Lavoro. I programmi d'assunzione delle imprese nel rapporto Unioncamere

Paola Barbetti
Roma. Il «pezzo di carta»? Meglio in ingegneria, ancora bene quello in economia, benissimo se si tratta di una laurea in ingegneria ambientale, professione top del 2010, la più richiesta dalle aziende.
Lo indica il rapporto Excelsior Unioncamere-ministero del Lavoro, analizzando gli indirizzi di laurea più gettonati (e quelli meno) nei programmi di assunzione delle imprese per l'anno in corso. Se per i neo-ingegneri dell'ambiente i posti offerti quest'anno saranno oltre 20.000 (+59,3%), non va affatto male neppure per gli altri indirizzi di ingegneria, tanto che il 2010 segna il «sorpasso» degli ingegneri sui dottori in economia nella classifica delle lauree più richieste. Il neo-ingegnere troverà dunque porte aperte con un incremento complessivo del 23,8%, pari a quasi 3.900 assunzioni in più rispetto al 2009. Non busseranno invano neppure i laureati in scienze economiche, con oltre 1.400 assunzioni in più rispetto al 2009 (+7,7%). Prospettive decisamente meno rosee invece per chi conseguirà una laurea in discipline umanistiche e artistiche (-39% di richieste dalle aziende rispetto al 2009), architetti (-36%), agronomi (-25%), dottori in scienze politiche e sociali (-22%) e - sorpresa - quelli in biotecnologie.
Bene anche i laureati nelle discipline dell'insegnamento e formazione (+27,7%, 1.140 in più rispetto al 2009), benissimo medici e dentisti, con un'offerta di 1.090 nuovi posti.
Assunzioni in aumento anche se dell'ordine di qualche centinaio di unità, per farmacisti (170 posti), statistici (320), psicologi (180). Colpisce il calo di tecnici radiologi, tecnici di laboratorio, fisioterapisti (sia pure solo del 4%, pari a 270 unità) professioni che in passato avevano sempre conosciuto andamenti molto dinamici; per altro, evidenzia Unioncamere, le assunzioni di tali figure saranno sempre oltre 6.400, pari al 9,3% del totale, e quindi le più numerose in valore assoluto dopo quelle in ingegneria ed economia.
Riduzioni di un certo rilievo anche per gli indirizzi umanistici (linguistico, politico-sociale, giuridico, letterario) e tecnico-scientifici, quali architetti, urbanisti, biologi, dottori in biotecnologie, scienze agrarie e agroalimentari.
Nel complesso, alle 28 mila entrate in più rispetto al 2009, i laureati concorrono con oltre 6.400 unità (+10,3% passando al 12,5% del totale), i diplomati con quasi 20.900 (+9% circa, per un incidenza sul totale del 44%) e le persone con la sola licenza dell'obbligo con oltre 16.500 (il 10,4% rispetto a quelle previste nel 2009).
I giovani sono comunque in pole position: il rapporto evidenzia infatti una disponibilità maggiore (54,7%) delle aziende ad assumere giovani in uscita dal sistema formativo sul totale delle assunzioni programmate nel 2010, anche se più elevata nei confronti dei diplomati (57,1%) che non dei titolari di laurea (51,8%).

font : http://giornaleonline.lasicilia.it/

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