causa: dai direttori degli ospedali agli operatori sanitari, dalle regioni ai tribunali, dalle comunità terapeutiche al ministero. E trovare una via di uscita. "Perché così non si può andare avanti. Arriveremo alla chiusura di questi luoghi. Non può continuare ad esistere un limbo dove non viene rispettata né la persona, ne il suo diritto alla salute e a un futuro. Gente che ha commesso delitti ben più gravi, scontata la pena è fuori. Loro, che proprio perché malati psichici dovrebbero essere più protetti hanno come fine pena mai per mancanza di strutture".
Un'isola felice per ricominciare a vivere. Una delle poche isole felici sul territorio è la comunità di Sadurano poco lontano da Castrocaro, in Emilia Romagna. "La regione prima ha cominciato a pensare dove costruire realtà sul territorio e poi ha creato i centri residenziali per accogliere i pazienti, Noi siamo una di queste realtà, un
luogo di transito per verificare che uno sia veramente pronto per la vita fuori. Qui i detenuti riconinciano a vivere, a lavorare magari in officina. Abbiamo avuto 36 pazienti in 3 anni, sedici sono tornati alle loro case, altri vivono altrove in strutture a bassa protezione", dice il presidente Stefano Rambelli appassionato psicologo quarantenne.
font:http://www.repubblica.it/solidarieta/volontariato/2011/06/09/news/in_cella_da_18_anni_per_rapina_di_7_mila_lire_gli_ergastoli_bianchi_dei_matti_criminali-17460141/
Viene la pelle d'oca! Che tristezza!
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=hFdAElqz850&feature=youtu.be
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