Oggi sono due milioni e duecentomila gli italiani alle prese con la ricerca di un impiego. Donne e uomini. Giovani soprattutto, ma anche un bel po' di over 45. Mentre sono pochi, pochissimi i nuovi posti. Negli ultimi mesi, il 21,2 per cento delle imprese ha ricevuto in media più di cento candidature per ogni nuova posizione. In alcuni casi anche più di mille. Per i nuovi posti poi si parla quasi sempre di contratti a tempo determinato. E per questo, e forse non solo, è sempre più difficile che tra impresa e candidato si riesca a sancire il "patto psicologico" con cui si condivide un progetto e un futuro. Con questa iniziativa vogliamo raccogliere le storie di chi sta cercando lavoro, i resoconti dei tentativi e dei viaggi, delle difficoltà e delle porte chiuse. Le denunce di chi ha subito un torto e i successi di chi è riuscito nell'impresa.
La storia 1
Ho 34 anni, laureata con ottimi voti nel 2001 lasciai l'italia perche' non avevo speranze. Premetto che sono orfana da quando ero bambina quindi non potevo vivere sulle spalle di mamma e papa. Sono venuta in inghilterra assistendo un ragazzo sulla sedia a rotelle, un lavoro onesto ma che non molte persone farebbero. Nel frattempo ho studiato la lingua, ho imparato ad usare diversi programmi informatici ed ho rispamiato tutto cio' che ho guadagnato. Ho sudato e pianto, molto. Dormivo con il dizionario d'inglese sotto il letto perche' prima di dormire e appena mi svegliavo imparavo una nuova parola ogni giorno.Oggi lavoro per una delle banche piu' grandi d'inghilterra. Non sono ricca ma guadagno abbastanza per vivere una vita piena, risparmiare ogni mese e andare in vacanza. Ho la soddisfazione di essermi costruita una vita partendo da zero e senza raccomandazioni o aiuti da nessuno. In italia questo non sarebbe mai stato possibile. Me ne andai perche' ho sempre detestato la mentalita ottusa e l'ignoranza che regnano in Italia. Spesso mi chiedono quando torno in italia. io non ci penso mai. Che torno a fare? L'italia non ha nulla da offrirmi aparte che una settimana di vacanze all'anno.
La storia 2
C'è poco da dire.2 diplomi(sino ad ora inutili),2 lauree(sino ad ora inutili). Massimo o quasi dei voti(significa qualcosa in questo paese?).Ho svolto qualsiasi tipo di lavoro,mai per oltre un anno.Il più lungo (9mesi- call center,licenziato per scadenza contratto,sicuramente non mi sono strappato i capelli, ma avevo uno "stipendio" mensile).Domande di lavoro, quasi ovunque.Risposte:lei è troppo qualificato,lei è professionalmente molto bravo ma non possiamo assumerla,mi dispiace siamo a posto cosi.Non possiamo farle un contratto,Al massimo contratto di collaborazione 2 giorni a settimana a 5 euro l'ora.Solo lavoretti in nero per sopravvivere a stento.Etichettato da Lorsignori politici che prendono 10.000 e passa euro al mese bamboccione.Stato d'animo..fate voi,,di sicuro non mi do per vinto.Si però svegliamoci.Almeno il sussidio per non far la fame..ma in questo paese la normalità è utopia.Anche questo storie come le altre che leggo non risolvono niente.grazie
Altre storie su http://racconta.repubblica.it/cercare-lavoro/risultatitotali2.php
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