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L'entusiasmo dei medici ma anche dei pazienti per la medicina via smartphone è comunque testimoniato dalle oltre 6mila applicazioni disponibili legate alla salute: una delle più interessanti è di sicuro quella sviluppata dalla Star Analytical Service, una compagnia del Massachussets, che permette di fare una diagnosi basandosi sulla registrazione di un colpo di tosse. Il programma, che ha ricevuto un finanziamento anche dalla fondazione di Bill Gates, analizza il suono e stabilisce se si tratta di una semplice influenza, di un raffreddore, o di qualcosa di più grave. Non mancano poi personal trainer, programmi per smettere di fumare, pedometri e centianai di programmi che aiutano i medici a scegliere il farmaco giusto o a leggere i risultati di un test diagnostico. Se da noi queste ultime sono già in uso, per iStethoscope ancora non c'è un grande successo: «Fino a questo momento non ho visto nessuno usare questa applicazione - afferma Giacomo Milillo, presidente della Fimmg, la federazione dei medici di base - va detto che ci sono in commercio delle apparecchiature biomedicali che sfruttano lo stesso principio, e tramite un microfono riescono a fare il tracciato del battito cardiaco, e quelle sono già in uso». Secondo Milillo hanno più successo altre applicazioni: «Le potenzialità del digitale vengono già usate in diversi campi - conclude - dall'uso dei manuali a Internet, fino ad arrivare al certificato medico on line. Bisogna dire che spesso le applicazioni non mantengono le promesse, e prima di usarle sui pazienti andrebbero sperimentate e validate».
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